L'ultimo comunista Stampa E-mail

Pasquale Chessa

L'ultimo comunista
La presa del potere di Giorgio Napolitano

Chiarelettere, pagg.248, € 13,90

 

chessa_ultimocomunista  IL LIBRO – Conquistare la più alta carica dello Stato senza nemmeno fare la rivoluzione. E nello stesso tempo scoprire alla fine del mandato di aver fallito completamente il progetto perseguito per anni: riformare il costume e la politica italiana. Tutto è andato in fumo. Anche la meteora Monti, un'invenzione di Napolitano per coprire il vuoto lasciato dai partiti incapaci di affrontare la crisi economica e il confronto con l'Europa. Intanto il ciclone Grillo sovverte i piani del Pd e del presidente.
  Tutto da rifare. Come ricostruisce Chessa utilizzando documenti di partito, lettere, testimonianze di amici e nemici. Napolitano (Napoli, 1925), undicesimo presidente della Repubblica, ha attraversato indenne tutte le stagioni della politica: dallo stalinismo e gli anni bui delle invasioni dell'Ungheria e della Cecoslovacchia, alle divisioni all'interno del Pci tra la destra amendoliana, la sinistra di Ingrao, la corrente migliorista e poi la fine del comunismo, tangentopoli, il Quirinale inaspettato, il confronto con Berlusconi e il braccio di ferro con la Procura di Palermo.
  Riannodare i fili di questa storia significa rispondere ai tanti quesiti che la politica pone oggi a chi vuole capire quale futuro ci attende. Forse Napolitano sarà l'ultimo presidente di una lunga stagione, lui comunista distante e freddo, assurto improvvisamente a padre della patria e leader. Presidente con molti più poteri di quanti lui stesso all'inizio del mandato pensava di avere. E che ha dimostrato di sapere usare con scaltrezza da vero, ultimo comunista. Dopo di lui il vuoto e un’altra politica, tutta da inventare.

  DAL TESTO – “Curzio Malaparte, nome d'arte di Kurt Erich Suckert, la cui villa a Capri era uno dei più esclusivi salotti dell'epoca, aveva ricevuto il primo numero di «Latitudine» all'inizio del 1944 direttamente dalle mani di Napolitano che, rifugiato sull'isola, era stato incaricato di stabilire un contatto con lui. La missione era stata assolta con successo. Nel suo «giornale segreto» il 27 febbraio 1944 Malaparte appunta: «Alle 11 è venuto a trovarmi Giorgio Napolitano con "Latitudine". Un giovane molto intelligente». Napolitano ricorda che la rivista gli era piaciuta per «modernità» e anche «non provincialismo», e annota che l'intellettuale gli era parso «un comunista quasi dichiarato». Cinico ammaliatore di donne e uomini, il camaleontico scrittore amico di Giuseppe Bottai e intimo di Galeazzo Ciano aveva subito capito che, per far dimenticare di essere stato fascista, non c'era mossa migliore che diventare comunista. Quando incontra Napolitano il processo di trasformazione è arrivato a uno stadio avanzato. Progetta di ospitare nella sua villa una scuola di leninismo. È amico di Eugenio Reale, esponente dell'élite internazionale comunista, anima del Pci clandestino negli anni Trenta a Napoli, fuoriuscito a Parigi, galeotto nelle carceri fasciste e, dopo l'armistizio, rappresentante del Pci nel comitato di liberazione nazionale. Reale, in contatto con Togliatti, ne anticipa la linea politica dell'«unità nazionale»: tutti uniti, dai monarchici ai comunisti, per combattere il nemico nazifascista, ma anche per contrastare a sinistra i vari massimalismi comunisti che spingono verso il sogno della rivoluzione bolscevica.”

  L’AUTORE – Pasquale Chessa vive fra Roma, Parigi e Alghero, dove è nato. Dopo i programmi culturali di Radio Rai, ha lavorato per i servizi culturali de «l'Espresso», «L’Europeo», poi è stato vicedirettore di «Epoca» e «Panorama». Ha scritto Rosso e nero (Baldini & Castoldi, 1995), libro intervista con Renzo De Felice; Guerra civile 1943-1945-1948. Una storia fotografica (Mondadori, 2005); Italiani sono sempre gli altri (con Francesco Cossiga, Mondadori, 2007); Dux. Benito Mussolini. Una biografia per immagini (Mondadori, 2008); L'ultima lettera di Benito (con Barbara Raggi, Mondadori, 2010).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Mistero Napolitano (Il fallimento di un progetto – L’inizio di Re Giorgio - Era già successo a Cossiga... - Costretto a diventare leader del paese - La guerra di potere con Berlusconi - Lo scontro con la Procura di Palermo - Un paradosso storico) - La leggenda delle origini (Il battesimo nel Pci - Il comunismo culturale - «Gettate la maschera, siete dei troschisti» - Aspettando Togliatti – La calma dinanzi all'Apocalisse - Poesie e politica - I due padrini del Pci - ... e il padrino della cresima - «Mammà, so’ i’, o carnente tujo») - Il comunista liberale (Le ceneri di Gramsci - Il nuovo comunismo italiano – Alla maniera russa - Alla scuola di Amendola e Sereni – La battaglia di via Medina - Mistero napoletano - «Il mio primo lavoro politico») – L’anno più lungo, il Cinquantasei (Il rapporto segreto dell'ignoto questurino - Il dibattito all'interno del Pci - Il custode dell'ortodossia - L'eresia di Lapiccirella - Il federale di Caserta - «Gli atteggiamenti del Compagno Bove» - Il paradosso togliattiano - La morale comunista dell'errore - Le proteste degli ungheresi) - Gli ultimi anni di Togliatti (È morto il segretario, evviva il segretario - Rottamare «il Migliore» - Fronte del Sud - La voce di Clio – Di osservanza amendoliana - «Suicidio o pipì?» - Ritorno a casa - Caro segretario, ti scrivo - Vincitori e vinti - Praga caput regni - Le ceneri di Pasolini) – L’altra faccia dell'America (Alla scoperta degli Stati Uniti - Amerikani – L’enigma del doppio viaggio - «A real communist in our midst» - Una guerra culturale) - All'ombra di Berlinguer (Contro il vento della storia - Processate Napolitano - Succede a Salerno, ancora una svolta – L’invenzione dell'antipolitica - «Il compagno che comprese prima di altri») - Comunisti senza comunismo (Ciao Enrico - Fenomenologia secondo Natta - «Dio ti vede, Napolitano no» - La chiaroveggenza della satira – Contro l'andazzo Macaluso - Ministro degli Esteri del partito – Il più serio rivale di Occhetto - Le macerie del Muro di Berlino) - Vita da migliorista (Le scosse del 1989 – L’eterno tabù della socialdemocrazia - «Ecco la "cosa" che vogliamo» - La frattura della Guerra del Golfo - Comunisti o miglioristi - Attenti al lupo - D'Alema contro Napolitano) - D'improvviso al Quirinale (Dal Migliorino al Migliorista - Le picconate di Cossiga - Votate Scalfaro! - Tangenti a Milano - «Fuori il bottino, dentro Bettino - A un passo da Palazzo Chigi – La macchina del fango - Arriva Berlusconi - Vivissimi applausi - Un notabile comunista - Viminale rosso - La politica è adatta ai vecchi?) - Indice dei nomi