Nomos e tecnica Stampa E-mail

Adolfo Sergio Spadoni

Nomos e tecnica
Ragione strategica e pensiero filosofico-giuridico
nell'Ordinamento dei grandi spazi


Edizioni Scientifiche Italiane, pagg.204, € 16,00

spadoni nomos  IL LIBRO – Questo libro è stato pensato per tracce, itinerari di riflessione e meditazione sulla condizione dell'uomo nella modernità. Lo sforzo di comprendere il presente si intreccia con quello di comprendere le problematiche di filosofia della storia, al fine di riuscire a collocare alloro giusto posto le specificità proprie della filosofia del diritto, della politica e della morale. Tre sono i plessi di questo intrico storico-esistenziale oggetto della riflessione: la razionalità , nel suo processo evolutivo che passa da ragion strumentale a ragione cinico-strategica, orientata dal «politico» e dal «giuridico», alla ragione tecnica; i grandi spazi, oceani e cosmo, quali dimensioni estranee all'uomo da dominare e luoghi privilegiati per la crescita della «tecnica scatenata»; il nomos e il nous come ultime risorse dell'umanesimo e della metafisica per «mettere in forma» la tecnica e ridimensionare le derive nichiliste del la tarda modernità. Nell'intreccio tra grandi spazi e tecnica le oraziane impiae rates (le navi oceaniche e spaziali) diventano il simbolo dell'assoluto tecnico, che rovescia in modo definitivo e irreversibile il mezzo in fine. La tecnica si trasforma in un nuovo ordine sovrano, dove la categoria di sovranità entra in crisi e dove il soggetto politico è segnato dal disincanto per i valori assoluti, attrezzato con una razionalità che non può che essere definita «ragion strategica» e che non distingue più tra bene e male nel compenetrare mezzi e fitti. L'interpretazione di alcuni stralci della dottrina dello spazio extra-atmosferico rappresenta un esempio clamoroso della realizzazione pratica di questo assunto filosofico-giuridico. Nella tarda modernità , quindi. come ha ricordato W. Benjamin. vincere deve sempre l'automa (la tecnica), ma forse per la prima volta nel pensiero si dà una opportunità alla filosofia, che si fa teologia e che aspira ad una conciliazione non forzata delle umane contraddizioni, di essere il nuovo principio speranza per l'umanità.

  DAL TESTO – "Lo Stato come entità sovrana, cui spetta la potestà di emanare norme imperative valide per una comunità che vive su un territorio ben definito, finalizzato alla produzione della ricchezza e/o proprietà nazionale ed al mantenimento dell'ordine interno ad essa funzionale, è in crisi, perché in crisi è il modello economico classico di tipo autarchico territoriale e mercantilista.
  "Nel processo in atto di globalizzazione dell'economia e della finanza, con il sorgere di nuove macro-aggregazioni regionali e di poli sovranazionali, si attenua il ruolo e lo scopo che rivestivano la geopolitica e la geostrategia per il raggiungimento di quelle finalità.
  "In effetti si può concordare con Luttwak sul fatto che stiamo assistendo ad un progressivo spostamento dalla geopolitica alla geoeconomia, intendendo con questo concetto una disciplina a chiara impronta pragmatico-realista, che cerca di dar conto dell'ormai mutato modello di concorrenza tra i paesi industrializzati, diverso dal passato. La competizione economica, anche ai livelli di alta conflittualità, deve essere condotta con strumenti prettamente economici, ma incardinati, per così dire, in reticolati normativi e non può far conto sulla sola potenza dello Stato per risolvere le controversie economiche. Il peso di un sistema-paese è tutto economico ed è la risultante di un felice connubio tra capacità tecnologico-industriali degli operatori di settore e la flessibilità e prontezza con cui una struttura statuale più sburocratizzata e meno pervasiva sa approntare gli strumenti diplomatici e giuridico-politici di specie.
  "Per accrescere la competitività di un sistema economico si ritiene utile adottare uno spregiudicato criterio di colberismo high tech. Con la globalizzazione dei mercati e la vigenza dello jus in bello della geoeconomia, lo spazio giuridico nazionale a tutela dell'economia, posta sulla base della sovranità territoriale dello Stato nazionale classico, viene meno. La sovranità viene relativizzata, cade la possibilità di sostegno all'economia ed alle aziende da parte dell'intervento pubblico da welfare-state ed uno Stato, in definitiva, non può sottrarsi alla competizione con altri Stati con una politica autarchica, perché si voterebbe a declino certo."

  L'AUTORE – Adolfo Sergio Spadoni è professore affidatario nell'Università degli Studi di Milano nel raggruppamento di Filosofia del diritto ed è stato docente di diritto aerospaziale nell'Università degli Studi di Trieste. Fa parte della Commissione dell'UNESCO per l'Etica delle Scienze e delle Tecnologie: è membro dell'ECSL, il Centro europeo di diritto dello spazio dell'Agenzia spaziale europea. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: "Del problema dell'interpretazione" (1988) e "Il mondo giuridico e politico di Karl Kraus" (1994). È autore di saggi su riviste specialistiche di filosofia del diritto e su riviste internazionali di diritto aerospaziale e delle telecomunicazioni.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Capitolo I. Dall'idrosofia alla cosmosofia. Considerazioni sul Grossraumdenken di Carl Schmitt (1. Nomos e tecnica - 2. La tecnica oltre l'umanismo - 3. Ordinamento e grandi spazi - 4. Nomos e Geist - 5. Il mezzo tecnico: la 'casa' e la 'nave' - 6. Qualche considerazione di filosofia della storia) - Capitolo II. Kósmos e Nomos (1. Attualità delle riflessioni schmittiane sullo spazio e crisi del concetto di sovranità - 2. Tecnologia, ideologia, sovranità - 3. La teoria funzionale - 4. Ermeneutica e strategia) - Capitolo III. Ragione strategica e diritto (1. Il diritto tra pólemos e eirēnē - 2. L'interpretazione del trattato sullo spazio extra-atmosferico: cinismo diplomatico e cinismo giuridico - 3. Provocazioni filosofiche) - Capitolo IV. Geopolitica e spazio (1. Stato e mercato globale - 2. Geopolitica e potere aerospaziale - 3. Mercato e primato della politica) - Capitolo V. Spazio, cyberspazio, sovranità (1. Conoscenza e potere - 2. Cyberspazio, tecnica, diritto) - Verso una meditazione finale - Riferimenti bibliografici - Indice degli autori