Spazio vitale Stampa E-mail

a cura di Matteo Marconi

Spazio vitale
Studio su un concetto controverso


Carocci Editore, pagg.220, € 24,00

 

marconi spaziovitale  La raccolta curata da Matteo Marconi, "Spazio vitale. Studio su un concetto controverso", si propone di restituire una lettura complessa e multidimensionale di un concetto che, nonostante le sue origini scientifiche, è stato segnato da un'applicazione ideologica distorta e abusata, specialmente durante il periodo nazista, portando a una sua progressiva demonizzazione nella tradizione scientifica.

  La premessa del libro si fonda su un'intuizione fondamentale, e cioè che la ricerca scientifica non è mai totalmente priva di influenze storiche, politiche e culturali. Il volume si distacca così da un approccio che riduce la geopolitica e la storia delle idee a meri esercizi teorici, proponendo invece una riflessione sulla condizione di contingenza che ha caratterizzato l'evoluzione del concetto stesso di "Lebensraum" dalla sua nascita fino alla sua travisazione. Questo approccio di Marconi è particolarmente interessante poiché, da un lato, restituisce dignità alla complessità dell'idea e, dall'altro, ne esplora le radici, il suo significato originario, spostando l'attenzione dalla strumentalizzazione politica alla sua dimensione teorica più pura.

  Il punto di partenza di questa ricerca è, senza dubbio, la figura di Friedrich Ratzel. L'autore tedesco, geografo di formazione, sviluppò l'idea di "Lebensraum" come parte di una visione espansionistica che cercava di comprendere le dinamiche tra i popoli e il loro territorio. Ratzel non si limitava a una visione statica delle relazioni geopolitiche, ma sosteneva che le nazioni, come gli organismi viventi, avessero bisogno di uno spazio adeguato per crescere e svilupparsi. L'idea del "Lebensraum" non aveva inizialmente valenze razziali o nazionalistiche, ma si inseriva in un contesto più ampio di riflessione sulla biogeografia e sulle leggi che regolano l'espansione territoriale degli Stati. In questo contesto, Marconi svolge un'opera di recupero e restauro filologico, proponendo una lettura rigorosa delle opere di Ratzel e analizzando gli effetti che la successiva appropriazione ideologica del concetto ha avuto sul pensiero geopolitico e sulla scienza in generale.

  Attraverso l'impiego di un approccio multidisciplinare che si avvale di strumenti storici, politici, geografici e filosofici, il testo non solo restituisce il contesto in cui Ratzel operava, ma tenta anche di rimettere in discussione le semplificazioni che hanno marcato la ricezione del concetto nel corso del Novecento. È evidente, infatti, che la storia del "Lebensraum" è una storia di continua ridefinizione e di lotte interpretative che vanno ben oltre l'aspetto puramente politico. Ratzel non fu l'unico a riflettere sul rapporto tra spazio e potere, ma la sua concezione del "Lebensraum" si inserisce in una più ampia tradizione di pensiero che include anche autori come Halford Mackinder e Rudolf Kjellén, che svilupparono teorie sulla geografia del potere e sull'importanza strategica dello spazio.

  Il volume riesce a destituire la concezione riduttiva che considera il "Lebensraum" esclusivamente come un concetto razzista e imperialista, offrendo una lettura equilibrata che mette in luce il potenziale inespresso e le potenzialità analitiche ancora disponibili nel concetto. Il rischio di focalizzarsi unicamente sulla sua travisazione politica, infatti, è quello di non sfruttare appieno la possibilità di interrogarsi sul rapporto fra spazio, potere e sviluppo che è oggi ancora di grande rilevanza per la geopolitica contemporanea.

  Un altro punto di forza del libro è la sua attenzione al rapporto tra teoria e pratica geopolitica. Mentre molti approcci geopolitici si limitano a indagare le teorie di pensatori come Ratzel in maniera scolastica o astratta, il testo curato da Marconi presenta una disamina che collega strettamente le idee teoriche alla loro applicazione nel mondo reale, riscontrando come le pratiche espansionistiche del passato siano il risultato di determinate strutture di pensiero che rispondono a logiche geopolitiche precise. In tal senso, il volume rappresenta un'opportunità di riflessione sulla natura del potere geopolitico e sulle sue implicazioni a livello globale.

  Il libro non solo arricchisce il dibattito accademico, ma offre anche stimoli per una riflessione critica sulle sfide geopolitiche del nostro tempo, dimostrando come una comprensione più articolata del passato possa aiutarci a navigare le problematiche globali contemporanee.

La Redazione

7 ottobre 2025