Le insurrezioni anti-imperialiste di fine secolo XIX Stampa E-mail

Alberto Caminiti

Le insurrezioni anti-imperialiste di fine secolo XIX
Khartum 1885 - Pechino 1900

Liberodiscrivere Edizioni, pagg.364, € 19,50

 

caminiti_insurrezioni  IL LIBRO – Nel libro sono ampiamente evidenziati i concetti di colonialismo e di imperialismo e vengono poi sviluppati due episodi che sul finire del secolo XIX attirarono l’opinione pubblica mondiale: la rivolta a Khartum (1885) del Mahdi che, proclamatosi novello Profeta, mise a ferro e fuoco Sudan ed Egitto, minacciando da vicino Il Cairo e la nuova via d’acqua del Mar Rosso (il Canale di Suez). La Gran Bretagna impiegò oltre un decennio per domare quegli antesignani degli attuali fondamentalisti islamici (talebani) e per vendicare Gordon Pascià trucidato dai “dervisci” del Mahdi.
  La seconda parte del testo racconta invece la vicenda di un pugno di militari e civili occidentali e giapponesi che (1900), rinchiusi nel quartiere delle Legazioni della capitale del Celeste Impero, tennero testa a una marea di sanguinari Boxers cinesi, aizzati dalla terribile Imperatrice-Vedova. L’episodio è passato alla Storia e all’immaginario collettivo col nome di “55 giorni a Pechino”. Hollywood non si fece scappare l’occasione e per entrambi gli eventi produsse dei film Kolossal con Charlton Heston attore carismatico e protagonista. Restano ben chiariti nel testo i danni che la politica imperialista europea produsse sullo sviluppo e la civiltà dei popoli africani e asiatici che, ancora adesso, pagano lo scotto di essere stati vessati e sfruttati vergognosamente dalle potenze europee per esclusivi fini economici, finanziari ed industriali.

  DAL TESTO – “Il colonialismo c’è sempre stato, fin dalla notte dei tempi. Colonizzare significa - come etimo - espandersi in territori (limitrofi o no) onde allargare i confini del territorio della propria tribù o nazione, fondando - appunto - “colonie”, ossia nuovi comparti della propria tribù o nazione per motivi economici (conquista di nuove fonti alimentari o di zone di caccia più proficue), demografici (quale alleggerimento in caso di sopravvenuta massima densità in loco), nonché per motivi di semplice prestigio politico (sono uno Stato potente perchè ho molte colonie).
  “A giustificazione della propria espansione e quasi a legittima copertura dell’azione di forza posta in essere nelle colonizzazioni, in tempi recenti sono state accampate anche presunte missioni civilizzatrici, in specie quando venivano occupati territori dove erano stanziate popolazioni relativamente arretrate. Era come un lavaggio di coscienza: io porto la civiltà a quei popoli che vivono miseramente e non conoscono i vantaggi della moderna tecnologia. E fu questo soprattutto il concetto cui fecero finta di ispirarsi le grandi potenze europee e perfino piccoli Stati che avevano raggiunto da poco l’indipendenza o la sovranità, quali l’Italia, il Belgio e l’Olanda, per espandersi nel continente africano e in quello asiatico.
  “Ma se era vero che nell’Africa nera esistevano semplici aggregati di povere e affamate tribù, non si vede come il concetto della missione civilizzatrice potesse considerarsi valido in presenza di autentiche entità politiche di antica e gloriosa civiltà, come nel caso del Celeste Impero o di quegli Imperi africani che avevano lunghe storie di progresso, d’arte e cultura preesistenti rispetto alle cosiddette nazioni civili europee. Ed allora diciamolo subito ed apertamente: il colonialismo fu aggressione da parte degli Stati europei sui vari popoli e territori di altri continenti per ragioni commerciali, di sfruttamento delle risorse locali altrui, di esportazione dei propri prodotti obbligando i popoli sottomessi ad acquistarli, di vergognoso utilizzo della manodopera indigena, con la contemporanea imposizione di lingua, religione (i missionari) e tradizioni del tutto estranei alla cultura di quei popoli soggiogati.
  “L’imperialismo invece è successivo nel tempo e può considerarsi l’estrema sublimazione del già esistente concetto di colonialismo. All’imperialismo possiamo perfino dare una data di nascita: il Congresso di Berlino (13 giugno 1878). Esso nasce come una nuova forma di colonialismo fra gli anni 1870 ed il 1914 e si manifesta nell’azione dei governi europei (più quello giapponese) intesa ad imporre la propria egemonia su altri paesi onde sfruttarli dal punto di vista economico, assumendone l’utilizzo delle fonti energetiche o di valide attività produttive locali.”

  L’AUTORE – Alberto Caminiti, classe 1931, già professore di Materie giuridiche ed economiche, ha concluso la carriera quale Dirigente del Ministero Poste e Telecomunicazioni. Risiede a Pieve Ligure in provincia di Genova.

