Garibaldi. Il mito e l'antimito Stampa E-mail

a cura di Luigi Rossi ed Eugenia Granito

Garibaldi. Il mito e l'antimito

Casa editrice Plectica, pagg.300, Euro 15,00

 

rossi_granito_garibaldi  IL LIBRO – Il volume è il frutto di una proficua collaborazione tra l’Archivio di Stato e la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Salerno, oltre che dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, Comitato di Salerno. Raccoglie gli atti del convegno di studi tenutosi presso l’Archivio di Stato nell’ottobre del 2007, in occasione dell’inaugurazione della mostra documentaria “Garibaldi e Salerno, il mito e l’antimito”.
  L’occasione di offrire nuovi spunti di riflessione sulla impresa garibaldina, oltre che nuovi itinerari di ricerca tra le fonti documentarie, è stata data dalla ricorrenza, nel 2007, del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi.
  La ricerca documentaria, condotta sulle carte del Gabinetto d’Intendenza, dei Processi Politici della Gran Corte Criminale, del Governatorato, del Gabinetto di Prefettura, del Tribunale Civile e Corte d’Assise di Salerno, oltre sulle fonti bibliografiche coeve, ha permesso di ricostruire la partecipazione della provincia di Salerno – all’epoca ancora Principato Citra – alla grande impresa che è ancor oggi il cuore della unità nazionale e delle vicende risorgimentali.
  Alla ricerca documentaria hanno partecipato anche gli Archivi Storici di Salerno e di Cava dei Tirreni, oltre al Centro Studi “Simone Augelluzzi” di Eboli.

  DAL TESTO – “Anche il fascismo […] si appropriò della figura di Garibaldi. Ciò fu dovuto in larga misura al fatto che il nipote Ezio, figlio di Ricciotti, interventista convinto in occasione della prima guerra mondiale, all'indomani del conflitto appoggiò il movimento fascista, nel quale vide l'erede della tradizione garibaldina. Nel 1924 fondò la Federazione Nazionale Volontari Garibaldini e nel luglio del 1925 diede vita, a Roma, al settimanale «Camicia Rossa», sul quale scrissero personaggi di spicco come Fucini, Marinetti e Malaparte. Nel maggio del 1929 il periodico si trasformò in rassegna mensile di studi storici ed in questa veste rimase in vita fino all'ottobre del 1943. Nel primo numero della rivista Ezio proclamava la continuità fra il volontarismo garibaldino, quello della prima guerra mondiale, quello dei legionari di Fiume ed il movimento fascista: «Ad una estremità è la rossa camicia di Garibaldi, all'altra è la nera camicia di Benito Mussolini. Iniziatori e realizzatori entrambi di due futuri: l'uno per l'unità nazionale, l'altro per la grandezza. Il primo ci ha fatto essere Nazione, il secondo ci farà essere Impero». Ezio si prodigò per mantenere vivo il culto del nonno organizzando il pellegrinaggio annuale a Caprera il 2 giugno, nella ricorrenza della morte.”

  I CURATORI – Luigi Rossi, nato a Vallo della Lucania nel 1948, è attualmente professore di prima fascia di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Salerno. Ha approfondito le tematiche sociali e politico amministrative del Mezzogiorno d'Italia; inoltre, si è interessato della circolarità delle elite e della formazione del ceto dirigente in Italia, con particolare riferimento ai gruppo nobiliari. Dalla fine degli anni ottanta i suoi interessi di studio si sono rivolti al rapporto tra Italia e Stati Uniti, in particolare durante la Seconda guerra mondiale, con analitiche ricerche presso gli Archivi nazionali di Washington.
  Eugenia Granito, funzionaria dell’Archivio di Stato di Salerno, è autrice dei volumi Tra le antiche carte: guida ragionata ai fondi documentari dell'Archivio di Stato di Salerno (Salerno, 2005) e La fede nella ragione e le ragioni della fede (Napoli, 2009).

  INDICE DELL’OPERA - Presentazioni - Garibaldi: il mito e l'antimito. Atti dell'Incontro di studio – Introduzione, di Luigi Rossi - Garibaldi e l'idea di pace, di Luciano Russi - Garibaldi e l'Internazionale massonica, di Aldo Alessandro Mola - Il mito debole di Garibaldi a Salerno, di Alfonso Conte – Tra storia e politica: Garibaldi in Gramsci e Togliatti, di Roberto Parrella - Il mito di Garibaldi in Russia, di Carmen Scocozza - Nuovi documenti sul "soggiorno" latinoamericano di Garibaldi, di Giuseppe Palmisciano - La "Nazione Armata". Cambio di regime e tradizione politica nel salernitano del 1860, di Carmine Pinto - Garibaldi e Salerno. Documenti e testimonianze. Catalogo della Mostra documentaria - Capitolo primo. Il mito, di Eugenia Granito (1.1. L'epopea dei Mille. Il mito dell'eroe liberatore - 1.2. Il 1860 nelle cronache del giornale "Il Lampo" - 1.3. I Cacciatori dell'Irno - 1.4. «O Roma o Morte!». Le lotte e le delusioni per la conquista di Roma - 1.5. La morte dell'Eroe e la celebrazione della sua memoria - 1.6. Il primo centenario della nascita) - Capitolo secondo. ...e l'anti-mito: abbasso Garibaldi!, di Francesco Innella e Rita Taglè - Capitolo terzo. I garibaldini salernitani, di Anna Sole (3.1. Del Mastro - 3.2. Del Mercato - 3.3. Magnoni - 3.4. Matina - 3.5. Nicotera - 3.6. Padula - 3.7. Patella - 3.8. Pessolani - 3.9. Santelmo - 3.10. Serino - 3.11. Vietri - 3.12. Vinciprova) - Capitolo quarto. Storia e memoria, di Maria Teresa Schiavino (La letteratura su Garibaldi nell'Archivio di Stato di Salerno e dintorni - 4.1. Scritti di Garibaldi e testimonianze familiari - 4.2. Garibaldi a Salerno - 4.3. Biografie e resoconti dell'Impresa dei Mille - 4.4. Celebrazioni dell'Impresa dei Mille - 4.5. Cataloghi di mostre - 4.6. Garibaldi nella letteratura per ragazzi) - Capitolo quinto. Il mito di Garibaldi nella stampa, di Francesco Manzione e Rita Taglè - Indice dei nomi