Pio X. Un pontefice santo alle soglie del "secolo breve" Stampa E-mail

Oscar Sanguinetti

Pio X
Un pontefice santo alle soglie del "secolo breve"
Prefazione di Roberto Spataro Sdb


Sugarco Edizioni, pagg. 336, € 24,80

sanguinetti PioX  IL LIBRO – A 100 anni dalla morte e a 60 dalla canonizzazione, Oscar Sanguinetti opera una rilettura del pontificato di papa Sarto ricostruendone un profilo che non scade né nell'oleografia del tradizionalismo «imbalsamatore » né nell'aspra critica di marca ideologica che connota la storiografia progressista. Pio X non è stato un cieco reazionario, ma un papa dalle ampie vedute riformatrici, desideroso di far recuperare alla Chiesa un ruolo più incisivo nel mondo. Il motto «instaurare omnia in Christo» significava per lui ricondurre al suo centro, Cristo, la vita della Chiesa, nonché ricollocare il Vangelo al centro della società, «lavorando» primariamente sulle strutture ecclesiali, sulla qualità del clero e sulla pietà popolare, senza però dimenticare il movimento cattolico e il problema dell'impegno dei cristiani in politica. Alla lotta contro il modernismo, teologico e sociale, tutta una storiografia pregiudizialmente avversa vorrà ridurre gli undici anni del pontificato di papa Sarto, dimenticando le incisive e durature riforme da lui intraprese – codice di diritto canonico, ordinamento della Curia, catechismi, liturgia, musica sacra, riorganizzazione del laicato impegnato –, mentre studi recenti più equilibrati ne rivalutano il volto innovatore e ricollocano il suo antimodernismo nella corretta luce di corollario del suo riformismo.

  DAL TESTO – "[...] in effetti, si stenta a immaginare come il suo stile di governo imperioso, la sua mentalità sagace e «contadina», la sua politica spiccia e priva di complessi si possano adadttare al mondo nuovo dell'industria pesante e delle masse politicizzate, in un tempo in cui il confronto con la modernità non è più su scala nazionale o europea, come è stato con l'Italia o con la Repubblica francese, ma su scala globale, dove le partite si giocano fra soggetti ben più potenti - e in genere ancor meno sensibili alle ragioni della Chiesa - di quanto siano stati i «sulfurei» massoni transalpini del 1906.
  "Ma la «tenuta» della Chiesa cattolica romana sotto gli uragani del «secolo breve» è dovuta anche all'eredità di Pio X.
  "Il «papa contadino» l'ha liberata dai complessi della modernità, ne ha rinnovato gli organi di governo e le ha conferito il giusto accentramento dei poteri, che hanno consentito alla Chiesa, debole in temporalibus, di resistere all'ascesa delle nuove «bestie» apocalittiche che si staglieranno all'orizzonte all'epoca del suo successore e che questi si troverà ad affrontare armato solo della dottrina della fede difesa «con le unghie» da Pio X.
  "E la Chiesa, grazie al suo impulso e grazie all'intelligenza e alla fedeltà dei due pontefici che gli succedono - forse meno «intransigenti», ma dottrinalmente integri e risoluti nell'agire - saprà sopravvivere alle persecuzioni dell'ateismo e del comunismo, nonché al nuovo dramma globale che si apre alla fine del regno di Pio XI, un cataclisma che lascerà l'Europa devastata, annichilita, spopolata, spaccata in due, ridotta definitivamente a comprimario della storia globale. Anzi, la Chiesa, nel panorama di rovine che circonda la sede di Pietro, riuscirà a fare udire la sua voce più forte di prima e spesso sarà vista come l'unica àncora di salvezza, l'unica torre ancora in piedi fra le macerie - anche in senso materiale - di una generale desolazione. Pio XII, il defensor Civitatis, quando ogni potere a Roma si dissolverà, acquisterà un'autorevolezza che da secoli i pontefici non possono rivendicare."

