Sofocle. La sapienza di Zeus e la democrazia matura Stampa E-mail

Giuseppe Micunco

Sofocle
La sapienza di Zeus e la democrazia matura


Stilo Editrice, pagg.132, € 8,00

micunco sofocle  IL LIBRO – Sofocle ha cantato la vittoria di Salamina, ha vissuto gli anni splendidi della democrazia periclea, dello splendore di Atene nella letteratura e nella filosofia, ma ha anche conosciuto gli anni della peste, delle sconfitte (la spedizione in Sicilia), del regime oligarchico dei Quattrocento, della corruzione dei costumi e degli scandali, anche in materia religiosa. In tutto, però, ha sempre conservato una grande serenità e una grande fede nella protezione degli dèi, nella 'paternità' di Zeus, in una sorta di provvidenza divina – pur per le vie di una sapienza non sempre accessibile ai mortali –, ma anche una grande fede nell'uomo, nella sua capacità, soprattutto politica, di operare cose grandi, in particolare con la parola e con l'intelletto, e nella sua capacità di imparare a praticare la misericordia, la pietà, il 'con-amare'.

  DAL TESTO – "Sofocle si collocava pienamente in una cerchia di uomini d'arte e di cultura di cui Pericle era il punto di riferimento ideale, oltre che politico. Gravitavano intorno a lui e al suo lavoro filosofi come Anassagora (sostenitore di audaci innovative idee sulla natura) e Protagora (l'assertore dell''uomo misura di tutte le cose'), lo storico Erodoto, artisti come Fidia (lo scultore del Partenone) e come l'architetto Ippodamo di Mileto; anche la 'compagna' di Pericle, Aspasia, era parte del gruppo, una donna colta e impegnata, accusata addirittura di condizionare i pensieri e le parole dello stesso Pericle. Tutti erano accomunati da una grande fede nella grandezza dell'uomo, nel suo ingegno, nelle sue possibilità, ma anche dalla consapevolezza del limite costituito dal timore degli dèi e dal bene della città democratica.
  "Il fatto che Sofocle, anche a motivo della rappresentazione dell'Antigone, abbia avuto l'incarico di stratego accanto a Pericle non va considerato come isolato, o puramente onorario. Sofocle aveva ricoperto già qualche anno prima (443 a. C.) l'importante carica di presidente degli ellenotami, dei tesorieri che avevano avuto il compito di fare una nuova valutazione dei tributi dovuti dalle città che facevano parte della lega delio-attica voluta da Pericle per il controllo militare e commerciale dell'Egeo, lega in cui Atene aveva la leadership: il tesoro della lega era nell'isola di Delo presso il santuario di Apollo, ma presto Pericle l'avrebbe spostato direttamente ad Atene."

  L'AUTORE – Giuseppe Micunco è nato a Bari, dove risiede. Studioso dal grande rigore critico e dai molteplici interessi, scrive su riviste scientifiche approfondendo i temi legati all'incontro tra la cultura classica e la cultura cristiana ed è collaboratore dell'UTET per la collana dei classici latini. È autore di più di trenta pubblicazioni, tra cui: "Praesentia numina. Catullo e il 'dio vicino'" (1996), "Sine dominico non possumus. I martiri di Abitene e la Pasqua domenicale" (2004); ha curato e tradotto l'"Inno in onore del beatissimo martire Lorenzo", di Aurelio Prudenzio Clemente (Stilo Editrice, 1999); insieme a Domenico Lassandro ha curato per l'UTET i "Panegirici latini" (2001) e "De natura deorum", "De senectute", "De amicitia" di Cicerone (2007); ha di recente curato l'"Exultet I di Bari" (Stilo Editrice, 2011). Per Stilo Editrice cura la collana 'piccola letteratura greca'.

  INDICE DELL'OPERA – 1. Sofocle e Atene (a. La vittoria di Salamina - b. Pericle e la città democratica: il bello e la sapienza - c. La grandezza dell'uomo) - 2. L'Antigone. La città democratica e le leggi non scritte (a. La trama dell'Antigone - b. Decreti umani e leggi divine - c. 'Lo Stato sono io'. Assolutismo e democrazia - d. Buoni e cattivi. La solitudine di Antigone e l'utopia dell'amore - e. La cerchia periclea. Cultura e politica - f. L'uomo misura di tutte le cose. Sofocle e Policleto) - 3. L'Aiace. Dèi ed eroi (a. Le tragedie a dittico. Trama dell'Aiace - b. Pietà per le sciagure umane - c. Il tiranno e l'eroe. Il kòsmos divino) - 4. Il dolore innocente. Le trachinie (a. «Niente in tutto questo che non sia Zeus» - b. L'apparente indifferenza degli dèi - c. Trama delle Trachinie - d. Amore e timore degli dèi - e. La forza di Eros - f. Soffrire il male operando il bene) - 5. Edipo re. L'uomo che voleva sapere troppo (a. Piede gonfio. Trama dell'Edipo re - b. Il mistero dell'uomo e l'enigma della Sfinge - c. Il mistero degli dèi e la peste di Atene - d. La cecità di Edipo - e. Il caso o la divina provvidenza? - f. Colpa oggettiva e innocenza soggettiva) - 6. L'Elettra. Il dramma dell'animo umano (a. Eschilo, Euripide, Sofocle - b. La spedizione in Sicilia. La crisi etico-religiosa - c. Rigore morale e compromessi di comodo - d. Leggi divine e ipocrisia degli uomini - e. La pietà verso gli dèi. Sofocle e Catullo) - 7. Il Filottete. Empietà e lealtà (a. Pericle e Alcibiade - b. Odisseo e Neottolemo: due generazioni a confronto. Trama del Filottete - c. Il fine giustifica i mezzi - d. Dalla parte della giustizia e dell'umana pietà - e. Confidare negli dèi) - 8. La fede di Sofocle. L'Edipo a Colono (a. Fede negli dèi e fede nell'uomo - b. Il 'capro espiatorio'. Trama dell'Edipo a Colono - c. Per il bene della città - d. Le sculture di Fidia: civiltà e barbarie - e. La lode di Atene - f. I misteri e la benevolenza divina - g. Tutta la vita è dolore - h. La trasfigurazione di Edipo - i. Il servizio divino del poeta) - Bibliografia minima