Retroscena della disfatta italiana in Russia Stampa E-mail

a cura di Giorgio Scotoni – Sergej I. Filonenko

Retroscena della disfatta italiana in Russia nei documenti inediti dell'8ª armata

Casa Editrice Panorama, 2 voll., pagg.448, € 32,00

 

scotoni_filonenko_retroscena  L'OPERA – La peculiarità della storiografia sull’ARMIR – la preponderanza dei materiali biografici rispetto agli studi scientifici – è anche un riflesso dell’obiettiva carenza di fonti documentarie a disposizione degli storici. Nell’inverno 1942-43 il rapido sviluppo delle offensive dell’Armata Rossa sul Medio e Alto Don, con fulminei sfondamenti corazzati nella profondità delle retrovie italiane, consentì di salvare ben pochi documenti degli Stati Maggiori di Corpo e di divisione. Molti dei carteggi furono distrutti sul posto, altri caddero in mano ai sovietici. Nel dopoguerra i tre generali del Corpo Alpino fatti prigionieri rientrarono in Italia; i documenti catturati ai comandi italiani restarono invece in URSS, segretati nei fondi statali. Una lacuna di materiali documentari che fino ad oggi ha lasciato senza riscontro oggettivo avvenimenti chiave, accaduti nei giorni cruciali dell’epilogo. Parte della documentazione perduta, tessere di mosaico di un’Armata in frantumi, è proposta qui per la prima volta all’attenzione dei lettori.
  L’opera, suddivisa in due volumi, è strutturata in tre parti. La prima, introduttiva, è volta a contestualizzare i materiali presentati. Dopo un breve inquadramento delle ricerche italo-russe sull'8ª Armata e gli sviluppi della cooperazione scientifica in corso (cap.1), presenta uno studio sull'organizzazione della memoria dell'ARMIR negli archivi della Federazione Russa (cap. 2) e una cronologia degli eventi militari del 1942 sul fronte tedesco-sovietico (cap. 3).
  I materiali catturati alle unità italiane nelle offensive dell'inverno 1942-43 sono raccolti nella seconda e terza parte. La seconda (capitoli 4-7) documenta le principali specificità della presenza ARMIR durante i quattro mesi di occupazione - la diffidenza reciproca con i tedeschi, la risposta alla minaccia partigiana, il disagio e le complicità nei rapporti con la popolazione.
  La terza parte (capitoli 8-11) illustra il tentativo di attestarsi in schieramento difensivo invernale, il precipitare della residua efficienza dopo l'accerchiamento dei tedesco-rumeni a Stalingrado, lo svolgimento dei compiti quotidiani nei reparti fino all'estremo sacrificio. Ripartiti per argomento in più sezioni, i documenti sono presentati, di norma, in ordine cronologico. I testi sono corredati da foto inedite d'epoca e copie di carteggi appartenenti a effettivi dell'ARMIR, desegretate dai fondi dell'Archivio Statale dell'oblast di Voronezh.
  Questa pubblicazione intende inaugurare una nuova fase nella ricerca archivistica sull'8ª Armata e rappresenta probabilmente il più inopinato e fruttuoso esito della collaborazione scientifica italo-russa in campo storico avviata nel 2003. Una cooperazione ancor più preziosa in quanto cresciuta e rafforzatasi in un contesto di crescente incomprensione e incomunicabilità tra i Paesi del blocco occidentale e la nuova Russia.