  L'AUTORE – Oscar Sanguinetti nasce a Milano nel 1949. Nel 1974 si laurea in Storia Moderna con una tesi sui movimenti popolari controrivoluzionari nella Lombardia della fine del Settecento. Affianca a esperienze professionali in altri campi, attività di studio e di ricerca storica che lo portano, nel 1996, a pubblicare il suo primo volume, "Le insorgenze contro-rivoluzionarie in Lombardia nel primo anno della dominazione napoleonica", prefato dal compianto amico e maestro Marco Tangheroni (1946-2004). Nel 1995, con Marco Invernizzi e altri, fonda a Milano l'Istituto Storico dell'Insorgenza e per l'Identità Nazionale (ISIIN). Attualmente opera come ricercatore senior presso l'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea (ISEM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). È autore di diversi saggi, apparsi in volumi, in opere collettanee e su riviste, e ha promosso e curato diverse pubblicazioni di argomento storico e politico. Dirige "Annali Italiani. Rivista di studi storici", organo dell'ISIIN (www.identitanazionale.it), nonché "Cultura& Identità. Rivista di studi conservatori" (www.culturaeidentita.org), testata indipendente di cultura e politica; collabora alle riviste "il Timone" e "Cristianità".

  IL PREFATORE - Roberto Spataro, nato a Taranto nel 1965, è sacerdote dell'ordine salesiano. Già preside dello Studium Theologicum Salesianum di Gerusalemme, è attualmente professore straordinario di Letteratura Cristiana Antica greca presso la Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche dell'Università Pontificia Salesiana di Roma. È segretario della Pontificia Academia Latinitatis, istituita nel 2012 da Benedetto XVI con il motu proprio Latina lingua con lo scopo di «[...] sostenere l'impegno per una maggiore conoscenza e un più competente uso della lingua latina, tanto nell'ambito ecclesiale, quanto nel più vasto mondo della cultura» (n. 4).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Roberto Spataro, S.D.B. – Premessa - I. Introduzione (1. L'ethos occidentale fra Otto- e Novecento - 2. Un periodo d'incubazione di tragici eventi) - II. La vita (1. Il «contadinello» veneto - 2. La vocazione e la formazione sacerdotale - 3. Cappellano a Tombolo - 4. Parroco a Salzano - 5. Canonico e cancelliere a Treviso - 6. Vescovo a Mantova - 7. Cardinale e patriarca di Venezia - 8. Vescovo di Roma e pontefice universale) - III. Il pontificato (1. La Chiesa alle soglie del «secolo breve» - 2. L'eredità di Pio IX e di Leone XIII - 3. «Instaurare omnia in Christo» - 4. Un nuovo stile pastorale - 4.1. Tre modelli da imitare - 4.2. Il programma pìano - 4.3. Un nuovo stile magisteriale - 4.4. Le relazioni con gli Stati - 4.5. Priorità alla pastorale e al governo - 5. L'azione in campo sociale - 5.1. Cattolici italiani e società - 5.2. Il motu proprio Fin dalla prima - 5.3 L'enciclica Pieni l'animo - 5.4. L'enciclica Il fermo proposito - 5.5. Verso l'intesa elettorale con i liberali - 5.6. Il « patto Gentiloni» - 6. L'azione pastorale e il governo della Chiesa - 6.1. I catechismi - 6.2. L'istruzione religiosa - 7. La riforma del diritto canonico - 8. La riforma della Curia romana - 9. La riforma della pratica eucaristica - 10. Pio X e gli ebrei - 11. Il modernismo - 11.1. La nozione di modernità - 11.2. Il modernismo - 11.3 L'antimodernismo: la Chiesa, la Curia, la cultura - 11.4. Le fasi della «profilassi» antimodernistica - 11.5. Il modernismo sociale del Sillon e il «caso Murri» - 11.6. Le visite apostoliche e le nomine vescovili - 11.7. La repressione - 11.8. Bilancio dell'azione antimodernistica - 11.9. La revanche dei filomodernisti - 11.10. Modernismo e Concilio Vaticano II - 12. Pio X e la massoneria - 13. La politica e la diplomazia - 13.1. Il quadro - 13.2. Lo «sganciamento» dalle potenze - 13.3. Due politiche opposte - 13.4. La condanna dell'Action Française - 13.5. Pio X e «il guerrone») - IV. La personalità e la santità (1. Chi è Pio X - 1.1. Il temperamento e il carattere - 1.2. La vita interiore e il cammino verso la santità - 1.3. L'«ideologia» di Pio X - 1.4. Le «preferenze» spirituali - 1.5. Il bagaglio «tecnico» - 2. La morte e la canonizzazione) - V. Conclusione – Appendici (1. Il testamento - 2. «Perché combatto il Modernismo» - 3. Statuti e programma del Sodalitium Pianum - 4. Il cardinale Merry del Val) – Bibliografia - Indice dei nomi

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