Fine al tormento. Ricordando Ezra Pound Stampa E-mail

a cura di M. Bacigalupo

Fine al tormento
Ricordando Ezra Pound
Con lettere a H. D. e «Il libro di Hilda» di Ezra Pound

Archinto, pagg.253, € 20,00

 

hd_tormento  IL LIBRO – Fine al tormento è un memoriale in forma di diario tenuto da H.D. (nome d'arte di Hilda Doolittle) nella primavera del 1958 e pubblicato solo vent'anni dopo in forma censurata. H.D. compie in queste pagine un affascinante viaggio nel passato, alla ricerca del suo rapporto con Ezra Pound, coetaneo, compagno di studi, amico del cuore e infine mentore letterario. Il viaggio avviene sotto la guida di un amico psichiatra e i flashback vivacissimi si alternano alle notizie del presente. Pound, che proprio in quei mesi termina la sua detenzione in un ospedale psichiatrico americano, legge queste pagine e ne resta commosso; scrive a H.D. alcune lettere in cui abbozza un'apologia della sua vita pubblica e privata. Ma ciò che prevale è l'affetto. Fine al tormento - qui presentato nel suo testo integrale e ora corredato dalle estrose e affettuose poesie che Pound raccolse nel Libro di Hilda (1907) - è il testamento di due vite affascinanti e di due tra le maggiori personalità creative del Novecento non solo americano.

  DAL TESTO – “Ezra mi scriveva continuamente di procurarmi Frobenius. Era quando stavo a Losanna, poco dopo che Ezra fu internato al St. Elizabeths. Nessuna libreria aveva le opere di Frobenius e sembrava che non lo avessero mai sentito nominare. Immaginavo che Frobenius fosse uno svedese, un mistico, forse collegandolo inconsciamente a Swedenborg e ai primi libri che Ezra mi portò. Poi capii, dopo esserci scambiati diverse lettere, che voleva che mi procurassi Frobenius per me, non per mandarne i libri a lui, come avevo immaginato. Ora leggo che Frobenius era una sorta di archeologo della Kultur e che a un certo punto Ezra se ne fece una specie di alter-ego, un Odisseo-Pound. Frobenius aveva un rapporto con Francoforte, ma «incredibilmente oscuro», per citare l'autore del saggio. Ezra Pound e Carl Jung, scrive il critico, erano i principali sostenitori del lavoro di Frobenius sulle culture primitive.
  “Dunque troviamo, stranamente, un altro indizio sulla contraddittoria lealtà e fedeltà di Ezra. Se l'Italia è la donna Loba, il simbolo materno della Lupa, la Germania per via di Frobenius (Odisseo nella fantasia di Ezra) non sarà forse il padre gigante? Certo non abbiamo bisogno di ricordare ai nostri lettori, se mai ne avremo, che il nome di suo padre era Homer.
  “Questi indizi, che personalmente trovo tanto affascinanti, sono derisi dai dotti. Misi insieme faticosamente alcuni appunti di questo genere naïf dopo che ero stata ripetutamente invitata a scrivere un omaggio al «Maestro» in occasione di un suo compleanno (i sessantacinque?). Il breve articolo che ne risultò fu giudicato «inadatto» ma non mi fu neppure restituito. Fu «venduto» (per tanti denari d'argento) a una università americana.”

  L’AUTRICE – H.D. (Hilda Doolittle, 1886-1961) è oggi considerata una delle più notevoli scrittrici americane, anche in seguito al nuovo interesse emerso alla fine del Novecento per lo scrittura delle donne e l'«altro Modernismo». Fiamma giovanile di Ezra Pound, lo seguì a Londra e con lui tenne a battesimo l'Imagismo, che cambiò il corso della poesia di lingua inglese. In seguito fu paziente di Sigmund Freud, a cui dedicò il memoriale I segni sul muro. Scrisse romanzi di carattere autobiografico, alcuni dei quali editi postumi, e, negli anni di guerra trascorsi a Londra, un'importante Trilogia poetica, che è stata avvicinata ai Canti pisani di Pound e ai Quattro quartetti di Eliot.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Nota ai testi - H.D., Fine al tormento - Ezra Pound: Lettere a H.D. - David Rattray: Weekend con Ezra Pound - Ezra Pound: Il libro di Hilda – Note - Indice biografico