Breve storia della Sicilia Stampa E-mail

Amelia Crisantino

Breve storia della Sicilia
Le radici antiche dei problemi di oggi

Di Girolamo Editore, pagg.288, € 12,90

 

crisantino_sicilia  IL LIBRO – Amelia Crisantino ha ripercorso la storia della Sicilia a partire da alcune importanti categorie storiografiche, utilizzandole come un codice in grado di chiarire il succedersi degli eventi: l’insularità, il ruolo strategico nel Mediterraneo, il rapido sedimentarsi di un’economia che ha il suo punto di forza nel grano e quello debole nell’assenza di manifatture. I temi individuati non costituiscono però dei quadri staccati, a sé stanti, ma sono dei tasselli attraverso cui si dipana l’intera storia siciliana. E il merito del libro sta nell’avere tenuto sempre ben presenti i caratteri e gli interessi che determinano la storia politica, di essere andato oltre la superficie occupata da battaglie e conquiste. Per una "breve storia" non è davvero poco.

  DAL TESTO – “Platone si reca a Siracusa nel 366 a. C., vuole educare il tiranno Dionigi il giovane e coniugare assieme potere politico e filosofia: finisce male, le gelosie e le lotte fra fazioni avrebbero presto messo in evidenza tutte le differenze fra l'ideale filosofico e una politica spesso praticata all'insegna del compromesso, dove bisogna scendere a patti e cercare alleati. Invece di pilotare il tiranno, il filosofo Platone rischia di cadere nella spirale del potere.
  “Siracusa è la più importante delle città greche di Sicilia. Con i suoi 200 mila abitanti è una megalopoli fra le più grandi del mondo antico, ed è così splendida da suscitare la gelosia di Atene; sul piano militare, sono i due Dionigi - tiranni padre e figlio, al potere fra il V e il IV secolo a. C. - ad assicurarle un ruolo mediterraneo e "internazionale". I Dionigi conducono una decisa politica espansionista: approfittano dell'indebolimento etrusco e assoldano i Galli che in Puglia formano colonie di mercenari; arrivano ad appoggiare i Latini ribelli contro Roma, ed è per fronteggiare la loro minaccia che Roma si allea con gli etruschi.”

  L’AUTRICE – Amelia Crisantino collabora come esperta di storia con l'edizione palermitana di "Repubblica". Fra le sue pubblicazioni: Capire la mafia (La Luna, Palermo, 1995); Della segreta e operosa associazione: una setta all'origine della mafia (Sellerio, Palermo, 2000); La strage che non fu una strage. La misteriosa vicenda dei pugnalatori all'indomani dell'Unità (in G. C. Marino (a cura di), La Sicilia delle stragi, Newton Compton, Roma, 2006); Una capitale fra due terremoti (in G. Campione (a cura di), La furia di Poseidon. Messina 1908 e dintorni, Silvana edizioni, 2009).

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Orazio Cancila - Perché questo libro - 1. Il mondo antico (1.1. Le civiltà dimenticate. I coloni greci. La «cultura della Conca d'Oro» - 1.2. La Sicilia greca. Siracusa. Fondare una polis - 1.3. La conquista romana. Archimede e gli specchi ustori - 1.4. Provincia dell'impero. Iside in Sicilia - 1.5. Il tempo lungo della storia. Le strade - 1.6. La Sicilia bizantina. La Sicilia di Gregorio Magno - 1.7. La Sicilia araba. Un monumento nelle parole) - 2. Il tramonto del mondo antico (2.1. I Normanni. Ruggero II, Idrisi e la nascita della geografia - 2.2. L'età del mito. L'incoronazione di Ruggero II - 2.3. Monete e banche. I Templari - 2.4. La civiltà dello spettacolo. Gli albori. La cattedrale di Monreale, una chiesa-fortezza - 2.5. Stupor mundi. L'eredità normanna - 2.6. Il Vespro. Ruggero di Lauria, l'ammiraglio del Vespro - 2.7. La fine della Sicilia indipendente. Baroni di Sicilia) - 3. Frontiera del Mediterraneo (3.1. La Sicilia dei genovesi. Zucchero di Sicilia - 3.2. L'età delle conversioni forzate. L'incertezza del possesso - 3.3. Prigioniera della geografia. Debiti e soggiogazioni - 3.4. I banditi, i baroni e l'Inquisizione. Gli "Avvertimenti" di Argisto Giuffredi e Scipione di Castro - 3.5. Le nostre Indie. Fra corsari e mercenari - 3.6. Il trionfo del barocco. Il terremoto - 3.7. La Sicilia dei viaggiatori. Una guida insolita) - 4. Una difficile modernità (4.1. Una nuova santa per la capitale. La peste - 4.2. Una società compressa. Il senato della capitale e il parlamento del Regno - 4.3. Il grano e le speculazioni. Le comunicazioni postali - 4.4. Il gioco delle dominazioni. La Legazia Apostolica - 4.5. Il Regno meridionale. La nazione siciliana - 4.6. L'illuminismo del viceré. Il canonico illuminista - 4.7. Di nuovo frontiera. Napoleone e lo sbarco in Sicilia) - 5. La trappola dell'autonomia (5.1. Mezzo secolo quattro rivoluzioni. Annessione e autonomismo - 5.2. L'Unità. Altre speculazioni - 5.3. Da nazione a provincia ribelle. La mafia e i mafiosi - 5.4. Conniventi di civil ceto. Il primo prefetto contro la mafia - 5.5. La repressione dei Fasci e il regno della mafia. Studiare la mafia - 5.6. Il fascismo e la guerra. Il prefetto di ferro - 5.7. Lo sbarco Alleato. I giornali) - 6. Residui premoderni e bisogni avanzati (6.1. Disarmare il separatismo: la Regione a Statuto Speciale. Indulgenze per un capomafia - 6.2. Il controllo del voto popolare. Portella delle Ginestre - 6.3. La garanzia del consenso. Banditi a Partinico - 6.4. Esercitare l'Autonomia. La commissione antimafia - 6.5. La dipendenza assistita. Le prime indagini - 6.6. Conquistare il futuro. Comiso e Lampedusa) - Cronologia essenziale - Bibliografia minima ragionata