Amici per la storia. Lettere 1942-1966 Stampa E-mail

Delio Cantimori – Gastone Manacorda

Amici per la storia
Lettere 1942-1966

Carocci Editore, pagg.526, € 49,00

 

cantimori_manacorda_amici  IL LIBRO – Nelle lettere di due protagonisti della storiografia moderna e contemporanea, Cantimori e Manacorda, sono discusse molte vicende dell’organizzazione culturale del Partito comunista italiano e dei suoi rapporti con gli intellettuali negli anni Cinquanta e Sessanta: le riviste “Movimento operaio”, “Società” e “Studi Storici”, l’Istituto Gramsci, la commissione culturale. Al centro del denso carteggio è principalmente il rapporto fra la politica e la cultura: il ragionare dei due studiosi verteva sulla convinzione che la ricerca dovesse essere, come sosteneva Gramsci, tanto più «disinteressata» quanto più «impegnata», e sull’interrogativo se fosse possibile svolgere in maniera indipendente la propria attività pur aderendo a un partito. Su questo le loro posizioni divergeranno, finché, dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria, Cantimori uscirà dal PCI, mentre Manacorda, convinto che fosse possibile condurre la ricerca e dirigere riviste autonomamente, rimarrà iscritto. Dalle lettere e dal confronto con altre fonti private e del PCI emergono sia significative novità in merito ad alcuni passaggi di quegli anni, sia, soprattutto, la complessità degli eventi e la drammaticità con la quale venivano vissute scelte personali o decisioni imposte: una complessità che conferma quanto sia necessario studiare il Novecento superando le barriere ideologiche della guerra fredda.

  DAL TESTO – “Il mio parere sarebbe che tu ti ritirassi, per ragioni di eleganza. Se non erro, Chabod aveva parlato a te e a Rag. in questo senso (ve la diamo in St. Risorg., lasciate in pace St. mod.) (informazione di Sestan non di Rag.). E anche se Ch. non vi avesse fatto il discorsetto, una lib. doc. è sufficiente (e necessaria) per qualunque traffico accademico. Si tratta poi dei rapporti con le Facoltà; e non di un titolo più o meno appropriato, ma dei lavori fatti: vuoi, proprio tu, fare collezione di cartoncini Bristol? Faresti una figura ridicola (ai tempi di P. Sbarbaro si facevano queste collezioni) e ti alieneresti buona parte della stima e simpatia generale della quale la corporazione storiografica ti circonda con tanto affetto (anche a prescindere dagli amici come me, anche se tu non hai fiducia in loro e non confidi loro i tuoi guai, e ti rivolgi a loro solo per fatti pratico-burocratici: ma pazienza, la mia stima e il mio affetto non cambiano).” (Cantimori a Manacorda, 5 ottobre 1954)

  GLI AUTORI – Delio Cantimori (1904-1966) studiò presso l'Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Insegnò all'Università di Pisa e poi a Firenze, rimanendo tuttavia sempre legato alla Scuola Normale di Pisa dove è custodita la sua vasta biblioteca. Tra i suoi libri ricordiamo gli Studi di storia (in tre volumi), Storici e storia, Umanesimo e religione nel Rinascimento, Politici e storia contemporanea. Scritti (1927-1942) e Eretici italiani del Cinquecento.
  Gastone Manacorda (1916-2001), storico, tra i fondatori della rivista Studi storici e della Fondazione Gramsci, ha insegnato storia contemporanea e storia dei partiti politici nelle università di Catania, Napoli e Roma.

   INDICE DELL’OPERA – La «ricerca oggettiva»: il rapporto fra la politica e la cultura per Gastone Manacorda e Delio Cantimori. Introduzione al carteggio, di Albertina Vittoria - Nota al testo - Lettere 1942-1966 – 1942 – 1946 – 1947 – 1948 – 1949 – 1951 – 1952 – 1953 – 1954 – 1955 – 1956 – 1957 – 1958 – 1959 – 1960 – 1961 – 1962 – 1963 – 1965 – 1966 - Cartoline senza data  - Indice dei nomi