D'Annunzio, Mussolini, Nitti Stampa E-mail

Valerio Mignone

D'Annunzio, Mussolini, Nitti
Cronistoria di una trattativa segreta e «Il discorso di Lauria» di F. S. Nitti

Edizioni Scientifiche Italiane, pagg.200, € 22,00

 

mignone_dannunzio  IL LIBRO – In momenti cruciali dell’attività politica Francesco Saverio Nitti ne informava gli elettori pronunciando discorsi in paesi della natia Basilicata ed esplicitava i suoi comportamenti in materia; questo era avvenuto a Muro Lucano il 25 ottobre 1916 ed a Melfi il 12 marzo 1922. Il 19 ottobre 1922 toccò a Lauria. «Il discorso di Lauria» era preliminare ad un incontro con Gabriele D’Annunzio e Benito Mussolini, come da «segrete» trattative condotte tra Roma, Napoli ed Acquafredda di Maratea. Il programmato incontro con Nitti fallì proprio per D’Annunzio. Il Poeta, infatti, fu vittima di una misteriosa caduta dalla finestra della villa di Cargnacco a Gardone Riviera. Questa vicenda si tinse di «giallo» per il sospetto che si trattasse di un complotto da parte di fascisti o di antifascisti per eliminare D’Annunzio e si tinse anche di «rosa» per la presenza in villa di più donne, gelose l’una dell’altra per i giochi d’amore del «Vate». La riproposizione del «Discorso di Lauria» viene fatta precedere da un sintetico excursus del contesto storico in cui esso venne pronunziato e si aggiunge la trascrizione di lettere, verosimilmente inedite, di alcuni intermediari nella trattativa tra D’Annunzio, Mussolini e Nitti. La pubblicazione di questo libro ha scopi molteplici, tra i quali: ricordare «Il discorso di Lauria», che, a distanza di novant’anni, è di grande attualità, sia per l’analisi, sia per le soluzioni prospettate di una lunga crisi politica, che allora sfociò nella «Marcia su Roma»; rivalutare l’azione politica di F.S. Nitti, accusato di «Collaborazione passiva» con il fascismo; narrare la storia per stimolare riflessioni e fare interrogare le proprie coscienze.

  DAL TESTO – “Un piano di conciliazione tra fascisti e nittiani, con la disponibilità anche di D'Annunzio, è verosimile che possa essere nato a Roma sin dal 1921, e che Nitti, di persona, ne fosse naturalmente al corrente, anche se non ne ha parlato in «Rivelazioni». A parere di Renzo De Felice su chi fosse il vero promotore di questo incontro - Mussolini o D'Annunzio o Nitti - qualche dubbio emerge proprio nella ricostruzione che Nitti fa in «Rivelazioni».
  “In particolare, è il caso di ricordare che Amendola, già il 2 agosto 1921, aveva comunicato a Nitti: «l'appello che io lanciai nel mio ultimo discorso perché fossero superate le sterili contese a base di anatemi, sembra non debba restare sterile. Oggi è venuto da me Acerbo, deputato fascista, per dirmi che quelle mie parole hanno trovato molta adesione tra la maggioranza del gruppo, e che Mussolini mira, nella Camera, ad una larga concentrazione costituzionale, che permetta di scuotere il gioco dei popolari.
  “Acerbo prevede che nel Convegno del prossimo ottobre la maggior parte dei fasci si scioglierà - prevede altresì che l'estrema destra collaborazionista socialista si staccherà dagli intransigenti - e che così si potrebbe arrivare a costituire un largo blocco di circa trecento deputati costituzionali in senso largo. Acerbo è un ragazzo di buona indole; ciò che mi ha detto... rispecchia le opinioni di Mussolini e dei dirigenti del fascismo... evidentemente dal campo dei nostri avversari di ieri parte la nota della concentrazione nazionale che ci include»; in risposta, il 4 agosto, Nitti scrisse ad Amendola: «L'on. Acerbo di cui Lei mi scrive è fra i fascisti il più moderato e credo uscirà dal suo gruppo», ed ancora il 27 settembre: «Bisogna che si «smonti» il movimento attuale fascista contro di noi. Io mi rimetto a quanto dicemmo e attendo sue notizie».”

  L’AUTORE – Valerio Mignone, nato a Lauria nel 1938, abita a Maratea. Ha studiato prima all’Università di Napoli e poi a quella di Milano, ove si è laureato in Medicina e Chirurgia. Assistente presso l’Istituto di Clinica Medica dell’Università milanese, vi ha svolto attività di ricerca, pubblicando numerosi lavori scientifici, ospitati anche in riviste straniere. Specializzatosi in Cardiologia e in Malattie dell’apparato respiratorio ha lavorato presso l’Ospedale Maggiore di Milano. Rientrato in Basilicata nel 1974, è stato fondatore della divisione di Cardiologia di Maratea, e ne è diventato primario. Già Deputato «progressista» del Lagonegrese-Val d’Agri nella XII Legislatura, nell’aprile del 1996 fu eletto al Senato della Repubblica, per la lista dell’Ulivo, nel collegio del Metapontino-Senisese. Fondatore e direttore editoriale de «il DueMari», un periodico di informazione, cultura e politica, già destinato al sud della Basilicata, tra il Tirreno di Maratea e lo Jonio del Metapontino, è autore dell’opera storica Da Zanardelli e Nitti a Mussolini, pubblicata per i tipi dell’Editore Guida di Napoli.

   INDICE DELL’OPERA – Materiali e metodi - Opere consultate – Introduzione - Contesto storico 1900-1921 e le radici del fascismo - Trattativa «segreta» ed intermediari - Discorso di Lauria in quell’ottobre del ’22 - Il «dopo Discorso di Lauria» - Nitti senza pace, orgoglioso esilio volontario, prigionia in Tirolo - Nitti non sbagliò e pagò - Postfazione