Giovanni Gentile. Il filosofo oltre l’uomo Stampa E-mail

Gino Capozzi

Giovanni Gentile
Il filosofo oltre l'uomo
Seconda edizione


Satura Editrice, pagg.160, € 12,00

capozzi gentile  IL LIBRO – Il saggio riassume la multiversita' del fare di Gentile, con un'attenzione che si sforza d'interpretare da un lato la collocazione del filosofo in Europa, dall'altro l'operosita' dell'uomo nella Cultura, con le ragioni del suo schieramento politico nel quale s'inquadra la singolare vicenda di Gentile con Croce, definibili come i Dioscuri della Filosofia italiana del '900. Il saggio, pur nella sua brevità, mette in discussione la collocazione convenzionale di Gentile, con una tesi che tenta di mostrare come Neoidealismo e Neohegelismo siano una sorta di involucro che va stretto alla filosofia affatto originale che si sviluppa dentro, a cui nemmeno la denominazione acquisita, vale a dire Attualismo o Idealismo attuale, appare del tutto congruente alla nuova matrice di pensiero e si rivela idonea a rappresentarne l'essenza.

  DAL TESTO – "Gentile finì col porsi come la coscienza critica del Fascismo, con l'ambiente che si sviluppa dalla sua filosofia. Di ciò si ha un riflesso non irrilevante negli organismi di Cultura, ma soprattutto sul versante degli Atenei, dove operano i G(ruppi) U(niversitari) F(ascisti), o nella formula contratta, i GUF. In questi organismi universitari arieggia un clima che è propizio alla libertà dei dibattiti a livello della Cultura e della Politica, in un senso che contribuisce non poco alla formazione di una classe politica tutt'altro che proclive al regime dominante. Paradossalmente si può dire che negli organismi politici delle Università si educa buona parte della classe politica che si sostituisce al Fascismo e assume il Governo del Paese dopo il crollo del regime, tra le macerie ancora fumanti della guerra che l'Italia combatte con buona parte dei popoli della terra prima pro, poi contra i Tedeschi e che finisce col combattere anche tra gli Italiani medesimi. Non è forse noto che gli Ingrao, gli Alicata, i Laconi tra i comunisti e che i Taviani, i Fanfani, i Moro tra i democristiani sono o vincitori o giudici in quelle gare che sono i Littoriali della Cultura i quali sono organizzati e si svolgono per iniziativa degli organismi universitari dell'epoca? Paradossalmente, il Fascismo genera inconsapevolmente parte della classe politica che contribuisce alla sua disfatta e si assume la responsabilità della ricostruzione."
  "La libertà è un principio di pensiero e un costume di vita che penetra profondamente nella formazione della personalità di Gentile tanto che diventa un abito che il filosofo non disindossa nemmeno con la sua adesione al Fascismo. A questo proposito occorre fare una considerazione che riguarda la tematica del rapporto tra Gentile e Croce. Se si leggono gli scritti prefascisti dei dioscuri della filosofia italiana, da un lato gli articoli raccolti in Guerra e fede e Dopo la vittoria di Gentile, dall'altro i saggi che danno vita agli Elementi di politica di Croce, si ha l'opportunità di costatare che, mentre i primi sembrano avere una matrice di libertà sia pure risorgimentale, i secondi appaiono ispirati all'esigenza di autorità, tanto che a taluno si mostrano come una sorta di dottrina preparatoria del movimento che si sarebbe instaurato al potere in Italia. Che poi le esposizioni teoriche si invertano negli atteggiamenti pratici, con Gentile che dà il sostegno del suo prestigio al Fascismo, con Croce che diventa il capo carismatico dell'opposizione al Regime, è un dato di fatto che è affidato al giudizio della Storia."

  L'AUTORE – Gino Capozzi ha tenuto insegnamenti in diverse discipline, quali Filosofia del diritto, Filosofia della politica, Filosofia della Storia, Teoria generale del diritto, Sociologia del diritto, presso cinque Università: Napoli "Federico II'', Napoli Secondo Ateneo, Salerno, Bari, Foggia; e in sette Facoltà. È direttore dell'"Istituto Europeo dei Diritti Umani". È membro del Comitato scientifico di Riviste specializzate e direttore della Rivista "Filosofia dei Diritti Umani. Philosophy of Human Rights". Opere principali: "Etica e diritto nella problematica all'immanentismo", Napoli, 1970; "Genesi dell'idea di spazio nella fondazione della 'fisica' greca", Napoli 1973; "Giudizio, prova e Verità. I principi della 'Scienza' nell'analitica di Aristotele", Napoli, 1974; "Introduzione alla logica come analitica della scienza e della storia", Napoli, 1976; "Saggi di etica, giuridica e politica", Napoli, 1995; "Filosofia, scienza e 'praxis' del diritto", Napoli, 1996; "Le ek-stàsi del fare", 2 voll., Napoli, 1998; "Forze, leggi e poteri", Napoli, 1998; "Temporalità e norma", Napoli, 2000; "L'individuo, il tempo e la storia", Napoli, 2000; "Diritti dell'uomo", Napoli 2001; "I Sistemi del fare dal Nulla all'Essere", Napoli, 2003.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione alla seconda edizione - Prefazione alla prima edizione - Sommario - Introduzione - Capitolo I. L'epoca «gentiliano-crociana, crociano-gentiliana» della cultura italiana – Capitolo II. Le opere di cultura di Gentile - Capitolo III. Gentile e il Fascismo - Capitolo IV. Da Hegel e con Hegel oltre Hegel - Capitolo V. Filosofia della Praxis e Praxeologia - Capitolo VI. Ambiguo sviluppo dell'Attualismo nell'organismo hegeliano - Capitolo VII. Dal Dialettismo al Praxeologismo - Capitolo VIII. Il filosofo oltre l'uomo - Appendice bibliografica - Indici - Indice dei nomi - Indice generale