Noi Stampa E-mail

Evgenij Zamjatin

Noi

Voland, pagg.282, € 10,00

 

zamjatin_noi  IL LIBRO – Noi è l'avveniristico e lungimirante atto d'accusa contro la spietata e progressiva diffusione del taylorismo nella società sovietica e la morsa totalitaria in cui la Russia sarebbe rimasta strangolata sotto il regime di Stalin. Nella città di vetro e di acciaio dello Stato Unico gli individui sono ridotti a numeri e vivono nel rigoroso rispetto dell'autorità del Benefattore, garante assoluto di una felicità "matematicamente" calcolata. Non esistono né vita privata né intimità. Le pareti degli edifici sono trasparenti, e anche il tempo dell'amore è scandito da orari e modalità rigorose. Scritto in forma di diario tenuto dal costruttore di una macchina spaziale, l'Integrale elettrico, che avrebbe il compito di esportare in tutto l'universo "il benefico giogo della ragione", "Noi" incarna una delle più sofisticate e lucide anti-utopie della letteratura novecentesca.

  DAL TESTO – “Dunque, dicevo: immaginate un quadrato, un quadrato vivo e bellissimo. Immaginate che debba raccontare di sé, della propria vita. Capite bene che al quadrato non verrebbe in mente affatto di parlare dei suoi quattro angoli, tutti uguali: è una cosa di cui proprio non si accorge, tant'è abituale, quotidiana. Ecco: mi trovo anch'io in una simile, quadratesca, situazione. Prendiamo - che so? - i tagliandi rosa e tutto ciò che a essi si ricollega: queste cose, per me, sono come l'uguaglianza dei quattro angoli, ma per voi, magari, sono più ostici del binomio di Newton.
  “Ecco, dunque. Un antico saggio disse - per puro caso, si capisce - una cosa intelligente: "Amore e fame governano il mondo”. Ergo: per governare il mondo, l'uomo deve governarne i governatori. I nostri avi pagarono un alto tributo per sconfiggere, infine, la Fame: mi riferisco alla Grande Guerra dei Due Secoli, la guerra tra città e campagna. In base a pregiudizi religiosi, probabilmente, i cristiani selvaggi restavano tenacemente attaccati alloro 'pane'. Ma nell'anno 350 prima della fondazione dello Stato Unico fu inventato il nostro attuale cibo, di derivazione petrolifera. È pur vero che sopravvisse soltanto lo 0,2% della popolazione del globo terrestre. In compenso, però, una volta ripulita dal sudiciume secolare, come è diventata lustra la faccia della terra. In compenso, quello zero virgola due per cento ha assaporato la beatitudine nelle magioni dello Stato Unico.”

  L’AUTORE – Evgenij Ivanovič Zamjatin, nato a Lebedjan' (Russia europea sudoccidentale) nel 1884, studiò ingegneria navale laureandosi nel 1908. Scrittore di impronta prevalentemente satirica, esordì con l'affresco corrosivo In provincia (1913), seguito dall'irriverente A casa del diavolo (1914), che gli costò un processo per vilipendio alle istituzioni militari. Per sovrintendere alla costruzione di un rompighiaccio, Zamjatin nel 1916 si recò in Inghilterra, donde trasse materiale per Isolani (1918), ritratto tagliente della società britannica. Tornato in Russia nel 1917, ebbe un ruolo letterario di primo piano nella Pietrogrado postrivoluzionaria. La stesura di Noi (1919-20), la sua divulgazione soltanto orale e la ricezione dell'opera in chiave di libello anticomunista, crearono le premesse per un vero e proprio ostracismo nei confronti di Zamjatin che, nel 1929, fu oggetto di una violenta campagna denigratoria. Lo scrittore ottenne di potere lasciare l'Unione Sovietica nel 1931, morendo a Parigi nel 1937. Noi apparve in traduzione inglese nel 1924 e francese nel 1929 (un'edizione del 1946 di quest'ultima venne letta e recensita da George Orwell). La versione integrale di Noi in russo uscì per la prima volta nel 1952 a New York e, in URSS, soltanto nel 1988.

