I diari di Mussolini (veri o presunti). 1939 Stampa E-mail

I diari di Mussolini (veri o presunti). 1939

Bompiani, pagg.994, Euro 21,50

 

mussolini_diari_1939  IL LIBRO – L'eredità di un ex partigiano recentemente deceduto che aveva partecipato all'arresto di Mussolini rivela una scoperta clamorosa: sei taccuini di più di trecento pagine ognuno, attribuibili al Duce e recanti una testimonianza autografa degli anni dal 1935 al 1942. Inizia così una delle vicende editoriali più appassionanti degli ultimi anni, che ruota attorno ai Diari di Mussolini: la comunità scientifica e la stampa si sono divise sull'autenticità degli scritti, con illustri sostenitori a favore e contro. Se ancora dibattuta è l'attribuzione dei diari, è certo il loro valore e interesse storico e artistico: un documento inedito che racconta i retroscena degli anni che hanno segnato la storia moderna del nostro paese. Il primo volume è dedicato al 1939, anno dell'invasione tedesca in Polonia, scintilla della seconda guerra mondiale: i rapporti con Hitler, i contatti con Churchill e gli Alleati, le incertezze sull'ingresso in guerra, i commenti al vetriolo sui gerarchi fascisti, un diario quotidiano che descrive la personalità di uno statista, i suoi errori e le sue debolezze attraverso un testo di grande intensità.

   DAL TESTO – “Il tre maggio scorso vi fu un significativo movimento al Ministero degli Esteri a Mosca - Molotov sostituì l'ebreo Litvinof - La strada verso rapporti più amichevoli con il Reich era di già spianata -

  “Hitler ne fu subito consapevole - Litvinof era contro la Germania sostenne tale tesi a Ginevra alla S.d.N - col principio della "sicurezza collettiva" e bene inteso contro le mire espansionistiche del Reich -

  “Ma oggi Molotov - fine, diplomatico, astuto e prudente - ha ben compreso come sia tutelativa per l'URSS - l'amicizia con la Germania di Hitler – Gli ebrei russi? - lasciamoli a parte - I comunisti di pura fede i reduci brigatisti di Spagna - tutto il mondo passionale di sinistra sparso ovunque - hanno avuto un colpo al cuore - mortificati dalla schiacciante superiorità del realismo sugli evanescenti ideali offesi -

  “Il Patto Comintern e l'altro Anticomintern si fronteggiano rivelano tutta la fragilità e la leggerezza di quanto si scrive e si firma sul piano internazionale per soddisfare le esigenze del momento e mettere a proprio agio i contendenti -

  “Fra la Germania e l'Unione Sovietica vi sono molti punti in comune ed è certo che entrambi i popoli non legano con le democrazie occidentali -

  “[…] il Patto di Versailles non è favorevole neanche ai russi che con la pace di Brest-Litovsk persero quanto i tedeschi avevano loro tolto e non fu pertanto restituito -

  “Stalin è un uomo di grande talento ed oggi sta concludendo per il suo Paese uno dei vantaggi che potrà restare valido nella Storia -”

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