La Grande guerra Stampa E-mail

Roberto Giardina

La Grande guerra
L'Italia neutrale spinta verso il conflitto


Imprimatur Editore, pagg.301, € 18,00

 

giardina grandeguerra  IL LIBRO – Agosto 1914, il mondo è in guerra, l´Italia resta neutrale. Il grande gioco per trascinare gli italiani al fronte e al massacro: agenti segreti e nobildonne, avventurieri, politici fanatici e corrotti, monsignori seducenti, generali incapaci, diplomatici, artisti folli e femmes fatales, complotti, delitti, amori e tradimenti, tra farsa e tragedia, la storia di dieci mesi raccontata giorno per giorno. Agosto 1914, l´Europa entra in guerra, e l´Italia esita per dieci mesi. Rimanere neutrale, mantenere fede al trattato con Vienna e Berlino, oppure cambiare alleato? All´inizio, il peso dell´Italia è decisivo, e potrebbe influire sull´esito del conflitto e sulla sua durata. Secondo alcuni storici tedeschi, se l´Italia avesse mantenuto i patti con la Germania e l´Austria, le divisioni del kaiser Guglielmo avrebbero sfondato la difesa francese sulla Marna, come nel 1870, e in pochi giorni sarebbero arrivate a Parigi. E forse si sarebbero evitati i massacri della Grande Guerra e la disfatta della Germania che portò al nazismo. Dopo Sarajevo, Roma diventa teatro di un gioco complesso per costringere l´Italia a passare da una parte o dall´altra. Entrano in azione i diplomatici e i servizi segreti, si ricorre a ogni mezzo, minaccia, ricatto. Muore in circostanze misteriose il capo di Stato maggiore, il generale Pollio, favorevole all´Austria. Un affascinante monsignore bavarese a fianco del pontefice agisce come spia di Vienna. Le nobildonne dell´aristocrazia romana tradiscono per amore o per denaro. Avventurieri di ogni paese imbrogliano e corrompono, tutto è in vendita: i francesi assoldano Gabriele D´Annunzio, gli inglesi sovvenzionano Mussolini. Giolitti lascia il governo e rimane in attesa. Il successore Salandra promette la pace e trama per la guerra contro gli italiani che non vogliono partecipare al massacro. Potremmo ottenere tutto rimanendo neutrali, ma prevarranno l´interesse e il fanatismo di pochi. E intanto, in Italia e nelle varie capitali europee ci si lascia cullare ancora, nell´illusione che la Belle Époque non avrà mai fine.

  DAL TESTO – "La morte del capo di Stato maggiore è accolta con un silenzio assordante [...]. Non si chiede l'autopsia, non si apre un'indagine, chi fa un rapporto esplicito come Traniello è punito. Nessuna autorità presenzia ai funerali di Pollio. Nelle memorie, Salandra dedica alla scomparsa due righe e mezzo: direi che il primo ministro, di solito così attento e prudente, con questa estrema riservatezza finisce per rivelare fin troppo. Si limita al commento: «Era un bravo scrittore». Un complimento velenoso, se è l'unico rivolto a un militare.
  "Dopo la morte del generale, la contessa Eleonora Siemens, giovane moglie tedesca del generale Luigi Fecia di Cossato, trafuga documenti riservati dalla cassaforte di Pollio. Ma come è stato possibile? È amica della vedova, e da lei ha ricevuto le chiavi o la combinazione della cassaforte. Oppure Pollio, come un italiano colonnello Redl, stava tradendo la patria ed era in contatto con l'Evidenzbureau austriaco? Una ragione per eliminarlo, una voce usata dai suoi nemici in seno allo Stato maggiore, e non ha alcuna importanza se sia vero o meno. Del capo di Stato maggiore non si parla più ufficialmente, ma continuano i pettegolezzi dietro le spalle, per distruggerne la reputazione: andava spesso a Torino non per collaudare nuove armi, ma per incontrare una misteriosa amante. Se la morte è poco chiara, forse i motivi sono passionali, si insinua. Quando si vogliono confondere le acque una femme fatale fa sempre comodo. Dai tempi di Pollio, al caso Montesi, ai giorni nostri."

  L'AUTORE – Roberto Giardina, palermitano, vive dal 1986 in Germania. È corrispondente del "Quotidiano Nazionale" («La Nazione», «Il Resto del Carlino», «Il Giorno») per la Germania e l'Europa orientale e autore di saggi e romanzi, tradotti in tedesco, francese, spagnolo, tra cui "Guida per amare i tedeschi", "Biografia del Deutsche Mark", "Complotto Reale", "L'Altra Europa", "L'Europa e le vie del Mediterraneo", "Itinerari erotici", "Parlami con amore", "La lingua del Paradiso", "Pizza con crauti", "Il mare dei soldati e delle spose".

  INDICE DELL'OPERA – Un'umanità sfigurata – Prima parte. La vigilia Gennaio-giugno 1914 - Gennaio 1914. «Si viveva bene» - Febbraio. Il generale italiano che ama Vienna – Marzo. Cambio della guardia a Roma – Aprile. Cabiria conquista il mondo – Maggio. I falchi già pensano alla guerra – Giugno. La rivoluzione comincia alla Villa Rossa - Seconda parte. La guerra Luglio-dicembre 1914 – Luglio. Con la guerra e anche no, per la pace sì, però... – Agosto. Una guerra corta e bella, e tutti vinceranno – Settembre. I due Mussolini – Ottobre. Adolf al fronte, Benito cambia idea – Novembre. Chi paga Benito – Dicembre. Un walzer di troppo – Parte terza. L'Italia in guerra Gennaio-maggio 1915 – Gennaio. Il monito della terra – Febbraio. «Promettiamo tutto, alla fine non avranno nulla» - Marzo. I più tirano i meno – Aprile. Alleati di tutti – Maggio. Viva la guerra!