Le radici del federalismo Stampa E-mail

Stefano Bruno Galli

Le radici del federalismo
Viaggio nella storia ideologica del fenomeno Lega

Università Bocconi Editore, pagg.168, € 16,00

 

galli_federalismo  IL LIBRO – Il “fenomeno” Lega Nord è stato sinora oggetto prevalentemente di cronaca o di analisi sociologica. Considerato il magmatico quadro politicoideologico, è il momento di approfondimenti sul piano della storia e della teoria. Scavando in profondità si scopre infatti che – sin dalle origini del Movimento – esiste un paesaggio di padri nobili che in pochi conoscono: Bruno Salvadori, Emile Chanoux, Denis de Rougemont e Guy Héraud – oltre a Carlo Cattaneo e a Gianfranco Miglio. Il libro ne ricostruisce la storia ideologica, individuando il filo rosso che tiene insieme queste personalità, e spiega in quale misura hanno inciso sul progetto politico leghista.

  DAL TESTO – “Il federalismo integrale va […] oltre la prospettiva di una migliore organizzazione burocratica e amministrativa dei poteri dello Stato finalizzata a promuovere efficienza ed efficacia. Mira piuttosto alla federalizzazione dell'intera società e quindi alla creazione di un modello sociale – ben oltre l'articolazione decentrata delle istituzioni dello Stato e delle organizzazioni sovranazionali - del tutto nuovo e completamente federale, a partire dal basso, cioè dai territori e dalle comunità, vale a dire dai popoli e dagli uomini. Il federalismo integrale è una vera e propria filosofia di vita, una sorta di «terza via» tra collettivismo e individualismo e pone la persona e la sua comunità territoriale al centro dell'ordine politico.
  “La politica, del resto, è tutto ciò che interessa la comunità. V'è quindi una sorta di dovere civico - da parte di ogni suo membro - nella partecipazione alla gestione del presente e del futuro della comunità. Tuttavia, il presente che è sotto gli occhi di Rougemont ha innescato - nella fattispecie del caso francese - un processo degenerativo e disgregativo fra le masse e l'élite politica, per effetto della lotta partitica, della confusione ideologica e del prevalere degli interessi particolari. Gli slanci ideologici - le utopie creatrici che rendono grandi gli uomini politici - sono rimasti rinchiusi in una dimensione sentimentale a causa del clima di generalizzata oppressione che si respira in Europa.”

  L’AUTORE – Stefano Bruno Galli insegna "Storia delle Dottrine Politiche" nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano. È presidente di Éupolis Lombardia - Istituto superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione di Regione Lombardia. È socio dell'Accademia Roveretana degli Agiati. Le sue ricerche sono incentrate sui temi del federalismo e del nazionalismo, del costituzionalismo e del giusnaturalismo, nell'ambito del pensiero politico italiano ed europeo tra il XVI e il XX secolo.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Un ritorno al futuro - Autonomia e federalismo (Un incontro fatale - Un progetto per l'Europa - Le ragioni dell'autonomismo - Salvadori e Chanoux – L’autonomia non basta più - Autonomia e federazione) - Il federalismo integrale (Denis de Rougemont – L’avventura dell'Ordre Nouveau - L'Europa dei popoli - Di fronte al declino - La «missione» elvetica - Una federazione continentale) - Il profeta del Nord (Preludio cisalpino - La crisi dello Stato e l'«altra metà del cielo» - Le regioni e il dibattito con Guido Fanti - Minghetti e il suo «colpo di genio» - Un cantone chiamato Padania) - Federalismo e tradizioni civiche (Cattaneo, «avidissimo» di libertà - Una rapida biografia - Le tradizioni civiche - Il federalismo di Giuseppe Ferrari - Dalle Cinque giornate all'Unità)