La guerra capitalista Stampa E-mail

Emiliano Brancaccio - Raffaele Giammetti - Stefano Lucarelli

La guerra capitalista
Competizione, centralizzazione, nuovo conflitto imperialista


Mimesis Edizioni, pagg.282, € 20,00

 

brancaccio guerra  Questo volume di Emiliano Brancaccio (professore di politica economica presso l'Università degli Studi del Sannio a Benevento), Raffaele Giammetti (ricercatore in economia politica presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale) e Stefano Lucarelli (professore di politica economica presso l'Università degli Studi di Bergamo), pubblicato da Mimesis Edizioni, offre un'analisi approfondita e innovativa della centralizzazione del capitale nel contesto del capitalismo contemporaneo. Il libro si propone di esplorare le implicazioni di questa centralizzazione e di analizzare come influisca sulla società, l'economia e il potere politico. Attraverso una rigorosa ricerca teorica e una solida base di riferimenti scientifici, gli Autori offrono una visione critica e stimolante del sistema economico attuale.

  Il saggio è organizzato in tre sezioni distinte, ciascuna delle quali si concentra su diversi aspetti della centralizzazione del capitale e delle sue conseguenze.

  La prima sezione del libro si apre con una scoperta sorprendente: nonostante Marx sia spesso dimenticato dagli eredi del movimento operaio, il suo lavoro è citato in modo copioso e persino elogiato da alcuni sostenitori del capitalismo. Gli Autori analizzano questa riscoperta delle teorie marxiste da parte del "nemico" e la collegano alla necessità del capitale di interrogarsi sulla propria potenza e fragilità riproduttiva. In questa sezione, viene approfondito il concetto di centralizzazione del capitale, esaminando le teorie di Marx, Hilferding, Lenin e Shumpeter. Viene inoltre dedicato ampio spazio alla centralizzazione finanziaria e alle sue implicazioni, inclusa un'analisi della concentrazione nel settore bancario.

  La seconda sezione del libro si concentra sulla solvibilità capitalistica e sul ruolo delle banche centrali. Gli Autori esplorano le teorie tradizionali che considerano l'insolvenza come uno strumento per eliminare le imprese inefficienti e introducono una prospettiva alternativa che evidenzia come la solvibilità sia anche una questione politica e di lotta all'interno della classe capitalista. Si analizza il ruolo delle banche centrali nella regolazione del conflitto tra creditori e debitori e si presenta una "regola di solvibilità" alternativa alla teoria convenzionale di Taylor. Viene dimostrato come le politiche monetarie influenzino la centralizzazione del capitale.

  La terza sezione del libro esamina il legame tra la centralizzazione del capitale e i conflitti imperialistici, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina. Gli Autori affrontano il tema dell'"imperialismo dei debitori" occidentali che si scontra con l'"imperialismo dei creditori" cinese e russo. Si discute l'importanza del controllo delle regole finanziarie globali e si mette in luce come la centralizzazione del capitale abbia un impatto sul potere politico e sulla democrazia.

  Il volume si segnala per un'approfondita analisi della centralizzazione del capitale nel contesto del capitalismo contemporaneo. Gli Autori utilizzano una vasta gamma di fonti e teorie, includendo Marx e altri economisti, per costruire una narrazione solida e coerente. Il libro offre una prospettiva critica sul sistema economico attuale e illustra come la centralizzazione del capitale influisca sulle dinamiche sociali, politiche ed economiche. Gli Autori si spingono oltre le analisi convenzionali e forniscono un'interpretazione originale e stimolante della realtà economica contemporanea.

  Il testo rappresenta un contributo significativo alla comprensione della centralizzazione del capitale e delle sue implicazioni nel sistema economico attuale, offrendo una lettura approfondita e stimolante, che va oltre le analisi superficiali e propone una visione critica e originale della società contemporanea. Grazie al sua rigore scientifico e alla sua accessibilità, il saggio si rivolge a un vasto pubblico di lettori interessati all'economia, alla politica e al funzionamento del capitalismo.