Le Nazioni Unite Stampa E-mail

Andrea de Guttry – Fabrizio Pagani

Le Nazioni Unite
Sviluppo e riforma del sistema di sicurezza collettiva

il Mulino, pagg.264, € 15,00

 

deguttry_pagani_onu  IL LIBRO – Nel 1945, in un mondo ancora sconvolto dal secondo conflitto mondiale, nasceva l'Organizzazione delle Nazioni Unite, uno dei progetti politici più ambiziosi della storia. Nella sua Carta venivano fissati i princìpi di una nuova convivenza internazionale basata sulla messa al bando della guerra. A questa istituzione era inoltre attribuito il compito di mantenere la pace e la sicurezza. Oggi, dopo la fine della guerra fredda, dopo i drammatici avvenimenti dell'11 settembre, gli interventi in Afghanistan e Iraq, ma anche dopo le nuove sfide poste dalla crisi finanziaria o dalla gestione dei disastri naturali, cosa resta dell'Onu rispetto a quel progetto originario? Questo volume traccia un profilo e un bilancio dell'Onu e delle sue riforme, da quelle attuate a quelle mancate.

  DAL TESTO – “Una delle scelte di fondo adottate dalla Conferenza di San Francisco, in discontinuità con l'esperienza della Società delle Nazioni, è stata quella di concentrare in un unico organo la responsabilità del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Secondo la Carta, gli Stati membri conferiscono al Consiglio di sicurezza la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, e riconoscono che il Consiglio, nell'adempiere tali compiti, agisce in loro nome.
  “Tale scelta si è riflessa sulla composizione, sul funzionamento e sui poteri del Consiglio di sicurezza. La Carta prevede che dei quindici membri che compongono il Consiglio, dieci siano eletti dall'Assemblea generale ogni due anni senza possibilità di immediata rielezione, mentre cinque siano membri permanenti. I cinque membri permanenti, spesso indicati collettivamente come «P-5», sono le grandi potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, vale a dire: Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Cina e Federazione Russa, che, all'inizio del 1992, al momento della dissoluzione del regime comunista, ha sostituito l'Unione Sovietica. Il fatto che i membri non permanenti non possano essere rieletti per bienni successivi ha determinato che non si creassero posizioni di membri permanenti di fatto, a favore, ad esempio, di potenze regionali capaci, grazie all'influenza nella loro area del mondo, di farsi eleggere senza soluzione di continuità. Come si vedrà successivamente, questa regola è oggetto di proposte di riforma e di abrogazione.”

  GLI AUTORI – Andrea de Guttry è professore di Diritto internazionale alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. E' responsabile dell'International Training Programme for Conflict Management, centro di formazione del personale civile delle operazioni di pace, assistenza umanitaria e osservazione elettorale.
  Fabrizio Pagani è attualmente funzionario internazionale e si occupa dei processi di governance economica globale; ha lavorato con incarichi diversi per il governo italiano e precedentemente ha insegnato Organizzazione internazionale all'Università di Pisa.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. Dalla Società delle Nazioni alle Nazioni Unite: la genesi del sistema di sicurezza collettiva (1. L'organizzazione internazionale e la sicurezza collettiva dal Congresso di Vienna (1815) al Trattato di Versailles (1919) - 2. Il Covenant della Società delle Nazioni - 3. I venticinque anni della Società delle Nazioni, tra luci (poche) e ombre (molte) - 4. Gli Accordi di Locarno e il Patto Briand-Kellog - 5. La fase preparatoria delle Nazioni Unite: dalla Carta atlantica del 1941 alla convocazione della Conferenza di San Francisco - 6. La Conferenza di San Francisco (1945) - 7. Alcune considerazioni sul processo che ha portato alla creazione delle Nazioni Unite) - II. Le istituzioni e il funzionamento delle Nazioni Unite (1. Il divieto dell'uso della forza e i principi cui si ispira la Carta delle Nazioni Unite - 2. L'Assemblea generale: ruolo e competenze - 3. Il Consiglio di sicurezza e il compito del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale - 4. Il Consiglio economico e sociale e la recente istituzione del Consiglio dei diritti dell'uomo - 5. Il Consiglio di amministrazione fiduciaria - 6. La Corte internazionale di giustizia tra attività giurisdizionali e competenze consultive - 7. Il Segretariato generale - 8. Le risorse finanziarie delle Nazioni Unite) - III. Le procedure e i meccanismi per la riforma delle Nazioni Unite (1. Introduzione - 2. La procedura di emendamento (art. 108) - 3. Il meccanismo della revisione (art. 109) - 4. Altri strumenti di riforma - 5. L'interpretazione evolutiva della Carta - 6. La creazione di nuove istituzioni - 7. La modifica dei regolamenti interni degli organi dell'Organizzazione - 8. Le modifiche alla Carta a seguito della formazione di norme consuetudinarie - 9. «De jure condendo»: la creazione di un'organizzazione alternativa o sostitutiva delle Nazioni Unite) - IV. Il processo di riforma dell'organizzazione: ristrutturazioni possibili e riforma impossibile (1. Introduzione - 2. 1945-55: la prima riforma mancata - 3. 1955-89: gli emendamenti alla Carta e le riforme spontanee - 4. 1989-2001: la frenesia della riforma) - V. Le sfide all'egemonia americana e le opzioni di riorganizzazione della comunità internazionale (1. Introduzione - 2. L'erosione del divieto dell'uso della forza - 3. Un impero americano? - 4. Verso nuove fonti di legittimità nelle relazioni internazionali? - 5. Il «diritto internazionale egemonico» - 6. Il futuro delle Nazioni Unite) - VI. Le ipotesi di riforma: gli obiettivi e gli interessi in gioco (1. Introduzione - 2. Gli obiettivi della riforma - 3. Gli interessi dei Paesi membri) - VII. L'Italia e le Nazioni Unite: multilateralismo e interessi nazionali (1. L'Italia e le Nazioni Unite: un impegno significativo - 2. Il contributo italiano al rafforzamento dell'istituzione e alla riforma - 3. Alcune «battaglie italiane» alle Nazioni Unite - 4. Il multilateralismo e la centralità delle Nazioni Unite nella politica estera italiana - 5. Gli interessi nazionali e il «vantaggio» italiano) – Conclusioni - Cronologia del processo di riforma delle Nazioni Unite - Riferimenti bibliografici