L’ideologia del fascismo Stampa E-mail

Pier Giorgio Zunino

L’ideologia del fascismo
Miti, credenze e valori nella stabilizzazione del regime

il Mulino, pagg.432, € 14,00

 

zunino_fascismo  IL LIBRO – In che cosa credettero gli italiani che così numerosi credettero al fascismo? Più che guardare alla classe politica dominante serve studiare il «senso comune» dei militanti, degli uomini di secondo piano, della folla solitaria. In questo studio ormai classico, immergendosi in una sterminata produzione fatta di giornali di provincia, riviste, libri dimenticati, Zunino mette in luce il complesso di idee, spesso contraddittorie, che convissero nel fascismo: le immagini della libertà e della dittatura; dell’America e dell’Unione Sovietica; della donna, della famiglia, dei giovani; della stirpe, della ruralità; del duce e dei capi; della guerra e della pace. Una grammatica mentale che rivela le motivazioni, gli interessi, le paure, le illusioni che resero possibile il consenso al regime.

  DAL TESTO – “La trasformazione profonda dello stato e della società cui mirava il fascismo non implicava un rovesciamento totale. Rivoluzione delle idee, o meglio dello spirito, prima che rivoluzione di cose, trasformazione delle coscienze che doveva precedere la trasformazione delle strutture, su questo fondamento la rivoluzione fascista si vantava di essere una rivoluzione d'ordine. Non erano gli scontenti, non erano le «folle ubriache» che ne avevano condizionato le mosse. Rimuovendo non pochi caratteri dello squadrismo, si affermava che alla canaglia non si era concesso nemmeno di affacciarsi sulla rivoluzione. La compostezza, l'ordine, l'inquadramento militare, come dire l’equilibrio gerarchico, ne avevano retto lo sviluppo sin dai momenti aurorali. La convergenza di due singolari caratteri, solitamente antagonisti, come la moderazione dei metodi e la radicalità dei fini, si affermava che avesse fatto della rivoluzione fascista un evento unico. Solo in Italia si era cambiato il volto al paese; e per certi versi il corso della storia, pagando un tributo così basso in termini di sofferenze e di distruzioni. Non era un indizio sufficiente questo delle novità di cui il fascismo era portatore e, di rimando, di quanto fosse fondato il suo aspirare ad indicare vie nuove e a fornire risposte davvero definitive alla crisi della civiltà?”

  L’AUTORE – Pier Giorgio Zunino insegna Storia contemporanea nell’Università di Torino. Con il Mulino ha pubblicato anche La questione cattolica nella sinistra italiana (1919-1945) (2 voll., 1975-1977) e La Repubblica e il suo passato (2003).

   INDICE DELL’OPERA – Premessa – Introduzione. Ideologia e storia del fascismo - I. Senso del tempo e senso della storia (Tra presente e passato - Le «origini remote»: l'unità della storia italiana - - Le «origini prossime»: il Risorgimento - La guerra - L'Italia senza storia del postrisorgimento - L'idea di futuro nel fascismo) - II. Le premesse al nuovo ordine (La crisi della civiltà e la fine delle ideologie – I caratteri originali della rivoluzione fascista – Tra etica del sacrificio e pragmatismo) - III. Stato e società: le categorie politiche (Una rivoluzione «dall'alto e dal basso»: legittimità e legalità del fascismo - Libertà, forza consenso - Democrazia e dittatura - Lo «Stato autoritario di masse» - Gerarchia e popolo: una società organica - Il carisma dei capi) - IV. Stato e società: le istituzioni (L'ideologia giuridica del fascismo - La rappresentanza nazionale - Dal partito al governo - L'educazione nazionale) - V. La nuova economia e la rinascita della stirpe («L'alleanza nazionale corporativa» - Il buon mercato - Politica ed economia - Tra imperialismo e razzismo: l'ideologia demografica - Città e anticittà - La donna e la famiglia - Il mito della terra) - VI. Il «problema mondiale» (Le linee dominanti - Tra americanismo e bolscevismo - L'ipotetica pace e l'inevitabile guerra - L'idea di impero) – Conclusione – Nota bibliografica delle fonti primarie - Indice dei nomi