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione - Colonialismo ed imperialismo - Prima parte. L'insurrezione del Mahdi (Khartum - 1885) - Capitolo I. La battaglia di Tell el Kebir - Capitolo II. Il Mahdi (Immagine fisica - Il Mahdi nell'islamismo - Biografia del Mahdi) - Capitolo III. Geografia del Sudan (Il Nilo) - Capitolo IV. Gli anni 1882 e 1883 (La battaglia di El Obeid) - Capitolo V. Entra in scena Gordon (L'antefatto - Scontri con i dervisci (1884) - Battaglia di El Teb - Battaglia di Tamai) - Capitolo VI. Gordon mette a difesa Khartum (L'allontanamento dei civili europei - Incetta di viveri e di animali da macello - Le opere difensive) - Capitolo VII. L'armata del Mahdi (Prima fase - Organizzazione dell'armata del Mahdi - La divisa dei dervisci - Le armi dei dervisci - Tattiche dei dervisci - I luogotenenti del Mahdi) - Capitolo VIII. La quiete prima della grande tempesta - Capitolo IX. L'assedio di Khartum - Capitolo X - L'armata britannica di soccorso in Egitto (Arrivo in Egitto - La colonna del Nilo - La battaglia di Abu Klea - Combattimento di Abu Kru) - Capitolo XI. La caduta di Khartum - Capitolo XII. Il dopo-Gordon (Nell’immediato – La morte del Mahdi – Gli anni successivi) - Capitolo XIII. Baluardo cristiano a Sud (Antefatto - Scontri con gli abissini - Scontri al confine eritreo) - Capitolo XIV. Entra in campo lord Kitchener – Capitolo XV. Il canale di Suez (Il canale nell'antichità - La realizzazione dell'opera - Descrizione fisica del canale - Vicende storiche) - Capitolo XVI. Libri e film su Khartum (Conclusione) - Bibliografia - Sitografia - Parte seconda. La insurrezione dei boxers in Cina - Introduzione - Capitolo I. Notizie storiche sulla Cina e sulla dinastia Manciù, nel periodo precedente alla rivolta dei boxers - Capitolo II. L'origine dei boxers - Capitolo III. Vita e politica dell'imperatrice Tsu-hsi - Capitolo IV. Mancanza di motivazioni religiose nel programma dei boxers - Capitolo V. La persecuzione dei cristiani - Capitolo VI. L'occupazione dei forti di Taku (Operazione anfibia a Taku) - Capitolo VII. La colonna Seymour al soccorso di Pechino - Capitolo VIII. I boxers a Pechino - Capitolo IX. Pechino nel 1900 - Capitolo X. La prima parte dell'assedio delle legazioni (I primi scontri - La tregua - Riprendono i combattimenti - Il distaccamento italiano) - Capitolo XI. La battaglia per Tientsin - Capitolo XII. Rinforzi da tutto il mondo arrivano in Cina (L'intervento italiano) - Capitolo XIII. L'esercito cinese (Composizione dell'armata imperiale - Uniformi dei regolari cinesi - Le bande irregolari dei boxers - Ordine di battaglia dell'armata cinese nel 1900) - Capitolo XIV. La spedizione di soccorso parte per Pechino (La marcia verso Perchino) - Capitolo XV. La seconda parte dell'assedio - Capitolo XVI. L'attacco finale a Pechino - Capitolo XVII - L'assedio della cattedrale del Peitang - Capitolo XVIII. La diplomazia al lavoro (Cambio di politica - Fuga dell'imperatrice) - Capitolo XIX. Il trionfo alleato nella capitale - Capitolo XX. Le accuse di atrocità rivolte ai soldati stranieri (I sorprusi a danno della popolazione - Il programma di pacificazione) - Capitolo XXI. Le spedizioni punitive (Scopo delle spedizioni - Pechino occupata - La polizia giapponese scopre l'assassino di von Ketteler - Inizio dello sgombero degli alleati da Pechino) - Capitolo XXII. Il pantheon degli eroi (Tumulazione dei caduti - I nostri eroi - Pioggia di onorificenze) - Capitolo XXIII. Il trattato di pace (Posizioni diplomatiche contrastanti - Condizioni di pace) - Capitolo XXIV. La concessione di Tientsin - Capitolo XXV. Conseguenze politiche e strategiche della spedizione in Cina (Conseguenze politiche - Esperienze militari - Esercito cinese) - Capitolo XXVI. Conclusione - Schede dei comandanti sul campo - Cronologia - Organico dell'armata internazionale di von Waldersee in Cina nel 1900 (Contingente austriaco - Contingente U.S.A - Il contingente russo - Il contingente francese - Il contingente giapponese - Il contingente inglese - Il contingente germanico - Il contingente del Regno d'Italia) - Filmografia - Bibliografia - Sitografia - Schede etimologiche