Scritti scelti sul socialismo coreano Stampa E-mail

Kim Il Sung, Kim Jong Il, Kim Jong Un

Scritti scelti sul socialismo coreano

Edizioni Simple, pagg.293, € 18,00

 

kim_socialismocoreano  IL LIBRO – Un'ampia antologia di scritti per capire le ragioni della Corea Popolare attraverso le opere dei suoi massimi dirigenti: Kim Il Sung, il generale guerrigliero fondatore del Partito del Lavoro e della Repubblica Popolare Democratica di Corea; Kim Jong Il, ideologo e guida del Paese negli anni del potenziamento militare sullo scacchiere multipolare; Kim Jong Un, giovanissimo dirigente recentemente eletto Primo Segretario del Partito e Primo Presidente della Commissione di Difesa Nazionale, massimo organo del potere statale della RPDC. Un volume che, senza interpretazioni e filtri, offre la possibilità di conoscere direttamente le peculiarità del socialismo coreano, la storia della Corea contemporanea e l'origine reale delle tensioni da "guerra fredda" che ancora attraversano l'Estremo Oriente.

  DAL TESTO – “Per la prima volta nella storia, il grande dirigente Presidente Kim Il Sung ha dato la giusta spiegazione del nazionalismo, ed ha chiarito la relazione tra comunismo e nazionalismo, e tra comunisti e nazionalisti, nella sua pratica rivoluzionaria, tracciando il destino del suo paese e del suo popolo. Egli disse che per essere dei veri comunisti bisogna per prima cosa diventare dei veri nazionalisti. Con la determinazione di dedicare la sua vita al paese e ai suoi compatrioti, egli ha intrapreso la via della rivoluzione sin dagli anni giovanili, ed ha creato l'immortale idea del Juché, che ha orientato il punto di vista sulla nazione, ed ha esposto scientificamente l'essenza ed il carattere progressista del nazionalismo. Attraverso una corretta combinazione del carattere di classe col carattere nazionale e del destino del socialismo col destino della nazione, egli ha realizzato un'alleanza tra comunisti e nazionalisti, cementando le posizione di classe e quelle nazionali del nostro socialismo ed ha portato i nazionalisti a sostenere gli sforzi per l'edificazione socialista e per la riunificazione nazionale. Attratti dalla sua grande magnanimità e dalla nobile personalità, molti nazionalisti presero la via del patriottismo verso l'unità e la riunificazione nazionali, rompendo in modo netto con il loro erroneo passato: Kim Ku, che fu anticomunista per tutta la vita, si alleò con i comunisti, un cambiamento radicale proprio alla fine della sua esistenza; Choe Tok Sin, un nazionalista, trovò la salvezza, da patriota, grazie al Presidente Kim Il Sung. Il grande dirigente attribuiva grande peso e difese l'indipendenza non solo della nostra nazione, ma anche dei popoli del resto del mondo. Egli ha dedicato tutti i suoi sforzi alla causa dell'indipendenza mondiale, così come alla causa della rivoluzione coreana. Possiamo dire che non c'è mai stato al mondo nessun uomo grande come lui, che ha dedicato l'intera vita all'indipendenza della nazione, alla sua prosperità e ad un luminoso futuro per l'umanità. Egli è stato il comunista più inflessibile e, allo stesso tempo, un impareggiabile patriota, vero nazionalista ed un esempio per gli internazionalisti.
  “Anch'io affermo, come ha insegnato il dirigente, che per diventare un sincero rivoluzionario, un comunista, si debba essere un ardente patriota e vero nazionalista. I comunisti che lottano per realizzare l'indipendenza delle masse popolari devono essere prima di tutto dei veri nazionalisti. Coloro che si battono per il proprio popolo, per il proprio paese e per la propria patria sono sinceri comunisti, veri nazionalisti ed ardenti patrioti. Coloro che non amano i loro stessi genitori, fratelli e sorelle non possono nemmeno amare il proprio paese ed i propri compatrioti. Allo stesso modo, coloro che non amano la propria patria ed il proprio popolo non possono diventare comunisti. Noi ereditiamo con fedeltà dal grande dirigente la nobile idea di amare il paese, la nazione ed il popolo, e di fare ogni sforzo per chiamare a raccolta tutti i settori della nazione attraverso una politica ampia, per portarli sulla via del patriottismo.”

