Croce/Gentile: Carteggio (vol. I) Stampa E-mail

Benedetto Croce – Giovanni Gentile

Carteggio
Volume I: 1896-1900


Nino Aragno Editore, pagg.XLI-499, € 30,00

 

croce-gentile carteggio1  IL LIBRO – Questo è il primo volume, comprensivo degli anni che vanno dal 1896 al 1900, delle lettere che Benedetto Croce e Giovanni Gentile si scambiarono fino al 1924. Edito per la prima volta in forma unitaria e integrale, il "Carteggio" permette di seguire, attraverso un fitto dialogo intellettuale, filosofico, politico e umano, la formazione di due distinti sistemi di pensiero che hanno dominato, in Italia e non solo, la prima metà del secolo ventesimo e sono ancora vivi in questi primi anni del ventunesimo, contribuendo, nella nuova forma, alla migliore comprensione dei tempi e dei modi della loro genesi.

  DAL TESTO – "Ella si richiama all'azione politica di Marx e d'Engels, quasi questa soccorresse a una retta interpetrazione del loro pensiero filosofico. Ma, se mi lascia dire ancora il mio avviso, io credo che qui Ella commetta un'inesattezza pari a quella, nella quale incorre il Chiappelli, sostenendo contro le sue giuste osservazioni che non si può non tener conto della professione di materialismo filosofico di molti autorevoli comunisti per decidere della vera natura materialistica della nuova concezione storica: tutti due, loro, mi par che vogliano rilevare come necessaria una connessione che, a rigore, è meramente accidentale; come il materialismo metafisico di molti comunisti non ha nulla che vedere col loro materialismo storico, poiché questo è un materialismo per modo di dire, così l'azione politica di Marx ed Engels e le loro convinzioni morali e i sentimenti loro io credo siano affatto indipendenti dalla loro concezione filosofica della storia. Infatti Ella stesso osserva che la constatazione di quella sola possibile soluzione non basta, e debbono intervenire elementi etici ed entusiasmi di fede perché si venga all'azione. E se questi nuovi elementi non intervengono? E se Marx ed Engels fossero stati, per naturale temperamento e per educazione, chiusi a cotesti sentimenti e concetti necessari? Non vi sarebbe stata, di certo, contraddizione alcuna in loro. Ella trasporta forse agli individui ciò che è movimento immanente, indipendente da ogni arbitrio, nelle cose, nella società, nella sua vivente unità di organismo economico. È vero che io posso persuadermi della veduta, profonda certamente, del materialismo storico, e pur non farmi socialista; ed Ella qui ha ragione. Ma non è vero, se il materialismo ha un significato e quel significato che il Labriola, fedele agli autori di esso, gli dà, come di autocritica della società, non è vero dico, che la società presente non si debba, ma soltanto si possa, dissolvere per consociare successivamente i mezzi di produzione." (Gentile a Croce)

  GLI AUTORI – Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952), filosofo, storico, erudito, critico letterario, senatore del Regno e ministro dell'istruzione nel secondo governo Giolitti. Fondatore con Giovanni Gentile della rivista «La critica» e dell'indirizzo di pensiero dell'idealismo filosofico. Tra i maggiori esponenti della cultura italiana ed europea del Novecento, teorico del liberalismo e principale rappresentante dell'opposizione liberal-democratica al fascismo.
  Giovanni Gentile (Castelvetrano, 29 maggio 1875 - Firenze, 15 aprile 1944), filosofo e storico della filosofia, professore all'Università prima di Palermo e poi di Roma, ministro dell'istruzione nel primo governo Mussolini e autore della Riforma della scuola. Fu insieme a Benedetto Croce il maggiore esponente dell'idealismo italiano. Direttore della Scuola normale superiore di Pisa e della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, fu un teorico dello stato etico e del fascismo italiano, alla cui adesione si deve la sua tragica morte.

  LE CURATRICI - Cinzia Cassani è stata borsista dell'Istituto italiano per gli studi storici; cura l'archivio della Fondazione «Biblioteca Benedetto Croce». Per l'Edizione nazionale delle opere di B. Croce, ha curato il volume "La rivoluzione napoletana del 1799" e, per la casa editrice Adelphi, i "Taccuini di guerra (1943-1944)". Lavora all'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia per cui, tra l'altro, ha pubblicato "La mia Roma. Diario 1943-1944" di U. Zanotti Bianco.
  Cecilia Castellani è stata borsista dell'Istituto italiano per gli studi storici e assegnista di ricerca presso l'Università di Urbino; coordina l'archivio della Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici (Fondazione Roma Sapienza). Tra i suoi scritti "Dalla cronologia alla metafisica della mente. Saggio su Vico" (1995).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Gennaro Sasso - Nota di edizione – Carteggio – 1896 – 1897 – 1898 – 1899 – 1900 - Indice dei nomi