  DAL TESTO – “La catastrofe dell'8ª Armata sul fronte tedesco-sovietico, la sconfitta più sanguinosa delle forze armate italiane, costituisce un caso a sé nella memoria collettiva. Se sul piano politico l'annientamento dell'ARMIR segna la crisi finale delle velleità strategiche del militarismo fascista, la disfatta sul Don per molti dei suoi protagonisti assume vero e proprio valore catartico. Come ben evidenzia Rochat, il subitaneo collasso delle strutture di comando, la perdita dei collegamenti organici fin dall'inizio del ripiegamento, il venir meno di ogni punto  di riferimento pongono soldati e ufficiali di fronte a scelte drammatiche: salvare se stessi o cercare la salvezza restando uniti; combattere o lasciarsi catturare. Momento della verità per migliaia di giovani della "generazione del ventennio" - che per la prima volta si trovano da soli a decidere -, la ritirata dell'8ª Armata italiana simboleggia effettivamente il preludio alla tragedia dell'8 settembre 1943. Nel generale disorientamento tra i molti che abdicano ai propri doveri, non pochi soldati del Regio Esercito daranno prova di eroismo, altri delle qualità morali e del coraggio civile che riscatteranno il Paese dal fascismo.”

  GLI AUTORI – Giorgio Scotoni insegna storia presso l'Università VGAU di Voronezh, dove è approdato con una tesi sul Corpo Alpino italiano al fronte tedesco-sovietico. Sull'ARMIR aveva avviato già nel 2000 il progetto triennale di studio sulle fonti russo-sovietiche conclusosi con il convegno italo-russo "Dalla parte di Ivan". Nel 2007 ha tradotto e commentato per la Casa Editrice Panorama i principali studi - tutti inediti in Italia - della storiografia militare russo-sovietica sull'annientamento dell'8ª Armata italiana: L'Armata Rossa e la disfatta italiana (1942-43). Con questo nuovo volume fa conoscere per la prima volta quella stessa drammatica vicenda attraverso i documenti inediti dei comandi italiani conservati negli archivi russi.
  Sergej Ivanovich Filonenko è a capo della cattedra di Storia Patria all'Università Statale di Voronezh (VGAU), centro di eccellenza per la ricerca storica sulle battaglie del Don, che videro impegnato l'esercito italiano. Quale Prorettore per i rapporti internazionali dell'università, ha organizzato a Voronezh vari convegni storici a livello internazionale sulle armate satelliti, diventando uno dei più noti specialisti in Russia sul tema. Ha pubblicato circa 60 lavori scientifici tra cui A Stalingrado e Voronezh: la disfatta dei satelliti della Germania nazista. Storiografia e fonti (2000). Per il presente volume ha curato con Scotoni ricerca, trascrizione e ordinamento dei documenti italiani che erano sepolti dal 1943 negli archivi militari ex sovietici.

  INDICE DELL’OPERA – Primo volume: Presentazione, di Lorenzo Dellai (Presidente della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) - Introduzione, degli autori - a) G. Scotoni: Una lettura confermativa degli handicap strategici imposti all'Armata italiana di Russia - h) S.I. Filonenko: La presentazione dell'opera alla Conferenza storica internazionale La guerra sul Don, 1942-43, Voronezh 14-15 aprile 2008 - Indice generale dei documenti - Tavola delle sigle, dei toponimi e delle loro varianti - Parte prima. Inquadramento - Cap. 1. G. Scotoni: La ricerca storiografica sull'ARMIR e la cooperazione scientifica italo-russa - Cap. 2. S.I. Filonenko: La documentazione del Regio Esercito italiano negli archivi della Federazione Russa - Cap. 3. G. Scotoni: a) Quadro organico CSIR-ARMIR - b) Sinossi cronologica - Parte seconda. Documenti dell'occupazione (Premessa e note di G. Scotoni) - Cap. 4. L'avviamento del Corpo d'Armata Alpino in URSS - Cap. . I rapporti italo-tedeschi - Cap. 6. Partigiani - Cap. 7. Rapporti con la popolazione, prigionieri
  Secondo volume: Parte terza. I documenti della disfatta (Premessa e note di G. Scotoni) - Cap. 8. Le operazioni militari dell'estate-autunno 1942 - Cap. 9 - Disciplina, contegno, spirito combattivo - Cap. 10. I preparativi per lo svernamento sul Don - Cap. 11. La "seconda battaglia difensiva del Don" – Appendice - Materiali fotografici