  GLI AUTORI – Kim Il Sung. Nato il 15 aprile 1912 a Mangyongdae, un villaggio nei pressi di Pyongyang, in una famiglia di patrioti impegnati contro l'occupazione giapponese. Dedicatosi alla guerriglia sin dall'adolescenza, ne diventa ben presto uno dei dirigenti principali dirigente per poi esserne il leader indiscusso. Dal 1930 si dedica alla costruzione dell'Esercito della Guerriglia Popolare Antigiapponese (successivamente riorganizzato nell'Esercito Rivoluzionario Popolare Coreano) e dei Comitati di Partito, che nel dopoguerra costituiranno il Partito Comunista (1945) e quindi il Partito del Lavoro di Corea. La popolarità di Kim Il Sung durante il periodo della guerriglia antigiapponese viene involontariamente testimoniata dagli stessi occupanti giapponesi, i quali, per scoraggiare la popolazione, diffusero decine di volte la falsa notizia della sua fucilazione o morte in battaglia. Il 9 settembre del 1948 viene costituita la Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Il Sung ne viene eletto primo ministro. Dal 25 giugno del 1950 al 27 luglio del 1953, Kim Il Sung diresse la Guerra di Liberazione della Patria contro l'aggressione statunitense, fmo alla brillante vittoria finale. Kim Il Sung ha teorizzato e messo in pratica un socialismo con caratteristiche coreane basato sull'Idea del Juché, che impongono l'originalità e l'indipendenza nella costruzione e nell'edificazione socialista. Pur condannando il revisionismo moderno, sul piano internazionale Kim Il Sung ha lottato tutta la vita per evitare la divisione del campo socialista, del movimento comunista internazionale e di tutto il fronte antimperialista: egli ha incontrato oltre 70.000 ospiti stranieri, inclusi capi di stato e di governo e capi di partito ed ha compiuto visite (ufficiali e non ufficiali) in 87 paesi. Importantissimo l'impegno per la riunificazione della Corea, attraverso proposte ancora oggi attuali che non a caso sono alla base degli accordi raggiunti nel primo decennio del XXI secolo. Nel 1992, Kim Il Sung convoca a Pyongyang i capi dei partiti e dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo, che compilarono la Dichiarazione di Pyongyang, "Difendiamo e facciamo progredire il socialismo!" in risposta alla sfiducia e allo smarrimento che dominavano in seguito al collasso dei sistemi socialisti nell'est europeo e dell'URSS. Kim Il Sung muore l'8 luglio 1994, le immagini dei funerali trasmesse in tutto il mondo dalla TV coreana sono rimaste nell'immaginario collettivo a dimostrare l'ammirazione dell'intero popolo coreano verso il liberatore e fondatore della Patria.
  Kim Jong Il. Nato il 16 febbraio1942 in un campo segreto sul Monte Paektu, da Kim Il Sung e Kim Jong Suk, eroina della guerra antigiapponese. Dopo gli studi universitari (Economia Politica) e un tirocinio da operaio una fabbrica metalmeccanica, nel 1961 viene ammesso nel Partito del Lavoro di Corea. Nel 1972 viene eletto nel Comitato Centrale del Partito, nel 1973 diventa Segretario del CC e nel 1982 viene eletto all'Assemblea Popolare Suprema, il parlamento della RPDC. In questi anni sistematizza l'opera teorica di Kim Il Sung, e lavora assieme a Kim Il Sung per affermare il modello coreano di socialismo. Importante il suo impegno a livello culturale, con scritti teorici riguardanti il teatro e il cinema e collaborando direttamente alla realizzazione di opere teatrali e di alcuni film, tra cui la riduzione cinematografica dell'opera conosciuta in occidente come "The Flower Girl" (La giovane fioraia, che nel 1972 si aggiudicò il Premio Speciale della Giuria al 18° Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary). Nel maggio del 1990 diventa presidente della Commissione di Difesa Nazionale e nel 1997 diventa Segretario Generale del Partito, incarichi a cui sarà successivamente riconfermato. Artefice della politica del Songun (priorità all'esercito), guida il paese fuori dalla crisi degli anni '90 e a potenziarlo militarmente dotandolo del deterrente nucleare, sventando dunque i piani di attacco imperialisti. Simultaneamente, Kim Jong Il intuisce il nuovo corso della politica multipolare su scala mondiale riorganizzando conseguetemente la politica estera della RPDC che arriva ad avere stabili rapporti diplomatici con oltre 160 paesi (nel 2000 anche con l'Italia). Sotto la direzione di Kim Jong Il, la Corea ha compiuto enormi passi verso la riunificazione nazionale: la Dichiarazione Congiunta Nord-Sud del 15 giugno 2000, firmata da Kim Jong Il e il presidente sudcoreano Kim Dae Jung e la Dichiarazione del 4 ottobre 2007, firmata da Kim Jong Il e dal presidente sudcoreano Roh Moohyun hanno posto le basi per una Corea unita, realizzando il desiderio del popolo coreano e le aspirazioni espresse attraverso le proposte di Kim Il Sung. Nel primo decennio del XXI secolo, la Corea di Kim Jong Il si impone come potenza militare e vede l'avvio di una importante crescita economica, basata anche su tecnologie moderne come quella informatica. La commozione popolare dei coreani assieme ai riconoscimenti e ai messaggi di cordoglio giunti a Pyongyang alla morte di Kim Jong Il (17 dicembre 2011) sono la testimonianza più viva dell'opera rivoluzionaria svolta da questo grande dirigente coreano.
  Kim Jong
Un. Dopo gli studi presso l'Università Militare di Pyongyang, Kim Jong Un è stato eletto nel Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea durante la Conferenza del settembre 2010, per poi essere chiamato alla vice presidenza della Commissione Militare Centrale del Partito. Negli stessi giorni, veniva nominato generale dell'Esercito Popolare di Corea. Nel dicembre 2011, è stato nominato Comandate Supremo dell'Esercito. Durante la 4° Conferenza del Partito del Lavoro di Corea, svoltasi a Pyongyang nella settimana del Centenario del Presidente Kim Il Sung (15 aprile 2012), i delegati hanno eletto unanimemente Kim Jong Un alla carica di Primo Segretario del Partito. Kim Yong Nam, alto dirigente del PLC e presidente del Presidium dell'Assemblea Popolare Suprema, proponendo l'elezione di Kim Jong Un ha affermato che egli "rappresenta il centro dell'unità del Partito del Lavoro di Corea e della rivoluzione, il centro della direzione e la bandiera di tutte le vittoria della Corea del Songun. Assegnare a Kim Jong Un la massima carica del Partito è il desiderio dell'esercito e del popolo della RPDC". Il 13 aprile 2012, alla 5° sessione della 12 Assemblea Popolare Suprema, tra i cinque punti all'ordine del giorno vi è stata l'elezione del compagno Kim Jong Un a Primo Presidente della Commissione di Difesa Nazionale, massimo organo del potere statale della Corea socialista. Il 18 luglio Juché 101 (2012), Kim Jong Un è stato nominato Maresciallo della Repubblica Popolare Democratica di Corea.