  IL CURATORE - Alessandro Niero è nato a San Bonifacio (Verona) nel 1968 e abita al Lido di Venezia. Insegna Letteratura Russa all'Università di Bologna. Si occupa di prosa e poesia russa del XX secolo e di questioni di traduzione. Tra le sue curatele di opere in prosa si segnalano: S. Krlizanovskij, Autobiografia di un cadavere e Il segnalibro (Biblioteca del Vascello, 1994 e 1995) ed E. Zamjatin, Racconti inglesi (Voland, 1999). Fra le sue traduzioni di poesia più recenti si ricordano: S. Stratanovskij, Buio diurno (Einaudi, 2009); D. Prigov, Trentatré testi (Terra Ferma, 2011); G. Ivanov, Diario post mortem (Kolibris, 2013). Per la sua attività di traduttore ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali: Premio di Traduzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (2006), Premio "Lerici Pea Mosca" (2008), Premio "Citaj Rossiju / Read Russia" (2012). Come autore, ha al suo attivo i seguenti libri di poesia: Il cuoio della voce (Voland, 2004), A.B.C. Chievo (Passigli Editore, 2013) e Poesie e traduzioni del signor Czarny (L'Obliquo, 2013).

   INDICE DELL’OPERA – Appunto 1. Un annuncio. La più saggia delle linee. Un poema - Appunto 2. Un balletto. Harmonia quadrata. Ics - Appunto 3. Una giacca. Il Muro. Le Tavole della Legge - Appunto 4. Il selvaggio col barometro. Epilessia. Se potessi - Appunto 5. Il quadrato. I governatori del mondo. Una funzione dilettevole e utile - Appunto 6. Un fatto incidentale. Questo maledetto "è chiaro". 24 ore - Appunto 7. Un peluzzo di ciglia. Taylor. Il giusquiamo e il mughetto - Appunto 8. La radice irrazionale. R-13. Il triangolo - Appunto 9. La liturgia. Giambi e trochei. Una mano ferrigna - Appunto 10. Una lettera. La membrana. Un 'io' villoso - Appunto 11. ...No, non ci riesco: lasciamo così, senza sommario - Appunto 12. La limitazione dell'infinito. L'angelo. Riflessioni sulla poesia - Appunto 13. La nebbia. Tu. Un avvenimento del tutto insensato - Appunto 14. "Mio". Impossibile. Il pavimento freddo - Appunto 15. La campana. Un mare-specchio. Destinato a bruciare in eterno - Appunto 16. Giallo. L'ombra bidimensionale. L'anima incurabile - Appunto 17. Attraverso il vetro. Sono morto. Corridoi - Appunto 18. Meandri logici. Ferite e cerotti. Mai più - Appunto 19. Una funzione con infinitesimo di terzo ordine. Da sotto la fronte. Giù dal parapetto - Appunto 20. Una scarica. Il materiale di un'idea. Lo Scoglio Zero - Appunto 21. Dovere d'autore. Il ghiaccio si dilata. La forma più difficile di amore - Appunto 22. Onde aggranchite. Tutto si perfeziona. Io sono un microbo - Appunto 23. Fiori. La dissoluzione di un cristallo. Sempre che - Appunto 24. Limite di una funzione. Pasqua. Espungere tutto - Appunto 25. La discesa dal cielo. La più grande catastrofe della storia. Fine di ciò che si conosce - Appunto 26. Il mondo esiste. L'eruzione cutanea. 41° - Appunto 27. Nessun sommario: non lo si può fare - Appunto 28. Entrambe. Entropia ed energia. Una parte non trasparente del corpo - Appunto 29. Fili sul viso. Germogli. Una compressione innaturale - Appunto 30. L'ultimo numero. L'errore di Galileo. Non è forse meglio? - Appunto 31. La Grande Operazione. Ho perdonato tutto. Uno scontro di treni - Appunto 32. Non ci credo. Trattori. Una catena umana - Appunto 33. (Questa cosa non ha sommario, è buttata giù alla spiccia, è l'ultima) - Appunto 34. I dispensati. La notte solare. La radio-valchiria - Appunto 35. Una fasciatura metallica. La carota. Omicidio - Appunto 36. Pagine vuote. Il Dio dei cristiani. Una madre mia - Appunto 37. L'infusorio. Finis mundi. La stanza di lei - Appunto 38. (Quale sommario, non so. Forse ridotto a questo: una sigaretta buttata) - Appunto 39. La fine - Appunto 40. Fatti. La campana. Sono certo - Traducendo Noi, di Alessandro Niero - Note del traduttore