Il Crocifisso del samurai Stampa E-mail

Rino Cammilleri

Il Crocifisso del samurai

Rizzoli, pagg.280, Euro 18,50

 

cammilleri_crofissosamurai.jpg  IL LIBRO - È l’alba quando la giovane Yumiko viene prelevata dalle guardie dello Shogun e torturata pubblicamente. La sua unica colpa è essere figlia di Kayata, samurai cattolico che non ha potuto pagare le tasse alle autorità, i cui uomini ormai da anni umiliano i cristiani di Shimabara con una violenza cieca e annientatrice. Ma nonostante la miseria e il sangue fatto scorrere per fiaccare la loro volontà, gli abitanti del villaggio si raccolgono attorno al simbolo di cui nessuno può privarli: il crocifisso di Cristo. Lo stesso al quale i primi cristiani giapponesi venivano inchiodati dalle guardie dello Shogun. La violenza su Yumiko è la scintilla che spinge uomini e donne alla ribellione estrema: rifugiati nel castello di Hara si oppongono al giogo persecutorio e a un destino ineluttabile. L’assedio da parte degli uomini dello Shogun dura cinque interminabili mesi, senza cibo e possibilità di scampo, ma quel “branco di contadini”, guidati dall’Inviato del Cielo, da Kayata e dal suo discepolo Kato, resistono, aggrappandosi alla speranza incrollabile nella resurrezione. Perché solo la fede può superare ogni sopraffazione e dare linfa vitale a un popolo in lotta.

  Il Crocifisso del samurai, l’opera forse più ambiziosa di un autore che ha trascorso la vita a indagare la storia della cristianità, è uno struggente romanzo storico capace di toccare le corde più profonde dell’anima esplorando le radici del concetto stesso di fede. L’epica ribellione dei samurai cristiani di Shimabara nel 1637 - dopo la quale per due secoli il Giappone si chiuse a ogni contatto con l’esterno - rivive in un affresco crudo e realistico, denso di azione e di colpi di scena, che testimonia l’eroismo di chi è morto per non rinnegare il proprio credo.

 

  DAL TESTO - "Il primo missionaria cristiano, San Francisco Xavier, era sbarcato in Giappone nel 1549 e non aveva tardato a rendersi conto che quelle isole richiedevano un metodo di evangelizzazione assolutamente diverso. Aveva cominciato, al solito, col soccorrere i poveri e i malati. Ma si era presto accorto che quella per i giapponesi era un'attività da schiavi, perciò ai loro occhi il dio unico che il nuovo arrivato europeo predicava doveva essere davvero disprezzabile. Più tempo c'era voluto al santo per comprendere che i giapponesi non avevano alcuna idea del concetto di responsabilità individuale. Per loro esistevano solo il gregge e i suoi capi. Perciò, punti fondamentali del cristianesimo come peccato, merito, salvezza, erano per loro praticamente incomprensibili. Anzi, la saggezza popolare metteva in guardia contro ogni tentazione di individualismo: «Il chiodo che sporge rispetto agli altri, prima o poi viene schiacciato», diceva un antico proverbio locale".

 

  L'AUTORE - Rino Cammilleri è nato a Cianciana (Agrigento) nel 1950. Tiene rubriche su varie testate, fra cui “il Giornale”. Per Rizzoli ha pubblicato Il quadrato magico (1999), I Santi di Milano (2000), Doveroso elogio degli italiani (2001), Gli occhi di Maria (con Vittorio Messori, 2001) e Immortale odium (2007).

 

  INDICE DELL'OPERA - 15 agosto 1549, A.D. - 17 marzo 1865, Venerdì Santo - L'Anno del Signore 1637, novembre, nella festa di Tutti i Santi - L'Anno di Grazia 1637, dicembre, nel giorno di San Lazzaro - L'Anno di Grazia 1637, dicembre, nel giorno di San Giovanni Evangelista - L'Anno di Grazia 1638, gennaio, nel giorno di San Giovanni Crisostomo - L'Anno di Grazia 1638, febbraio, nel giorno di Santa Eulalia - L'Anno di Grazia 1638, febbraio, nel giorno di San Pieri Damiani - L'Anno di Grazia 1638, febbraio, nel giorno dei Santi Faustino e Giovita - L'Anno di Grazia 1638, febbraio, nel giorno di San Mattia Apostolo - L'Anno di Grazia 1638, aprile, nel giorno di Sant'Isidoro - L'Anno di Grazia 1638, aprile, nel giorno di San Demetrio - L'Anno di Grazia 1638, aprile, nel giorno di San Giulio - L'Anno di Grazia 1638, aprile, nel giorno di Santa Anastasia - L'Anno di Grazia 1638, aprile, nel giorno di Sant'Aniceto - 15 luglio 1867, A.D. - Note e ringraziamenti - Breve bibliografia