L'ABC del Terrore Stampa E-mail

a cura di Giampiero Giacomello e Alessandro Pascolini

L'ABC del Terrore
Le armi di distruzione di massa nel terzo millennio

Vita & Pensiero, pagg.224, € 20,00

 

giacomello_pascolini_abc  IL LIBRO – Le armi ABC – Atomiche, Biologiche e Chimiche –, ovvero le cosiddette armi di distruzione di massa, sono quelle che, anche oggi, «nessuno vuole usare». Eppure numerosi paesi sono in grado di realizzarle in tempi relativamente brevi e non pochi eserciti le hanno ancora a disposizione nei propri arsenali, non dimenticando il rischio di impieghi terroristici. Queste armi non solo producono enormi distruzioni e danni fisici e fisiologici alle vittime umane, ma la loro stessa minaccia ha gravi conseguenze psico-sociali sia sui militari che sui civili. Gli sviluppi del confronto strategico globale, con il supporto delle tecnologie più avanzate, hanno portato alla militarizzazione di nuovi ambienti, lo spazio cosmico e il cyberspazio, aprendo nuove dimensioni al problema del disarmo e della pace. Dal 1945 in poi, le iniziative e i tentativi di mettere sotto uno stretto controllo questo terrificante ‘vaso di Pandora’ – perlopiù sotto forma di trattati di diritto internazionale – sono stati numerosi, ma il problema è tutt’altro che in via di risoluzione e richiede anche una pressione informata da parte della comunità civile. Di qui la necessità di un volume come questo, di alto livello scientifico ma, allo stesso tempo, fruibile da un pubblico ampio, interessato a meglio comprendere i vari risvolti di questo cruciale problema.

  DAL TESTO – “L'utilizzo delle armi di distruzione di massa in guerra procura specifici sintomi psicologici nei militari diversamente dalle armi convenzionali. Per esempio, nella prima guerra mondiale tra le persone colpite da attacchi chimici (per esempio iprite) i sintomi psicologici furono due volte più frequenti delle lesioni fisiche […]. Le ragioni possono essere diverse. Prima di tutto, sebbene le prime testimonianze dell'uso di agenti chimici in guerra possano essere fatte risalire a 4000 anni fa in India, i militari, in modo non così dissimile dai civili, percepiscono le armi convenzionali come la norma e quelle di distruzione di massa come incontrollabili, non familiari e sconosciute. In secondo luogo gli agenti chimici, biologici e radioattivi non sono spesso percepibili dai sensi umani, in quanto spesso invisibili e inodori. Pertanto i militari esposti a questi agenti possono non esserne consapevoli oppure interpretare erroneamente di esserne esposti; ciò può facilitare nel personale militare sintomi di ansia o di impotenza. In terzo luogo l'incertezza di cui abbiamo parlato prima rispetto a tempo, durata e gravità della contaminazione crea una situazione di allarme continua nel personale. Analogamente ai civili, in caso di attacco con armi di distruzione di massa vi può essere un alto numero di richieste di cura presso i servizi sanitari. Gli operatori sanitari, d'altro canto, possono incontrare particolari difficoltà nell'effettuare il triage (ovvero la definizione di priorità di trattamento attraverso un codice colore) poiché i sintomi riportati possono essere aspecifici e vaghi e rendere così difficile la distinzione tra militari colpiti dagli agenti chimici, biologici o radiologici, militari in preda all'ansia e coloro affetti da altre condizioni mediche […].”

  I CURATORI – Giampiero Giacomello insegna Studi strategici nella Facoltà di Scienze politiche, Università di Bologna e policy analysis presso lo EU Studies Program, James Madison University a Firenze. Si occupa di pensiero strategico, cyber-security e analisi della politica estera. Con Vita e Pensiero ha pubblicato Manuale di Studi Strategici. Da Sun Tzu alle ‘nuove guerre’ (con G. Badialetti, 2009) e Security in the West (con R. Craig Nation, 2009). Collabora da molti anni con l’International School on Disarmament and Research on Conflicts (Isodarco).
  Alessandro Pascolini è professore associato di Fisica teorica all’Università di Padova, ove insegna anche un corso di scienze per la pace, e al Master in comunicazione delle scienze. I suoi interessi di ricerca riguardano la fisica nucleare, la storia e la divulgazione della scienza e tecnologie militari e controllo degli armamenti. È vicepresidente dell’Isodarco e partecipa alle conferenze Pugwash. È impegnato in attività di promozione della cultura scientifica a livello europeo. La Società Europea di Fisica gli ha assegnato il premio 2004 per la divulgazione scientifica. Sui temi delle armi e del disarmo ha curato con J. Rotblat The Arms Race at a Time of Decision (London 1984) e con D. Schroeer The Weapon Legacy of the Cold War (Aldershot 1997).

  INDICE DELL’OPERA – Ringraziamenti - Indice degli acronimi – Introduzione, di Giampiero Giacomello - Parte prima. Le armi Atomiche, Biologiche e Chimiche (ABC) - Le armi nucleari, di Alessandro Pascolini - Le armi chimiche, di Antonio Palazzi - Armi biologiche e bioterrorismo, di Leonardo Calza - Parte seconda. Nuove "armi" e aree di impiego nel terzo millennio - La militarizzazione dello spazio, di Luciano Anselmo - Cyberspazio e cyberwar, di Gian Piero Siroli - Le dimensioni psicosociali delle armi ABC, di Gabriele Prati e Luca Pietrantoni - Forme di controllo delle armi nucleari, chimiche e biologiche, di Alessandro Pascolini – Bibliografia - Gli Autori - Indice delle figure - Figura 1. Schema di innesco a implosione per una bomba a fissione - Figura 2. Disegno schematico della bomba a fusione americana W87 da 300 kton - Figura 3. Evoluzione degli arsenali nucleari globali dal 1945 al 2009 - Figura 4. Formula generale dei gas nervini - Figura 5. Produzione di Sarin in una bomba binaria - Figura 6. Relazione tra agenti nervini e pesticidi organofosforici - Figura 7. Geometria delle principali famiglie di orbite alte in scala - Figura 8. Esempi di orbite basse a varie inclinazioni rispetto all'equatore terrestre - Indice delle tabelle - Tabella 1. Reazioni di fusione di isotopi di idrogeno ed elio (He) - Tabella 2. Stime della consistenza delle attuali riserve di armi nucleari mondiali - Tabella 3. Valori di LD50 per alcuni composti organofosforici - Tabella 4. Batteri, virus e tossine potenzialmente utilizzabili come armi biologiche - Tabella 5. Suddivisione degli organismi potenzialmente utilizzabili a scopi bioterroristici - Tabella 6. Virus delle febbri emorragiche, della febbre gialla e delle encefaliti - Tabella 7. Dosi minime infettanti di alcuni agenti biologici utilizzabili a scopo bioterroristico - Tabella 8. Reazioni eccessive e deficitarie a una minaccia chimica o biologica