Le radici dell’utopia Stampa E-mail

Corrado Gnerre

Le radici dell’utopia

Edizioni Solfanelli, pagg.184, € 13,00

 

gnerre_radiciutopia  IL LIBRO – L’utopia è un’idea innocua? Assolutamente no. Essa ha sempre generato sangue… e non a caso. In questo libro si mettono in evidenza quelle che sono le radici filosofiche dell’idea di utopia. Ne viene fuori un risultato che pochi conoscono: l’utopia è strutturalmente antiumana. Per due motivi: il primo, perché si pone volutamente al di fuori dell’ordine naturale; il secondo, perché deve necessariamente poggiare su un vero e proprio delirio dell’immaginazione. Da qui un’incompatibilità irrisolvibile tra l’idea di utopia e la filosofia naturale e cristiana.

  DAL TESTO – “La negazione della verità e del proprio bisogno di appartenere a Dio conducono inevitabilmente ad una sorta di autosufficienza, menzognera e fallimentare, che illude l'uomo a ritenersi capace di riscrivere a proprio piacimento la realtà in cui è inserito e definito. E questo è proprio il contrario della meraviglia, perché non ci può essere meraviglia per ciò che è frutto del proprio pensiero.
  “Lo stupore nasce dall'incontro con l'altro e il nuovo, che non sono dentro l'uomo, che non sono frutto del pensiero dell'uomo, ma che si impongono al suo pensiero. Lo stupore è il segno dell'ammirazione, del riempirsi lo sguardo di ciò che irrompe nel proprio cuore. Lo stupore è il segno realistico per eccellenza. Chi sa stupirsi ha ancora conservato l'umiltà di considerare che quello che gli è dato è "dono".
  “Dunque, non c'è possibilità di cogliere la verità senza la capacità di sapersi stupire dinanzi al reale. Ma, per conservare lo stupore, bisogna continuamente farsi "piccoli", bisogna continuamente umiliarsi dinanzi al Tutto.
  “Ed ecco perché l'uomo contemporaneo (che ha rinnegato la sua dimensione creaturale) non sa più stupirsi; ed ecco anche spiegato perché quest'uomo si è convinto che non esiste la Verità.
  “Ebbene, l'idea di utopia è contrassegnata anch'essa dall'assenza dello stupore. In essa tutto è ricondotto alla pretesa che si possa realizzare la perfezione nella dimensione del qui e ora. Ora, una pretesa di tal genere è l'esito di un'attestazione, secondo cui nelle proprie capacità umane sarebbe possibile realizzare uno stato perfetto. Dunque, l'uomo avrebbe già in sé tutto, avrebbe potenzialmente in sé quella perfezione che poi dovrà essere in atto.

  L’AUTORE – Corrado Gnerre vive a Benevento dove è nato nel 1962. Sposato, padre di cinque figli, è laureato in Filosofia e diplomato in Teologia. Insegna Storia dell’Utopia in età moderna e contemporanea e Antropologia Filosofica presso l’Università Europea di Roma. Insegna, inoltre, Storia delle Religioni e Storia della Filosofia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor hominis” di Benevento-Università teologica dell’Italia Meridionale. Dal 1988, anno di fondazione, è stato collaboratore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), distaccandosene successivamente perché convinto della necessità di un’impostazione non solo scientifica ma anche apologetica.  Ha collaborato e collabora con quotidiani e riviste a tiratura nazionale (“Radici Cristiane”, “Il Settimanale di Padre Pio”, ecc.). È autore delle pubblicazioni: Eusapia Palladino: carriera di una medium, in M. Introvigne (a cura di), Lo spiritismo, Leumann (TO) 1989; Questione meridionale e questione magica: miti e realtà della magia nel Meridione d’Italia, in M. Introvigne (a cura di), Il ritorno della magia, Milano 1992; L’Illuminismo. Itinerario di contraddizioni, Battipaglia (SA) 1995; Ciò che non si dice della religiosità orientale, Benevento 1997; 1989: crollano il Muro di Berlino e i pregiudizi della storiografia moderna, in Aa.Vv., Scienza e Realtà, Napoli 1997; L’Incarnazione alla prova della storia, Udine 1999; Induismo e Buddhismo. La negazione della libertà e dell’amore, Benevento 2001; La religiosità orientale. Induismo e Buddismo a confronto con il Cristianesimo, Roma 2003; Il segreto della felicità. La spiritualità di Teresa Manganiello, Benevento 2004; Apologetica, Castelpetroso (Isernia) 2004; Studiare la filosofia per rafforzare la Fede, Benevento 2005; Studiare le religioni per rafforzare la Fede, Benevento 2005; Le bugie del Codice da Vinci... e ciò che c’è dietro questo romanzo, Benevento 2006; Le radici dell’utopia, Chieti 2006³; L’unicità del Cristianesimo, Chieti 2007; La verità sul caso Galilei, Benevento 2008; La Rivoluzione nell’uomo. Una lettura anche teologica del ’68, Verona 2008.

   INDICE DELL’OPERA – Premessa - Un po' di storia - Differenze tra utopia nel linguaggio e utopia nella storia - La filosofia naturale e cristiana - L'utopia non contro ma al di fuori del possibile - Prima radice. Un'idea di uomo contro l'umano e la libertà - Seconda radice. Un'idea di storia contro l'imponderabilità e contro l'azione - Terza radice. Un'idea di tempo contro l'eterno e contro l'occasione - Quarta radice. Un'idea di esistenza contro il desiderio - La gnosi come essenza dell'utopia nella storia - Modernità e idea di utopia - L'esito ultimo dell'idea di utopia: la post-modernità - Appendice 1. L'odio per la famiglia nella modernità nella post-modernità e quindi anche nell'idea di utopia - Appendice 2. L'alternatività tra idea di utopia e Speranza cristiana. Una lettura della Spe salvi di Benedetto XVI - Appendice 3. L'ideale e la menzogna da Ritorno al reale di Gustav Thibon - Bibliografia - L'Autore