A settant’anni dalle leggi razziali Stampa E-mail

a cura di Daniele Menozzi e Andrea Mariuzzo

A settant’anni dalle leggi razziali. Profili culturali,  giuridici e istituzionali dell’antisemitismo

Carocci, pagg.380, Euro 35,00

 

menozzi_leggirazziali  IL LIBRO – Si raccolgono qui i contributi presentati in occasione degli incontri promossi dalla Regione Toscana per ricordare il settantesimo anniversario dell’introduzione in Italia delle leggi razziali – avviate dal regio decreto firmato il 5 settembre 1938 da Vittorio Emanuele iii – presso le istituzioni universitarie presenti sul territorio. Se i vari saggi costituiscono una ulteriore testimonianza della vivacità e della profondità con cui nei diversi ambiti (da quello politico a quello culturale, da quello giuridico a quello antropologico) gli studi storici hanno negli ultimi anni affrontato una delle pagine più vergognose dell’Italia contemporanea, il quadro complessivo restituisce un approfondimento su alcune questioni (la continuità o meno dell’antisemitismo nella storia d’Italia; la ricezione delle misure antiebraiche presso la popolazione civile; i processi di rimozione della vicenda nella coscienza collettiva) che sono al centro dell’attuale dibattito.

  DAL TESTO – “[…] gli sforzi propagandistici continuano anche successivamente all'emanazione dei provvedimenti razziali e se ne trova un interessante rendiconto nelle relazioni presentate alla Camera e al Senato sul bilancio di previsione dell'esercizio 1943-44 del ministero della Cultura popolare. Nella relazione presentata al Senato dal senatore Maraviglia, in particolare, si illustra la vasta opera di propaganda iniziata nei tre anni precedenti per la diffusione dell'antisemitismo in Italia, attraverso la costituzione di "Centri per lo studio del problema ebraico". Tali associazioni avrebbero dovuto sorgere in tutte le province, sotto la direzione di un "rettore" affiancato da una "consulta", con 1'obiettivo di collaborare strettamente con le prefetture e le federazioni fasciste, sotto le direttive del ministero della Cultura popolare. Il risultato di tale politica non dà però i frutti sperati: il ministro Pavolini, nel suo discorso del 13 maggio 1943 alla commissione legislativa per il ministero della Cultura popolare, dichiara che i centri costituiti in tutta Italia sono quattro (nelle province di Milano, Ancona, Firenze e Trieste). Su quattro milioni di fascisti iscritti in Italia, gli aderenti ai centri sono in tutto 864. La città più importante, Milano, conta 65 aderenti su 100.000 fascisti”.

  I CURATORI – Dopo aver insegnato in diverse Università, Daniele Menozzi è attualmente docente di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato diversi lavori sul rapporto tra Chiesa e società nell’età contemporanea, tra cui, recentemente, Chiesa, pace e guerra nel Novecento (il Mulino 2008).
  Andrea Mariuzzo
svolge attività di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato contributi sulla storia politica e culturale italiana tra fascismo e Repubblica, tra cui il volume Divergenze parallele. Comunismo e anticomunismo alle origini del linguaggio politico dell’Italia repubblicana (Rubbettino 2010).

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Ugo Caffaz – Presentazione, di Daniele Menozzi - Introduzione. Le radici culturali dell’antisemitismo europeo tra le due guerre, di Enzo Collotti - Parte prima. Ideologie e mentalità dell’antisemitismo - Fascismo, antisemitismo, razzismo. Un dibattito aperto, di Ilaria Pavan - L’antisemitismo sulla stampa cattolica italiana tra Otto e Novecento, di Annalisa Di Fant - Transfert e circolazione di temi antiebraici nell’Europa tra le due guerre: l’esempio delle caricature, di Valeria Galimi - Un "eccitatore" di cultura antiebraica: Paolo Orano, di Michele Battini - Meditazioni dell’esilio. Leggi razziali e stampa antifascista: la dichiarazione del Comitato centrale del Partito comunista d’Italia (5 agosto 1938), di Alberto Cavaglion - Parte seconda. Le leggi razziali e la loro applicazione - Il corpus delle leggi razziali, di Paolo Caretti - La legislazione razziale in Italia e in Germania. Spunti per una comparazione, di Valerio Di Porto - Consensi e rimozioni: la dottrina giuridica italiana e la legislazione razziale fascista, di Silvia Falconieri - Le leggi razziali e i giudici (1938-43), di Giuseppe Speciale - Antisemiti militanti, antisemiti funzionari, profittatori e altra misera umanità, di Dianella Gagliani - Parte terza. La persecuzione antiebraica nelle istituzioni culturali - Leggi razziali e università, di Bernardo Sordi - La gioventù universitaria italiana di fronte alle leggi antiebraiche, di Elisa Signori - La Scuola per stranieri di Siena tra la Prima guerra mondiale e le leggi razziali, di Maurizio Sangalli - Scienza, razza e politica tra fascismo e repubblica. Il caso Pende-Terracini, di Tommaso Dell’Era - Auschwitz as a Model of "Germanization" and Annihilation, by Sybille Steinbacher - Indice dei nomi