Le armi della Repubblica Stampa E-mail

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Le armi della Repubblica: dalla liberazione a oggi

Utet, pagg.913, s.i.p.

 

utet.jpg  IL LIBRO - “Questo volume mira […] a spiegare perché non solo non è possibile ignorare ma anzi è necessario computare anche nella storia della Repubblica democratica la prospettiva della guerra e la dimensione militare. Definendola nelle sue dimensioni storiche, finalmente senza indulgenti attenuazioni o esagerazioni fuori posto, esso mira a restituire a quella dimensione il posto che le spetta nella storia dell’Italia repubblicana al tempo della guerra fredda, e oggi del postbipolarismo. Si ritiene anzi di poter dimostrare come, senza tener di conto di quella dimensione, una parte non piccola della storia repubblicana – con le sue continuità, i suoi ritardi, i suoi aspetti ancora oggi coperti da segreti e misteri, come anche con i suoi successi e le sue trasformazioni – rimane non del tutto spiegabile. Ciò vuol dire pensare alla dimensione militare della Repubblica non come un capitolo settoriale, laterale e residuale, della sua storia. Ciò vuol dire anche non limitarsi a quella che una volta era definita storia militare (storia di istituzioni, di comandanti e di battaglie) e puntare a far emergere la corposità, il ruolo ed il peso della dimensione militare nella storia generale. Il volume lo fa con gli strumenti della storia senza però trascurare gli aiuti della scienza politica, della sociologia, dell’economia, delle relazioni internazionali. Per fare questo si tiene conto di quanto, poco, è stato scritto su questi temi sinora. Si portano nuova documentazione e aggiornate ricerche. Si suggeriscono anche nuove interpretazioni, o quantomeno si colmano lacune di conoscenze e così facendo si correggono alcune di quelle invalse. Anche per questo suo carattere innovativo, il volume non vuole né può essere esaustivo: ma apre in maniera più consapevole e forte di quanto sia stato fatto sinora un campo di ricerca, in rapporto aggiornato anche con tutta una nuova leva internazionali di war and society studies, di cold war studies ecc.”. (Nicola Labanca)

  Il volume fa parte dell'opera Gli Italiani in guerra, non è vendibile separatamente e può essere acquistato presso le agenzie Utet.

 

  DAL TESTO - “La specialità dei paracadutisti vive, nell’Italia repubblicana, i difficili passaggi di un corpo dalla spiccata vocazione offensiva, e pertanto soggetto più di altri alle limitazioni, solo potenziali per la brevità della contingenza, del trattato di pace. Il corpo giunge per di più a quella transizione sulla base di una tradizione tanto giovane quanto fortemente caratterizzata. La specialità era infatti nata, su basi volontarie, dal cuore dell’ultima e decisiva prova militare del fascismo. Si era costruita nei primi della guerra, sviluppandosi con una forte connotazione professionale ma anche sulla base di una identificazione con la guerra non eludibile, esprimendo uno dei rari momenti alti dell’esperienza militare italiana nella Seconda guerra mondiale. Distintasi nelle battaglie di el-Alamein (tra luglio e novembre 1942) essa radicò nella guerra del deserto, attraverso il nome della sua divisione «Folgore», un modello di eroismo e capacità professionali destinato a germinare uno dei rari miti militari emersi dall’interno della guerra del 1940-43 e destinato a declinazioni diverse nel cuore della crisi bellica e successivamente”.

 

  IL CURATORE - Nicola Labanca è docente di Storia contemporanea all’Università di Siena. Si occupa di storia dell'espansione coloniale e di storia delle istituzioni militari. Ha scritto fra l’altro In marcia verso Adua (Einaudi, 1993) e Posti al sole. Diari e memorie di vita e di lavoro dell’Africa coloniale (Museo Storico italiano della Guerra, Rovereto, 2001).

