Céline in camicia bruna Stampa E-mail

Hanns-Erich Kaminski

Céline in camicia bruna
Un Voyage immaginario

Nuovi Equilibri, pagg.119, € 12,00

 

kaminski_celine  IL LIBRO – Accanto al celebre Viaggio al termine alla notte (1932), Kaminski propone una sorta di 'controviaggio'. L'epoca è quella della grande crisi mondiale dopo il 1929 - che, paragonata a quella odierna, conferisce al libro una profetica attualità. Louis-Ferdinand Céline non ha mai indossato la camicia bruna dei nazisti né ha mai collaborato con essi. Perciò - sostengono biografi e studiosi - "il libro di Kaminski è un falso"... Certo che lo è, perché Céline in camicia bruna è un'opera di fantasia oltre a un'invettiva lanciata da chi, già estimatore del Céline anarchico e antimilitarista, è deluso dallo scrittore che nel 1937 pubblica il libello antisemita Bagattelle per un massacro.

  DAL TESTO – “Cèline dichiara di non essere un rinnegato. In effetti, non gli si potrebbe rinfacciare d'avere tradito i suoi lettori più indulgenti: libero ogni scrittore di considerare i propri lettori come amici o come nemici. Trattarli come nemici è, in apparenza, quanto Céline preferisce.
  “Ma, seppure lui non abbia tradito le proprie convinzioni, ha tradito i propri impulsi, le proprie origini, le proprie esperienze, il proprio mestiere di medico. Fino ad allora, tutta la sua vita l'aveva portato a chinarsi sulle sofferenze umane.
  “Adesso lui reagisce contro la propria stessa natura e se la prende coi deboli. Forse vuole umiliarsi e gioisce infliggendo ad altri i dolori di cui soffre.
  “In tal modo la vittima si trasforma in carnefice, e poiché, a torto o a ragione, crede di essere perseguitato da certi medici, certi compositori, certi critici ebrei, li scambia per una comunità immaginaria e, a sua volta, se la prende con tutti gli ebrei, nella speranza di essere lui stesso perseguitato ancora di più. Eccolo là in sella, lancia in resta - cavaliere senza paura e senza peccati!”

  L’AUTORE – Hanns-Erich Kaminski, nom de plume di Erich Halpérine Kaminski - giornalista e scrittore nelle lingue tedesca, francese e spagnola, militante politico avverso al nazifascismo e allo stalinismo -, è oggi pressoché dimenticato. Contraddittorie le notizie biografiche che lo riguardano. Come riferito dall'Handbuch der deutschen Emigration nach 1933 (1980), Kaminski nasce a Heidelberg nel 1899 e muore a Parigi nel 1961; mentre, secondo altri non verificabili ragguagli, sarebbe nato il 29 novembre 1899 a Labiau (Prussia orientale) e morto in Argentina nel 1963. Redattore, nel 1926, del giornale socialdemocratico di Francoforte "Volksstimme", collabora alla rivista "Die Weltbühne" dal 1930 al 1933, anno in cui, dopo la presa del potere da parte dei nazisti, lascia la Germania per trasferirsi a Parigi. Qui, negli ambienti dell'emigrazione tedesca, maturata un'idea anarchica e radicalmente rivoluzionaria della politica, si oppone ai compromessi della socialdemocrazia come al comunismo stalinista, traditore degli umani ideali di uguaglianza e libertà. Sodale degli anarco-sindacalisti dell'Association Internationale des Travailleurs, nel 1936 e fino al 1937 è in Spagna, facendo base a Barcellona, schierato con gli anarchici armati contro il colpo di stato dei militari. Tornato a Parigi, sta lavorando alla stesura d'un saggio dal titolo Lassalle et la comtesse d'Hatzfeldt quando, nel giugno del 1940, le truppe naziste invadono la città. A questo punto, Kaminski lascia Parigi e, da Marsiglia, insieme alla compagna Anita Karfunkel, raggiunge Lisbona per poi emigrare in Argentina. Il breve periodo trascorso a Lisbona sarebbe testimoniato da un Journal de Lisbonne, redatto da Kaminski insieme alla Karfunkel e probabilmente perso. Oltre alla tesi di dottorato Zur Theorie des Dumping (1921), discussa presso l'Università di Heidelberg, Kaminski, dopo un periodo trascorso in Italia (1922-1924), pubblica: Faschismus in Italien (Berlin, 1925). L'opera include anche uno scritto postumo di Giacomo Matteotti. Seguono Ceux de Barcelone (Paris, 1937), raccolta di articoli sulla guerra civile spagnola, Bakounine, la vie d'un révolutionnaire (Paris, Aubier-Montaigne) e Céline en chemise brune ou le mal du present (Paris, Les Nouvelles Éditions Excelsior), entrambi del 1938. Nel 1940, stampa a Buenos Aires lo studio El Nazismo come problema sexual. Ensayo de psicopatologia (Buenos Aires, Imàn). Si tratta della versione in spagnolo del libro la cui prima stesura, rimasta inedita, è in francese (Troisième Reich Problème sexuel).

   INDICE DELL’OPERA – Nota biografica - Céline in camicia bruna o il male del presente – I. Viaggio in fondo a un giorno – II. Rue Roquépine – III. Massacro per delle bagattelle – IV. Per ridere bene – V. Al servizio di Hitler – VI. L'ombra delle trincee – VII. La voce d'un meticcio – VIII. Vivente a credito – XI. Alla sacra Sorgente della Forza tedesca – X. Sua culpa – XI. Semmelweis – XII. Il menestrello del pogrom - Céline: un Voyage immaginario, di Stefano Lanuzza