Principi di filosofia del diritto Stampa E-mail

Julius Binder

Principi di filosofia del diritto

a cura di Luisa Avitabile

G. Giappichelli Editore, pagg.XXX-442, € 45,00

 

binder_principi  IL LIBRO – L’opera qui tradotta, Grundlegung zur Rechtsphilosophie (Tübingen, 1935), può essere considerata come un’introduzione incisiva, sintetica e completa alla seconda edizione della Philosophie des Rechts.
  “Uno dei motivi che spinge Binder a discutere dei principi del pensiero giuridico – scrive Luisa Avitabile nella ‘Presentazione’ - è la facile assimilazione della filosofia del diritto alla scienza del diritto che però possiede caratteri di autonomia e di specificità, conducendola a risultati validi, a differenza di quelli della filosofia incondizionati e validi. Il diritto, nella sua dimensione contingente, è determinato da spazio e tempo; è un dato storico al pari degli altri, ma la ricerca del giusto non può essere marcata da questo, in quanto si presenta come astorica, atemporale, incondizionata ed universale.”

  DAL TESTO – “Oggetto della filosofia del diritto è […] quello stesso diritto empirico che è oggetto della scienza giuridica empirica. Oggetto della filosofia del diritto non è quindi il cosiddetto diritto naturale o razionale, al quale un'antica scuola filosofica attribuiva un'immediata forza obbligatoria per gli uomini considerati nella loro razionalità, quindi un'immediata validità per se stessi come esseri razionali, insomma un valore giuridico al di fuori del tempo e dello spazio. Un simile diritto non può darsi. Per quanto riguarda il concetto di diritto naturale, esso è contraddittorio quando nella natura non può darsi alcun diritto; il diritto non appartiene alla sfera della necessità naturale bensì a quella della libertà. L'essenza della ragione, in quanto la ragione è lo spirito che l'uomo deve comprendere e conoscere, consiste nel realizzarsi; così il diritto, se appartiene alla ragione ed è quindi spirito, deve essere reperito nella realtà, e non ha senso affermare un diritto che fa appello alla ragione ma è privo di realtà. Compito della filosofia del diritto è invece quello di comprendere la razionalità di ciò che è dato, ossia del diritto reale ed empirico, come quello che rende possibile e regola il vivere insieme dell'uomo e impone doveri alla coscienza umana. Il diritto così concepito è il concetto del diritto. Esso quindi non si oppone antiteticamente alla realtà, come quello che si usa chiamare «meri concetti» ma, come soltanto il concetto in generale è reale, così deve dirsi anche del concetto del diritto: il concetto del diritto è il diritto vivente nella realtà studiato dalla scienza, conosciuto e riconosciuto come spirito oggettivo dallo spirito soggettivo degli uomini, sui quali domina e ai quali impone doveri. Come concetto realizzato, in opposizione al concetto universale astratto che è semplicemente un prodotto dell'elaborazione dell'intelletto, il diritto è idea: idea è lo spirito o il concetto, che lo spirito dell'uomo coglie con il pensiero nei dati della realtà e scorge con l'occhio spirituale.”

  L’AUTORE – Julius Binder (1870-1939) insegnò la filosofia del diritto nelle Università di Rostock, di Erlangen, di Würzburg e di Göttingen. Profondo cultore del diritto romano lasciò grandi tracce della sua vasta dottrina storica e giuridica nelle tre opere seguenti: Die Korrealobligationem im römischen und im heitigen Recht (Leipzig, 1899); Die Plebs. Studien zur römischen Rechtsgeschichte (Leipzig, 1909); Prozess und Recht. Ein Beitrag zur Lehre vom Rechtsschutzanspruch (Leipzig, 1927). La sua attività di filosofo ha inizio con la serrata e libera critica dello Stammler nell’opera: Rechtsbegriff und Rechtsidee. Bemerkungen zur Rechtsphilosophie R. Stammlers (Leipzig, 1915); si compone in sistema nelle due edizioni della Philosophie des Rechts (Berlin, 1925 e 1937); si espande in ricerche particolari con numerosi saggi apparsi sulle più diverse riviste, tra i quali sono da menzionare: Der Wissenschaftscharakter der Rechtswissenschaft, in “Kantstudien”, XXV (1920); Zur Lehre vom Rechtsbegriff, in “Logos”, XVIII (1929); Der autoritäre Staat, in “Logos”, XXII (1933).

  LA CURATRICE - Luisa Avitabile insegna Filosofia del diritto, Teoria generale del diritto e Teoria dell'interpretazione presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. Oltre a saggi e contributi ha pubblicato, tra l'altro: Forme del terzo nel diritto, Torino, 1998; La filosofia del diritto in Pierre Legendre, Torino, 2004; Interpretazione del formalismo giuridico in E. Stein, Torino, 2012.

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Luisa Avitabile – Avvertenza, di Antonio Giolitti – Grundlegung Zur Rechtsphilosophie – Einleitung. Die Rechtsphilosophie als Rechtswissenschaft und als Philosophie – I. Realismus und Idealismus – II. Freiheit und Willensfreiheit – III. Die Freiheit als Recht – IV. Die Geltung des Recht – V. Gerechtigkeit und Billigkeit – Principi di Filosofia del diritto – Introduzione. La filosofia del diritto come scienza del diritto e come filosofia – I. Realismo e idealismo – II. Libertà e libertà del volere – III. La libertà come diritto – IV. La validità del diritto – V. Giustizia ed equità