 

  INDICE DELL'OPERA - Scenari – Una Repubblica in armi, fra pace e guerre, di Nicola Labanca – L’Italia nella guerra fredda, di Federico Romero – L’area del Mediterraneo, di Maurizio Cremasco – La politica militare della Repubblica. Cornici e quadri, di Nicola Labanca – Pace armata, guerra fredda, postbipolarismo – Attori – L’Italia e l’Alleanza atlantica, di Leopoldo Nuti – La spesa militare in Italia, 1948-2008, di Leopoldo Nascia e Mario Pianta – Parlamento e politica di Difesa, di Ciro D’Amore – Dal Garibaldi al Cavour. Il potere marittimo italiano, di Alessio Patalano – Segreti servizi, di Giuseppe De Lutiis – L’industria militare, di Simone Selva – L’armamento dell’Esercito italiano nel secondo dopoguerra. Sintesi fotografica. Saggio iconografico a cura di Filippo Cappellano – Mano pubblica e redditività. L’ascesa di Finmeccanica, di Emanuele Felice – L’Italia e la cooperazione europea nel settore degli armamenti, di David Burigana – Un problema di status. L’Italia e le armi nucleari, di Leopoldo Nuti – La professione militare, di Giuseppe Caforio – Le Forze armate allo specchio: la parata del 2 giugno. Saggio iconografico a cura di Andrea Argenio – Il coscritto, di Nicola Labanca – Il proletario in divisa, di Eros Francescangeli – Una lunga storia. Donne e Forze armate, di Marina Nuciari – Brandire il Gladio, di Giuseppe De Lutiis – Una tradizione militare. I paracadutisti, di Marco Di Giovanni – Marò e lagunari, di Tommy Pizzolato – Cappellani militari, di Mimmo Franzinelli – La magistratura militare, di Pierpaolo Rivello – Le logiche delle operazioni «fuori area», di Alfonso Desiderio – Peacekeeping e peacekeepers, di Fabrizio Battistelli – L’umanitario di fronte al militare. Forze armate, ONG e missioni di pace, di Agostino Bistarelli – L’arcobaleno dopo la tempesta? Per una periodizzazione del pacifismo italiano. Saggio iconografico a cura di Agostino Bistarelli - «Tutti gli eserciti sono neri»… o quasi. L’antimilitarismo, di Amoreno Martellini – Guerra e obbedienza. Padre Ernesto Balducci e don Lorenzo Milani, di Bruna Bocchini Camaiani – Gli studi storico-militari, di Giorgio Rochat – Personaggi – Un ministro di ferro? Randolfo Pacciardi, di Andrea Argenio – Un democristiano alla Difesa. Giulio Andreotti, di Augusto D’Angelo – Un generale Solo? Giovanni De Lorenzo e il Sifar, di Mimmo Franzinelli – Comandanti nuovi, di Giuseppe Caforio – Identità. Bettino Craxi, l’Achille Lauro, Signonella, di Marco Gervasoni – Il soldato virtuale. I blog dei militari, di Marco Di Giovanni – Luoghi – Trieste 1953-54. L’esigenza «T», di Filippo Cappellano – Corea 1951-55. Una missione dimenticata, di Romain H. Rainero – Kindu 1961. Dramma e polemiche, di Marco Cuzzi – Vietnam 1979. La Marina italiana per i boat people, di Francesco Montessoro – La soglia di Gorizia. I «paesi-caserma» del Friuli ai tempi della naia, di Daniele Ceschin – Somalia 1992-94 e 1997. A volte tornano, di Angelo Del Boca – Afghanistan 2001-… Sulle montagne di Bin Laden, di Fabio Mini – Immagini, rappresentazioni, percorsi – Uniformi in pellicola, di Nicola Labanca – Il processo «S’agapò», di Gian Piero Brunetta – A bordo dell’Amerigo Vespucci, di Lorenzo Greco - A bordo dell’Amerigo Vespucci, «la più bella nave del mondo». Saggio iconografico a cura di Lorenzo Greco – Uniformi in serie. Forze armate nella fiction televisiva, di Maria Teresa Di Marco – Una divisa impeccabile. La rappresentazione delle Forze armate nella fiction contemporanea. Saggio iconografico a cura di Maria Teresa Di Marco