Marcia fatale. 1812, Napoleone in Russia Stampa E-mail

Adam Zamoyski

Marcia fatale
1812, Napoleone in Russia


Utet, pagg.574, € 20,00

zamoyski marcia  IL LIBRO – La campagna di Napoleone in Russia è ricordata come uno degli avvenimenti più drammatici della storia europea, nonché il primo esempio di guerra totale, che vide i maggiori imperi dell'epoca scontrarsi per il dominio sul Continente. Da due secoli questo evento è impresso nell'immaginario collettivo, eppure alla sua straordinaria forza evocativa non è sempre corrisposta un'analisi storiografica imparziale e approfondita. Con "Marcia fatale", Adam Zamoyski prova a invertire la tendenza, attingendo a una serie di documenti, spesso inediti, recuperati in archivi e biblioteche di tutto il mondo. Dalle lettere di semplici soldati ai diari personali dei protagonisti, dai bollettini ufficiali agli appunti manoscritti: facendo parlare gli uomini, Zamoyski ci fa rivivere il loro dolore, le loro speranze, le loro paure. E così, accanto alla voce dei grandi protagonisti della Storia, sentiamo anche quella degli "ultimi", di quei francesi e russi, polacchi e italiani, tedeschi e portoghesi impegnati a tornare vivi dal campo di battaglia. "Tableau vivant" intenso e ricchissimo, "Marcia fatale" è un'opera che riesce a far convivere in modo armonico il rigore storiografico e l'interpretazione dei documenti con un'impressionante potenza narrativa, facendoci osservare, da un'originale e sorprendente prospettiva, la lenta e inesorabile disfatta dell'esercito più potente mai messo in campo. E del suo comandante supremo.

  DAL TESTO – "Kutuzov, pur non avendo perso tempo nel proclamare la battaglia di Malojaroslavec una vittorra russa, era tutt'altro che sicuro di sè. Le sue forze erano composte in tale misura da reclute fresche e ufficiali inesperti, che nonostante il morale alto, avevano dato cattiva prova di sé nei combattimenti. Nessuno poteva prevedere come si sarebbero comportati nel contesto di una battaglia campale. Viceversa, il modo in cui si erano battuti i francesi dimostrava che il soggiorno a Mosca non aveva intaccato il loro morale tanto da ridurne l'attitudine al combattimento. Pertanto, se le forze di Kutuzov godevano di una rassicurante superiorità numerica e di un numero di cannoni decisamente maggiore di chi stava loro di fronte, Napoleone aveva un vantaggio enorme in termini di qualità.
  "«Quella sera accaddero cose molto strane al quartier generale russo» secondo il colonnello von Toll. Bennigsen, Konovnicin, Wiilson e lo stesso Toll cercarono di convincere Kutuzov ad agire, sostenendo che la vittoria era senz'altro alla loro portata. Ma Kutuzov non intendeva giocarsi tutto neppure con simili probabilità. Se fosse stato sconfitto in quel momento l'esercito non sarebbe stato in grado di ricostituirsi come era avvenuto dopo Borodino e tutto il suo ragionamento, ossia che aveva rinunciato a Mosca per preservare l'esercito che avrebbe cacciato Napoleone dalla Russia, sarebbe apparso del tutto privo di senso. Poiché i francesi non si allontanavano ma compivano ricognizioni del terreno, Kutuzov non poteva che pensare che si preparassero a dare battaglia il giorno seguente. Quando gli giunse l'informazione che erano state scorte unità francesi che cercavano guadi sul Luža più a ovest e si spingevano verso Medyn, temette di restare isolato da Kaluga. Decise pertanto di evitare la battaglia e ordinò una ritirata per quella sera. «Il livello della sua codardia supera financo la misura concessa a un codardo» schiumava di rabbia Bennigsen in una lettera alla moglie."

  L'AUTORE – Adam Zamoyski, nato a New York nel 1949 in una famiglia polacca costretta all'esilio dopo l'invasione nazista, cresce tra l'Inghilterra e l'Europa continentale, di cui conosce bene storia e tradizione. Storico di fama internazionale, autore di più di dieci libri tradotti in tedesco, spagnolo, cinese e svariate altre lingue, è membro della Royal Society of Arts e della Royal Society of Literature. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: "Rites of Peace. The Fall of Napoleon and the Congress of Vienna" (2008), "Warsaw 1920. Lenin's Failed Conquest of Europe" (2008), "Poland. A History" (2009) e "Chopin. Prince of the Romantics" (2011).

  INDICE DELL'OPERA – Nota introduttiva – I. Cesare – II. Alessandro – III. L'anima dell'Europa – IV. La deriva verso la guerra – V. La Grande Armata – VI. Il confronto – VII. Il Rubicone – VIII. Vilnius – IX. La guerra cortese – X. Il cuore della Russia – XI. Guerra totale – XII. Kutuzov – XIII. La battaglia per Mosca – XIV. Un falso trionfo – XV. Lo stallo – XVI. Le distrazioni di Mosca – XVII. La marcia verso il nulla – XVIII. La ritirata – XIX. Il miraggio di Smolensk – XX. La fine dell'armata di Mosca – XXI. La Beresina – XXII. Un impero di morte – XXIII. La fine della strada – XXIV. La salute di sua maestà – XXV. La leggenda - Note - Fonti principali e studi - Crediti delle illustrazioni - Indice dei nomi