L'uomo che parla alla torretta Stampa E-mail

Federica Cecchini

L'uomo che parla alla torretta
Lettere dalla striscia di Gaza


Frilli Editori, pagg.128, € 7,50

 

cecchini torretta  IL LIBRO – Scritto tra i mesi di luglio e dicembre 2002, il libro è una raccolta di lettere inviate settimanalmente dalla striscia di Gaza, nel corso della missione con Medici Senza Frontiere. Che cosa significa conoscere le persone di cui si sente parlare ogni giorno da più di cinquant'anni, condividerne le paure, in un contesto di guerra?
  Una testimonianza di uno dei molteplici modi in cui la violenza si fa quotidianità, un tentativo di dare risposte a domande a cui normalmente rispondono solo pallottole, esplosioni, morti e vendette reciproche, senza una prevedibile fine.

  DAL TESTO – "Io a Tuffah il 22 ottobre ho visto per la prima volta Mahmud e Ahmed. Io li ho visti per la prima volta mentre loro due si sono visti per l'ultima volta mercoledì 21 agosto 2002. Si sono visti sul tetto di una casa. La casa si Ahmed. Stavano dando da mangiare ai piccioni. 40 giorni prima, dallo stesso tetto di una casa di Tuffah, davanti a El Mawasi, Ahmed ha visto uscire il carro armato. Usciva dal territorio controllato, la zona della profusione delle colonie, mentre suo padre stava entrando a pregare alla moschea. Allora Ahmed lo ha chiamato, forte, forte perché lo potesse sentire "Papà! Papàaa ... è uscito il carro armato!!!". "Non ti preoccupare", ha urlato il papà, in modo che Ahmed lo potesse sentire, "tu rientra in casa". E il carro armato ha sparato. Il carro armato ha sparato davanti alla moschea, dove il padre di Ahmed stava andando a pregare. E ha ucciso.
  "Ha ucciso il padre di Ahmed e un altro signore e non so quanti ne abbia feriti. È la volontà di Dio. È la volontà di Dio, mi ripetono. Ora il padre di Ahmed ha un posto di rilievo sui muri delle parenti delle case bucate di Tuffah. Il 21 agosto Mahmud e Ahmed sono sul tetto, danno da mangiare ai piccioni nella gabbia e parte un obice. Forse non c'era più nessun padre che potesse urlare forte, in modo che potessero sentire "È uscito il carro armato!!!". E corre veloce, l'obice, ha un appuntamento. Il primo appuntamento lo ha con l'avambraccio sinistro di Mahmud, tranciato di netto, il secondo con il muro, dal quale rimbalzano schegge che lo feriscono dappertutto e gli fanno perdere l'occhio sinistro, la vista dall'occhio destro, e che fanno perdere la vista all'occhio sinistro del suo amico, quello che dal tetto chiamava "Papà, papàaaa..."."

  L'AUTRICE – Federica Cecchini, psicologa e psicoterapeuta relazionale, vive tra il cantone Ticino (Svizzera) dove ha lavorato dodici anni in un servizio pubblico per bambini, e il lago di Garda, da dove, dal 1984, parte per le sue attività di volontariato nazionale e internazionale. Dal 2002 è una psicologa di Medici Senza Frontiere.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Sabato 3 agosto 2002, ore 12.48. Il filo spinato ha proprietà riflessive simmetriche e transitive - Giovedì 8 agosto 2002, ore 22.57. Colazione con scorta - Venerdì 16 agosto 2002, ore 10.11. Check point di Deir el Balah - Venerdì 23 agosto 2002, ore 10.01. Il Mokhtar - Giovedì 5 settembre 2002, ore 7.24. Estrapolazioni - Venerdì 6 settembre 2002, ore 9.15. L'uomo che parla alla torretta - Giovedì 12 settembre 2002, ore 22.33. Citazioni - Venerdì 27 setternbre 2002, ore 8.12. Funambolismi - Mercoledì 9 ottobre 2002, ore 22.01. Relazioni e mutazioni di guerra - Giovedì 17 ottobre 2002, ore 23.58. Intervista - Venerdì 8 novembre 2002, ore 8.16. Geografia, politica lezione - Venerdì 22 novembre 2002, ore 8.19. Martiri - Giovedì 5 dicembre 2002, ore 7.36. Ciò che non vedrete mai - Giovedì 12 dicembre 2002, ore 23.59. Pensieri in polvere - Domenica 15 dicembre 2002, ore 19.25. Dedicata a