L'ora segnata dal destino Stampa E-mail

Emilio Gin

L'ora segnata dal destino
Gli Alleati e Mussolini da Monaco all'intervento
Settembre 1938 - Giugno 1940

Edizioni Nuova Cultura, pagg.424, € 27,00

 

gin_orasegnata  IL LIBRO – L’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, costituisce un nodo storiografico per certi versi ancora irrisolto. L’Autore, sulla base di una imponente documentazione reperita negli archivi italiani ed esteri e della vasta letteratura sull’argomento rilegge i nove mesi della “non belligeranza” italiana attraverso la lente della natura pragmatica e poco ideologica della politica estera di Mussolini. Senza negare la vocazione imperialista dell’Italia fascista, la ricerca giunge a conclusioni innovative individuando nell’entrata in guerra dell’Italia l’ultimo e illusorio tentativo mussoliniano di ricondurre la questione sui binari della diplomazia e della trattativa.

  DAL TESTO – “Anche chi ha riconosciuto nella paura dei tedeschi un elemento fondamentale delle decisioni del capo del fascismo, e ne ha evidenziato l'ambizione a ritrovare una rinnovata popolarità nel ruolo di mediatore in una soluzione negoziata del conflitto, non si distacca dal giudizio per cui, una volta sfumata l'ipotesi di una «nuova Monaco» sotto i colpi della Blitzkrieg, la guerra risultasse l'unica soluzione che rispondesse alla solidarietà di regime e l'unico mezzo per realizzare il programma imperiale del fascismo senza incorrere nelle ire di un Führer ormai vittorioso.
  “A questo riguardo, molto opportunamente è stato sottolineato che in Mussolini, a fianco alla speranza di ricevere indubbi vantaggi dalla partecipazione alla vittoria tedesca, la consapevolezza della debolezza della carta militare a disposizione abbia molto contribuito alla scelta di un atteggiamento passivo all'inizio del conflitto, anche per evitare inutili rovesci che ne avrebbero danneggiato il prestigio al tavolo della pace. A patto di considerare quanto, accanto a ciò, l'intera definizione della strategia mussoliniana, durante tutta la guerra, sia stata dettata sotto l'assillo costante del dopo, del problema cioè di come gestire i rapporti di forza nel nuovo equilibrio di potenza europeo profilato dalla vittoria tedesca, e lungo questa via, riconoscere che l'ambizione di Mussolini era soprattutto quella di riuscire a cementare attorno a sé un polo di attrazione «alternativo» per tutti i paesi timorosi del peso crescente del Reich onde evitare una vassallizzazione, più o meno completa, dell'Italia. In questo quadro, trovano la loro naturale spiegazione diverse scelte, dalla campagna di Grecia ai ritardi a predisporre l'economia sul piede di guerra, che ignorando - o sminuendo - il lato sostanzialmente antitedesco della politica mussoliniana assieme all'iniziale convinzione di una imminente conclusione del conflitto, resterebbero poco comprensibili.”

  L’AUTORE – Emilio Gin (Napoli, 1971) è ricercatore di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno. Si è occupato di storia delle società segrete e della lotta politica nel Regno delle Due Sicilie nel periodo rivoluzionario e napoleonico. Ha pubblicato diversi saggi sulla storia del pensiero strategico e militare. Tra i suoi lavori ricordiamo, tra gli altri, Santa Fede e Congiura Antirepubblicana (Gallina, Napoli 1999), Sanfedisti, Carbonari, Magistrati del Re. Il Regno delle Due Sicilie tra Restaurazione e Rivoluzione (Dante & Descartes, Napoli 2003).

  INDICE DELL’OPERA – Abbreviazioni - Premessa - Capitolo I. I cannoni di settembre (1.1. «Ménager l'Italie?»: l'Italia e il problema strategico francese alla vigilia del secondo conflitto mondiale - 1.2. «Italy First?»: La Gran Bretagna e il problema italiano nel complesso delle relazioni imperiali da Monaco alla guerra - 1.3. Il prezzo di Roma - 1.4 «Total Germany») - Capitolo II. Tra due leoni (2.1. Giano Bifronte - 2.2. L'Asse malfermo – 2.3. Le sirene d'Oriente) - Capitolo III. L'albero di Bertoldo (3.1. La perfida Albione – 3.2. «L'enigme Mussolini») - Capitolo IV. L'ora delle decisioni irrevocabili (4.1. Il sangue d'Europa – 4.2. «Si vis pacem…») - Indice dei nomi