Un testo sugli dèi e sul mondo del paganesimo tardo-antico Stampa E-mail

Enrico Schiavo-Lena

Un testo sugli dèi e sul mondo del paganesimo tardo-antico: il Trattato di Salustio
Osservazioni e confronti

Casa Editrice Kimerik, pagg.184, € 12,00

 

schiavo-lena_salustio  IL LIBRO – Questo lavoro è dedicato ad un testo fondamentale del paganesimo tardo-antico, venato di influssi neoplatonici: il De diis et mundo di Salustio. Passando dalla questione relativa all’identità dell’autore, si giunge alla storia manoscritta dell’opera, venuta alla luce, dopo tredici secoli di oscurità, soltanto nel 1638. Un testo nato durante la riforma religiosa di Giuliano, ovvero quando si tentò di dare nuova linfa al tradizionale politeismo greco-romano per combattere il sempre più forte e agguerrito cristianesimo. Vengono affrontate la concezione degli dèi, la provvidenza da essi esercitata e l’escatologia, strettamente connessa alla metempsicosi, professata da tutti i neoplatonici. Per concludere con uno sguardo fugace sulle sorti del paganesimo dopo Giuliano e Salustio, attraverso le più importanti tappe della sfida con il cristianesimo e con gli ultimi difensori delle antiche concezioni politeistiche nelle due zone geografiche dell’Impero, di lingua latina e greca.

  DAL TESTO – “Tralasciando la questione se l'opera fosse stata completata prima o dopo la morte di Giuliano (ma alcuni indizi come "Gli dèi stessi e le anime di chi ha scritto i miti siano propizi a noi che ne abbiamo parlato" in IV, 10, 10-11, farebbero pensare ad una sorta di dedica per l'amico Augusto appena scomparso), si può comunque ragionevolmente pensare che a commissionarla fu appunto l'imperatore e che il suo fidato collaboratore abbia accettato di buon grado di metterla per iscritto. Tuttavia questo non sembra essere sufficiente a dimostrare che l'intenzione delle autorità fosse quella di fare del De diis et mundo il testo base della riforma del paganesimo, da imporre a tutti i fedeli (almeno quelli non cristiani). Non esiste alcuna informazione a riguardo da parte degli storici antichi i quali, come sappiamo, sembrano del tutto ignorare il testo salustiano. Inoltre, anche ammesso che il nostro autore seguisse fedelmente le idee sincretistiche dell'Apostata - cosa non del tutto vera - bisognerebbe anche dimostrare che tale libretto avesse valore normativo (così come il Catechismo ufficiale della Chiesa cattolica, che insegna le verità di fede obbligatorie da credere, non essendo soltanto un trattato informativo), il che appare francamente assai improbabile. E ancora, non sappiamo a quale titolo (semplice amico dell'Augusto?) Salustio sarebbe intervenuto, dal momento che non risultano cariche religiose ricoperte da nessuno dei due personaggi identificati sotto il suo nome […]. Infine, sembra mancare un qualsivoglia tentativo di convertire, anzi l'impressione è che il testo si rivolga a coloro che già la pensano come lui. Ma, allora, sorge spontanea la domanda: a quale scopo scriverlo? Chi erano i destinatari? È lo stesso Salustio a rispondere, all'inizio del I capitolo, quando sostiene a mo' di introduzione: ''Quelli che intendono istruirsi sugli dèi devono essere stati ben allevati da fanciulli e non essere cresciuti in mezzo a stolte opinioni; e in più essere buoni e assennati per natura, per avere qualcosa di affine ai discorsi. Inoltre devono conoscere le nozioni comuni". Si comprende, allora, che, almeno in teoria, tutte le persone desiderose di imparare potrebbero essere inserite nel novero dei destinatari.”

  L’AUTORE – Enrico Schiavo-Lena nasce a San Donà di Piave (VE), il 3 ottobre del 1985. Studente dell’Università di Bologna, si appassiona alle Religioni del mondo classico, e ottiene nel 2008 la laurea triennale in Lettere. Nel 2012 si laurea col massimo dei voti in Archeologia e culture del mondo antico, sempre presso l’Ateneo bolognese, con la tesi Un testo sugli dèi e sul mondo del paganesimo tardo-antico: il Trattato di Salustio. Osservazioni e confronti.

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione - Il problema dell'identità dell'autore - La tradizione manoscritta e gli studi - Il contesto dell'opera: la Riforma religiosa di Giuliano - La concezione del divino - La provvidenza - La trasmigrazione delle anime e l'escatologia - Il Paganesimo dopo Giuliano - Bibliografia