Patria senza Dio Stampa E-mail

Phil Zuckerman

Patria senza Dio
Cosa possono insegnarci sulla contentezza le nazioni meno religiose

Malcor D’ Edizioni, pagg.220, € 18,00

 

zuckerman_patria  IL LIBRO – In un paese in cui il trinomio "Dio, Patria e Famiglia" informa ancora di sé la concezione conservatrice della moralità, il saggio del sociologo Phil Zuckerman - già vincitore del premio Silver del «Forward Magazine» e per la prima volta pubblicato in Italia - può rappresentare un interessante e originale contributo al dibattito sulla laicità nella vita pubblica e privata che coinvolge anche il nostro paese.
  Lo sguardo dello studioso americano sulle democrazie sostanzialmente laiche della Scandinavia e il rimando costante all'escalation del fanatismo religioso statunitense e non solo, si articola in un confronto teso a stabilire il grado effettivo di benessere, di "contentezza" del cittadino agnostico e di quello credente in due paesi agli antipodi per l'approccio con le questioni religiose.
  Nelle società laiche - e perciò senza Dio - in cui Zuckerman ha condotto la sua ricerca, la mancanza di fede non corrisponde affatto a condotte amorali, disprezzo dei valori basilari e caos sociale, tutt'altro. I danesi e gli svedesi intervistati dall'autore testimoniano, infatti, come una società sviluppata e fiorente, una democrazia sanissima, uno standard di vita tra i più alti al mondo poco abbiano a che vedere con il grado di penetrazione dei precetti religiosi nelle coscienze collettive.

  DAL TESTO – “Prima di tutto, sostengo che una società senza Dio non è solo possibile, ma può essere anche piuttosto civile e piacevole. Questo aspetto consapevolmente polemico del mio lavoro mira principalmente a contraddire le affermazioni di alcuni cristiani convinti e conservatori, i quali sostengono sistematicamente che una società senza Dio equivarrebbe a un inferno sulla terra: con un'immoralità dilagante, colma di malvagità e brulicante di depravazione. Ma non è così, la Danimarca e la Svezia sono società significativamente forti, sicure, sane, morali e prospere. Di fatto, si potrebbe dire che sono tra i "migliori" paesi al mondo, almeno secondo le valutazioni sociologiche standard. In un'epoca di crescente fondamentalismo religioso e di rafforzamento dei legami tra religione e politica - negli Stati Uniti così come in molti altri paesi del mondo - è un dato di estrema importanza.”

  L’AUTORE – Phil Zuckerman è professore associato di Sociologia al Pitzer College di Claremont, in California, dove vive con la moglie e i tre figli. Si occupa di sociologia della religione, con particolare riguardo ai temi dell'ateismo, della laicità e dell'apostasia. I suoi articoli sono pubblicati dal «Washington Post» e dal «The Guardian», ed è uno dei blogger ospitati dal celebre «Huffington Post». È autore, tra gli altri, dei libri Faith No More: Why People Reject Religion (2011), Atheism and Secularity (2010) e Invitation to the Sociology of Religion (2003).

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione all'edizione italiana – Introduzione – I. Società senza Dio – II.Jens, Anne e Christian – III. La paura della morte e il significato della vita – IV. Lene, Sonny, Gitte – V. Essere secolari – VI. Perché? – VII. Dorthe, Laura e Johanne – VIII. Religione culturale – IX. Il rientro negli Stati Uniti – Appendice – Ringraziamenti – Note - Bibliografia