La rivoluzione conservatrice in Italia Stampa E-mail

Marcello Veneziani

La rivoluzione conservatrice in Italia
Dalla nascita dell'ideologia italiana alla fine del berlusconismo

Sugarco Edizioni, pagg.XXVI-342, Euro 18,80

 

veneziani_rivoluzione  IL LIBRO – L’Italia è un paese speciale e gli italiani lo hanno sempre saputo: a volte vivono questa specificità come una malattia e un’anomalia, a volte, più di rado, come un eccezionale primato. Quali sono le radici storiche, civili e culturali del caso italiano e quali sono i frutti più recenti? Marcello Veneziani percorre i luoghi teorici e storici in cui nasce e si sviluppa l’ideologia italiana, la linea del pensiero italiano, unita allo stile, al gusto, alla sensibilità civile e religiosa, al carattere nazionale. Il suo viaggio va a ritroso dal presente al passato, dal berlusconismo – di cui traccia un bilancio – all’Italia democristiana, dal fascismo all’Italia liberale, dal Novecento al Risorgimento. Prezzolini e Papini, Pareto e D’Annunzio, Malaparte e Berto Ricci, Rensi e Gentile, Evola e Del Noce sono i principali testimoni nel Novecento di questa linea italiana. Sullo sfondo emerge il ritratto filosofico e civile di una Nazione Culturale e di un’italianità scandita attraverso idee e autori, passioni e illusioni di élite e di popolo. Una riscoperta dell’amor patrio attraverso il pensiero che si fa storia, da parte di un autore che non ha scoperto l’Italia solo adesso, magari in odio al leghismo e al berlusconismo, ma dal tempo in cui era osceno amare la patria, come testimoniano queste pagine.

  DAL TESTO – “[…] l'anomalìa Berlusconi è frutto dell'anomalìa italiana e per molti versi è stato l'unico rimedio praticabile negli anni Novanta per bilanciare la democrazia italiana e il suo conformismo depressivo, per riabilitare il mercato e incoraggiare la libera iniziativa, sdoganare la destra, creando le condizioni per la sua legittimazione politica e culturale, gettando le basi per un sistema fondato sull'alternanza al governo, libera e democratica. Non è poco. Senza Berlusconi difficilmente sarebbe nato un centro-destra in grado di competere ad armi pari con l'avversario, almeno sul piano elettorale.
  “La sua esperienza di governo non è catastrofica, come l'hanno descritta i media, ma è stridente il divario tra le grandi aspettative da lui generate e i risultati modesti, comunque non storici. Anche per sua responsabilità, ma non solo a causa propria, il governo Berlusconi è il primo governo che si è trovato a vivere in aperto conflitto con molti poteri istituzionali: Magistratura, Corte costituzionale, Banca d'Italia, Editoria, Quirinale, a volte la Conferenza Episcopale, la Confindustria o quantomeno una parte cospicua dell'imprenditoria, cultura e spettacolo, scuola, università e sindacato. Il contrario di un regime, fondato sul monopolio del potere. La critica che si può rivolgere alla sua singolare autocrazia non è il deficit di libertà e di democrazia, ma di autorità e di autorevolezza. Berlusconi è stato più capace di vincere le competizioni elettorali che di governare; e in questo si palesa la sua attitudine a commercializzare più che a produrre, a vendere prodotti più che a realizzarli.”

  L’AUTORE – Marcello Veneziani è nato a Bisceglie. Ha scritto vari saggi tra i quali: Sinistra e destra; L’anti900; Il secolo sterminato; Comunitari o liberal?; Di padre in figlio - Elogio della Tradizione; La cultura della destra e La sconfitta delle idee. Ha scritto il romanzo filosofico Vita natural durante dedicato a Plotino e La sposa invisibile, dedicato alle donne. Più di recente ha pubblicato Il segreto del viandante; I vinti; Contro i barbari; Rovesciare il ’68; Sud - Un viaggio sentimentale e civile; Amor fati e Vivere non basta - Lettere a Seneca sulla felicità. Ha fondato e diretto riviste, attualmente è editorialista del Giornale. Con Sugarco ha pubblicato Processo all’Occidente e Sul destino.

  INDICE DELL’OPERA - La rivoluzione che non ci fu – Introduzione - Capitolo I. L'ideologia italiana - Capitolo II. Le due Italie - Capitolo III. La rivoluzione conservatrice fascista - Capitolo IV. L'estetizzazione della politica - Capitolo V. Il fascismo come eresia - Capitolo VI. Prezzolini, l'anarchico conservatore - Capitolo VII. Rensi, dalla rivoluzione alla reazione - Capitolo VIII. Gentile e il fascismo antigentiliano - Capitolo IX. Evola e la tradizione come rivoluzione - Capitolo X. Del Noce, filosofo del revisionismo italiano - Capitolo XI. La crisi dell'ideologia italiana - Capitolo XII. Patriottismo culturale - Indice dei nomi