Cospirazione Octopus Stampa E-mail

Daniel Estulin

Cospirazione Octopus

Castelvecchi Editore, pagg.286, € 17,50

 

estulin_octopus  IL LIBRO – L'economia mondiale è sull'orlo del collasso e, mentre si indebolisce il potere dei governi dei singoli Stati, cresce l'attività di controllo di un ristretto gruppo di persone, una regia occulta che manovra nell'ombra le sorti del pianeta. Il giornalista Danny Casolaro è stato assassinato nel corso di un'indagine che potrebbe portare alla luce il più grande dei complotti. Tentando di ricostruire le circostanze della sua morte, la sorella Simone viene a conoscenza di Octopus, nome dietro cui si cela l'organizzazione segreta delle élite politico-finanziarie. L'obiettivo di Octopus è il recupero dei codici segreti per accedere a conti correnti nei quali è depositata un'enorme quantità di denaro: il tesoro che da oltre mezzo secolo viene utilizzato per le attività illecite dei veri potenti del pianeta. Anche il Presidente degli Stati Uniti è alla disperata ricerca di quei soldi per salvare l'economia globale. Daniel Estulin, l'autore che ha fatto conoscere al mondo i segreti del Club Bilderberg, tesse la tela di un thriller senza respiro, delineando l'allucinante scenario di un mondo governato dai poteri occulti e dai gruppi d'interesse. Ma dove finisce la fantasia e comincia la realtà? Scritto da un implacabile indagatore dei meccanismi che regolano il Nuovo Ordine Mondiale, "Cospirazione Octopus" getta una luce inquietante sul futuro che ci aspetta.

  DAL TESTO – “Droni armati sorvolano il complesso e tutti i membri dello staff sono stati sottoposti a una selezione estremamente approfondita. Per poter accedere o lasciare l'edificio a ferro di cavallo i dipendenti devono passare il tesserino dotato di chip e premere il pollice su uno scanner biometrico che verifica i sessanta indici di somiglianza. Se l'impronta digitale viene confermata è poi possibile passare al controllo successivo.
  “Non ci sono serrature o lettori di carte. C'è invece la scansione della retina, metodo virtualmente infallibile, poiché non esiste nessuna tecnologia che al momento sia capace di falsificarla. Inoltre, nei defunti, si deteriora troppo in fretta per poter ingannare lo scanner.
  “Una volta dentro l'edificio, un dipendente può avere accesso soltanto al suo ufficio e soltanto dopo aver inserito una serie di stringhe di password uniche, crittografate e generate dal server: un codice alfanumerico a sessantaquattro caratteri che viene cambiato ogni settimana per maggiore sicurezza.
  “Un generatore di numeri pseudo casuali garantisce che nessuna stringa venga mai più riprodotta. In più, questa password su misura è teoricamente inattaccabile dagli hacker, poiché può essere visualizzata soltanto su connessioni SSL ad alto livello di sicurezza, a prova di snoop e proxy.
  “Infine, i protocolli di sicurezza prevedono che nessun impiegato venga identificato tramite nome e cognome, ma tramite un codice a tre cifre.
  “Uno di questi era il dipendente numero 177, Paulo Caroni. Aveva occupato per oltre undici anni un luminosissimo ufficio d'angolo al secondo piano dell'edificio principale. Quarantasette anni, un metro e ottanta per novantasette chili, aveva una carnagione pallida e malaticcia, spalle curve e pancia flaccida. I capelli erano ricci e marroni, con la scriminatura nel mezzo, e iniziavano ad assottigliarsi. Aveva un tic nervoso, si mangiava le unghie e indossava insignificanti completi grigi assieme a camicie bianche inamidate e cravatte di poliestere male annodate. Ogni giorno arrivava al lavoro tra le otto e trentotto e le otto e quarantatré e trascorreva i successivi cinque minuti a riorganizzare la scrivania: cancelleria a destra, carta a sinistra, cestino sul pavimento e ben nascosto alla vista, pinzatrice in un vassoio d'argento posato su un sottomano di pelle bordeaux assieme a un paio di forbici e a un tagliacarte. I suoi oggetti più personali erano racchiusi in un mobiletto sotto la finestra, che dava sul cortile principale. Tra le otto e quarantanove e le otto e cinquantasette si dedicava alle parole crociate del «New York Times» che puntualmente finiva senza concedersi più di qualche secondo di pausa tra una definizione e l'altra. Alle otto e cinquantotto, l'impiegato numero 177 andava in bagno a lavarsi le mani. Alle nove in punto accendeva il computer, indossava gli occhiali e apriva la sua casella di posta.”

   L’AUTORE – Daniel Estulin è un giornalista investigativo, scrittore ed ex collaboratore del Kgb. Da quando, utilizzando metodi simili allo spionaggio da Guerra Fredda e rischiando più volte la vita, ha realizzato ciò che nessun altro prima di lui si era mai spinto a fare svelando i segreti del Club Bilderberg, è diventato una delle voci più rappresentative dell’informazione senza censure. Intervistato in tutto il mondo, protagonista di trasmissioni radiofoniche, Estulin tiene conferenze sulle società segrete e sull’intelligence mondiale. Tra i suoi libri ricordiamo: La verdadera historia del Club Bilderberg (2005), Los secretos del club Bilderberg (2006), Los señores de las sombras: la verdad sobre el tejido de intereses ocultos que decide el destino del mundo (2007), Conspiración Octopus (2010).