La mente nera Stampa E-mail

Corrado De Rosa

La mente nera
Un cattivo maestro e i misteri d'Italia: lo strano caso di Aldo Semerari

Sperling & Kupfer, pagg.290, € 17,00

derosa mentenera  IL LIBRO – Aldo Semerari. Tra i più importanti criminologi dai tempi di Cesare Lombroso. Amico di politici e potenti, di boss e faccendieri. Eminenza grigia dell'eversione nera. Sfogliando l'album dei segreti d'Italia, da piazza Fontana alla strage di Bologna, dal sequestro Moro all'omicidio Amato, fino alla prima trattativa Stato-mafia, quella del sequestro Cirillo, con regolarità, a un certo punto, spunta il suo nome. A volte sullo sfondo, altre in primo piano, nelle foto ricordo del passato più misterioso del nostro Paese Semerari c'è sempre. Se indagato, viene assolto. Anche dopo mesi di carcere per la strage di Bologna. È un professionista stimato, temuto e riverito, il perito più richiesto dai magistrati e allo stesso tempo il criminologo di fiducia della banda della Magliana e di Luciano Liggio, della camorra e dell'eversione nera. Equilibrista su un filo sottile che collega prestigio sociale e illegalità, vive in una villa di campagna, con i suoi dobermann cui dà ordini in tedesco, e dorme in un letto sormontato da una bandiera nazista. Non è un caso se la sua vita di segreti si conclude con l'ennesimo mistero d'Italia: viene ritrovato in una Fiat 128, la testa mozzata nell'abitacolo, il corpo incaprettato nel baule. Un caso chiuso in fretta, visto che ancora oggi non si sa veramente chi lo abbia ucciso, forse perché – come in un giallo – sono in troppi a volerlo morto per paura che riveli i segreti che custodisce. Solo uno psichiatra come Corrado De Rosa poteva raccontare l'avventura di una mente come quella del professore nero, una sorta di Limonov italiano, tanto ambiguo quanto affascinante, eccellente nella scienza quanto pericolosamente attratto dal male.

  DAL TESTO – "Aldo Semerari è uno studioso della psichiatria «difficile»: la psichiatria fenomenologica, che fa incontrare filosofia e medicina. Legge i testi di uno dei massimi esponenti di questa disciplina, lo psichiatra svizzero Ludwig Binswanger, oltre a quelli di Heidegger. Studia la coscienza e le esperienze umane più intime. È tra i maggiori esperti del pensiero di Karl Jaspers e nel 1967 firma il Manifesto italiano della scuola moderna di antropo-fenomenologia fondata proprio
dallo psichiatra-filosofo tedesco.
  "Strano modo di conciliare credo politico e scientifico, il suo. L'antisemitismo, infatti, aveva frenato la carriera di Jaspers. Sua moglie era ebrea, e tanto bastava per considerarlo un nemico del regime e della «cultura» nazista. «Cultura» di cui Semerari, a metà degli anni Sessanta, è ormai infatuato: gira con un maglione nero e un cinturone delle Ss tedesche.
  "Il suo interesse per la fenomenologia lo spinge a una visione filosofica che parte da una certezza: la ricerca, fino a quel momento, è riuscita a spiegare alcuni meccanismi della personalità dell'uomo senza mai addentrarsi veramente negli spazi più oscuri della mente. La sua scommessa è riuscire a cogliere le ragioni dei comportamenti criminali così come emergono dal punto di vista di chi li commette e non da quello di chi li indaga.
  "Per Semerari, la vera comprensione delle scelte umane e delle motivazioni che spingono a delinquere può avvenire solo attraverso l'analisi dell'essere nel mondo dell'uomo, cioè attraverso la conoscenza vera e profonda del suo modo di vivere.
  "Il professore è un eclettico. Mette insieme il frutto dei suoi studi e applica le teorie fenomenologiche alla medicina criminologica. Poco prima di morire ne spiegherà i capisaldi nel Manuale di psichiatria forense redatto con il figlio Antonio e con Fiorella Carrara, il suo braccio destro: una scienza ancora non ben definita, su cui si è scritto tanto ma in modo non ortodosso. Una scienza che si occupa di crimini e di criminali, che ha per oggetto «l'uomo che infrange una norma penale», e che meglio di altre permette di comprendere la personalità di chi commette un reato, anche il più efferato."

  L'AUTORE – Corrado De Rosa, psichiatra salernitano e scrittore rudimentale, ha scritto "I medici della camorra" (Castelvecchi, 2011) ed è tra gli autori di "Strozzateci tutti" (Aliberti, 2010), "La giusta parte" (Caracò, 2011) e "Novantadue. L'anno che cambiò l'Italia" (Castelvecchi, 2012).

  INDICE DELL'OPERA – Personaggi principali – Prologo - 1. La caldaia di Bologna - 2. L'eminenza nera - 3. Il criminologo criminale - 4. Boia, principesse, esperti di formiche - 5. La commedia degli equivoci - 6. La depressione dello psichiatra - 7. Taranto-Milano, via Magliana - 8. Il mitra della speranza - 9. Una tessera introvabile - 10. Porte aperte - 11. Quello per cui trattarono - 12. Vedi Napoli e poi muori - 13. L'uomo che parlava con i muli – Epilogo – Ringraziamenti - Fonti