Safari cinese. Petrolio, risorse, mercati. La Cina conquista l'Africa |
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Aa. Vv. Safari cinese. Petrolio, risorse, mercati. La Cina conquista l'Africa O barra O Edizioni, pagg.108, Euro 12,50
IL LIBRO – Materie prime, fonti energetiche, mercati da assicurarsi. Infrastrutture, palazzi e stadi da costruire. Il tutto senza chiedere nulla in cambio, almeno ufficialmente. La presenza cinese in Africa è soprattutto economica, ma con pesanti risvolti politici e diplomatici: in Africa Pechino si sta costruendo un futuro da DAL TESTO – “Non sono più l’ideologia, la solidarietà con partiti comunisti e socialisti considerati amici o le scelte di politica economica a determinare il destino delle relazioni tra Cina e Africa. Da più di qualche anno ormai la parola è stata lasciata alle monete sonanti con cui le concessioni petrolifere vengono pagate, a quelle degli ingenti investimenti cinesi nelle infrastrutture di molti paesi africani o a quelle che costituiscono i prestiti a tassi quasi inesistenti per paesi talmente indebitati da avere difficoltà a ricevere finanziamenti dalle istituzioni internazionali o dai paesi donatori riuniti nel club di Parigi. Il punto di partenza di questa crescita esponenziale nei rapporti commerciali tra le due parti è da fissare tra il 10 e il 12 ottobre 2000, quando a Pechino si riunirono i Ministri degli Esteri e della Cooperazione internazionale della Cina e quelli di quarantaquattro Paesi africani, creando il Forum per la cooperazione tra Cina e Africa, una “piattaforma realizzata dalla Cina e dai paesi africani amici per [dar vita] a consultazioni e dialoghi collettivi e a un meccanismo di cooperazione tra paesi in via di sviluppo che ricade nella categoria della cooperazione Sud-Sud””. LE AUTRICI – Cecilia Brighi, sindacalista della CISL, si occupa della promozione dei diritti del lavoro nei programmi di internazionalizzazione delle imprese e delle istituzioni internazionali, con particolare attenzione ai paesi asiatici (Cina, India, Birmania, Pakistan). Fa parte del Consiglio di Amministrazione dell’OIL. Irene Panozzo, giornalista dell’agenzia Lettera22, da anni si occupa di Africa. In particolare, ha condotto ricerche accademiche e pubblicato due libri sulla storia e la politica del Sudan. Con i colleghi di Lettera22 ha scritto “Il dio della guerra” (Guerini ed.) e “Geopolitica dello tsunami” (O barra O edizioni). Ilaria Maria Sala, da diciassette anni in Asia, vive attualmente a Hong Kong. Collabora con “Le Monde”, “Diario” e il “Domenicale” del “Sole-24 Ore”. Presidente del Foreign Correspondents’ Club di Hong Kong, il maggior circolo della stampa estera in Asia, è coautrice di “Geopolitica dello tsunami”, di “A oriente del Profeta” (O barra O edizioni) e autrice di “Il dio dell’Asia” (Saggiatore). INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Angelo Del Boca – 2006, L’ANNO DELLA CINA IN AFRICA – Il summit di Pechino – Il “libro bianco” del 12 gennaio – UNA RELAZIONE LUNGA CINQUANT’ANNI – STORIA DELL’AMICIZIA SINO-AFRICANA. FRA POLITICA E PREGIUDIZIO - La “ferrovia della libertà” – Un mito da rispolverare: Zheng He – L’Eosimia sinensis – DALLA COOPERAZIONE UNIVERSITARIA AL BUSINESS DELLE MATERIE PRIME – Stranieri in Cina, cinesi all’estero – L’incredibile Ben Zha – Crescita economica e fame di materie prime – LA QUESTIONE TAIWANESE – La rivalità con Taiwan, perenne – E quella con gli Stati Uniti, in evoluzione – LA CINA “INVADE” L’AFRICA – STORIA DI UNA PENETRAZIONE CONTINENTALE – La Cina sbarca in Sudan – Il caso del Darfur – Una presenza continentale – L’Angola – Non solo Cina – REGOLE INTERNAZIONALI SUGLI INVESTIMENTI E STRATEGIE CINESI – E l’Europa che cosa fa – La concorrenza di Washington – L’imbattibilità cinese – Il caso Zambia – Lo tsunami cinese nel settore tessile |