Francesco Crispi Stampa E-mail

Giorgio Scichilone

Francesco Crispi

Flaccovio Editore, pagg.215, € 16,00

 

scichilone_crispi  IL LIBRO – L'esistenza di Francesco Crispi (Ribera, 4 ottobre 1818 - Napoli, 11 agosto 1901) percorre tutto l'Ottocento, e oggi, oltre un secolo dopo la sua morte, in un'epoca assai distante dagli eventi che lo videro protagonista, dove lo stesso mondo che egli ha contribuito a cambiare è del tutto dissolto dai fenomeni recenti della globalizzazione che hanno trasformato sia la vita degli individui che la natura degli Stati; proprio oggi, si diceva, gli storici sono inclini a riconoscere che la parabola oggettivamente straordinaria di questo personaggio, un siciliano di stirpe albanese che divenne uno degli statisti più autorevoli e discussi del suo tempo, possa essere ripensata come la chiave interpretativa della politica di un'epoca, il passaggio istituzionale da cui è venuto fuori il mondo che noi oggi abitiamo.

  DAL TESTO – “Che fosse l'uomo forte del governo si comprese ancora di più alla morte di Depretis. Per la successione re Umberto non ebbe esitazione, e tanto era stata laboriosa ed incerta la crisi precedente, quanto fu fulminea questa. Addirittura non aprì neppure la crisi. Semplicemente incaricò il ministro degli Interni di assumere la Presidenza e di formare il governo con gli stessi ministri. Questo significava che gli Interni rimanevano a Crispi. E poiché Depretis aveva detenuto l'interim degli Esteri, anche questo dicastero passò nelle sue mani (anche se inizialmente il Presidente incaricato lo offrì, con un'insistenza di cui è lecito dubitare, all'ambasciatore Nigra). A 69 anni, dunque, dopo un percorso che ha dell'incredibile, l'ex cospiratore, esule e repubblicano è presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia. Non è il primo Presidente ad avere il doppio interim degli Esteri e dell'Interno, è quasi una necessità dell'epoca per dare forza all'azione del capo del governo. Nelle sue mani però quella concentrazione assume una vitalità sconosciuta, al punto che i suoi oppositori lo accusano di essere un dittatore. Un epiteto che un antico giacobino, convinto di incarnare la volontà della nazione, può facilmente volgere nel più glorioso dei complimenti.
  “Crispi fu il primo meridionale ad assumere il più alto grado dello stato, l'uomo a cui la Corona si affida per guidare il Regno d'Italia in un frangente assai impervio della politica interna e internazionale. In questo secondo ambito, con il suo tipico attivismo supera la prudenza un tempo esercitata dai suoi predecessori, puntando su un asse preferenziale con la Germania di Bismarck. Questa è la prima caratteristica dell'Italia crispina.”

  L’AUTORE – Giorgio Scichilone è ricercatore di Storia delle dottrine politiche nell'Università di Palermo. Studioso del pensiero politico di Machiavelli, si occupa di repubblicanesimo e costituzionalismo fino alle problematiche politiche legate all'era globale.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione: «Io sono Crispi» - I. L'ambiente familiare: infanzia e giovinezza (1. L'astro che seppe restare senza satelliti - 2. I Crispi da Palazzo Adriano a Ribera - 3. «...giammai la mia famiglia ha saputo e voluto comprendermi») - II. Le passioni giovanili (1. Dal seminario all'università - 2. Cecco e Rosina - 3. «L'Oreteo» e la politica) - III. La primavera dei popoli (1. Avvocato e cospiratore a Napoli - 2. 12 gennaio 1848: Siciliani, all'armi! - 3. L'indipendenza siciliana - 4. «L'Apostolato» e la rivoluzione) - IV. Post fata resurgo (1. L'autunno della rivoluzione - 2. Gli anni dell'esilio: da Marsiglia a Torino - 3. Il soggiorno maltese e il matrimonio con Rosalie - 4. Londra: l'incontro con Mazzini - 5. «Voi siete il solo ad incoraggiarmi». Garibaldi e Crispi) - V. L'unificazione italiana (1. I Mille in Sicilia - 2. L'unità italiana - 3. Deputato del regno: la rottura con Mazzini) - VI. Verso il potere (1. Roma capitale - 2. Ancora un matrimonio: Lina Barbagallo - 3. La rivoluzione parlamentare - 4. Ministro dell'Interno e il processo per bigamia - 5. Emarginazione e polemiche) - VII. Il potere (1. Il trasformismo e la pentarchia - 2. Presidente del Consiglio dei Ministri - 3. L'Italia crispina) - VIII. Verso la fine (1. Vizi privati senza pubbliche virtù. Lo scandalo della Banca Romana - 2. Il governo della "tregua di Dio": la repressione dei Fasci siciliani e la sconfitta di Adua) – Epilogo - Cronologia