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione – Kim Il Sung (La lotta dei comunisti coreani per la fondazione del partito - Sull'eliminazione del dogmatismo e del formalismo e il costituirsi dello Juché nel lavoro ideologico La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile! - Trionfano le grandi idee di Lenin sulla lotta di liberazione nazionale nelle colonie dell'Oriente - Intervista a l'Unità, organo del Partito Comunista Italiano, 2 aprile 1974 - Programma in dieci punti della grande unità di tutta la nazione per la riunificazione del Paese) – Kim Jong Il (Su alcune questioni riguardanti la filosofia Juché - Applicare fino in fondo il sistema di direzione del partito - Riunifichiamo il Paese in modo indipendente e pacifico attraverso la grande unità della nazione - Per una corretta comprensione del nazionalismo - La linea rivoluzionaria basata sul Songun è una grande linea rivoluzionaria della nostra era ed una bandiera sempre vittoriosa della nostra rivoluzione - La Repubblica Popolare Democratica di Corea è uno Stato socialista orientato sul Juché e dalla potenza invincibile - Risposte all'agenzia russa Itar-Tass) – Kim Jong Un (Portiamo a termine vittoriosamente la causa rivoluzionaria del Juché, tenendo il grande compagno Kim Jong Il in grande considerazione come segretario generale eterno del nostro partito - Discorso pronunciato da Kim Jong Un, comandante supremo dell'esercito popolare di Corea, alla parata militare in celebrazione del centenario della nascita del generalissimo Kim Il Sung - Condurre una svolta rivoluzionaria nell' amministrazione del territorio in linea con i requisiti per la costruzione di una fiorente nazione socialista - Messaggio per il nuovo anno del compagno Kim Jong Un) - Glossario dei termini coreani - Cenni biografici