Ritratti persiani Stampa E-mail

Gertrude Bell

Ritratti persiani

Elliot Edizioni, pagg.192, € 18,50

 

bell ritratti  IL LIBRO – Archeologa e agente segreto britannico, Gertrude Bell fu anche una scrittrice raffinata e una delle più autorevoli orientaliste dell'Ottocento. Nel 1892, a ventiquattro anni, lasciò Oxford per intraprendere un viaggio in Persia.
  "Ritratti persiani" nacque come un personale diario di viaggio, una raccolta di immagini, momenti, realtà fisiche e metafisiche che svelano un mondo ancora oggi lontano dai riflettori europei. I persiani appaiono nella loro dimensione quotidiana, nel rapporto con se stessi, nella lotta costante tra l'eredità di un "complesso eroico", la gloria del passato e il declino del presente. Prendono corpo i volti di Teheran, la vita delle donne, i giardini medievali nascosti, le misteriose verità del misticismo orientale. Ma Gertrude Bell spinge il suo sguardo anche fuori dalle città, negli immensi territori del Khorasan, nei deserti, per arrivare al fulcro originario di un'intera civiltà, il suo fondamento religioso, l'Islam. La sua caccia all'incognito e allo sconosciuto diventa così un viaggio a doppio senso, una via per scoprire le differenze e, soprattutto, le insospettate affinità tra Islam e Cristianesimo, tra Oriente e Occidente.

  DAL TESTO – "Ci condussero poi a vedere il Trono del Pavone, famoso in tutto il mondo, che si dice provenga da Delhi, portato da uno Scià vittorioso. Il pavimento era ricoperto da un tappeto scarlatto su cui erano cucite delle perle: il Re vi era seduto sopra a gambe incrociate, alla maniera orientale, circondato da un baluginio di smalti e pietre preziose. Un anno prima questo trono era stato al centro di una spiacevole vicenda di cupidigia e intrighi di palazzo: chi può dire quali crimini dimenticati abbiano infuso nei gioielli la loro crudele e peccaminosa brillantezza? Attraversammo una lunga serie di stanze affascinanti, con bassi soffitti affrescati, pareti coperte da mosaici a specchio e finestre affacciate sul ridente giardino. Erano adornate da pessime copie dei peggiori dipinti europei: una di queste era appesa accanto a fotografie incorniciate, immagini di gruppo scattate durante i viaggi dello Scià, in cui la sua figura trasandata occupava una posizione prominente e tutti avevano l'espressione sciocca e vuota tipica delle fotografie di gruppo, che si tratti di membri di famiglie reali o bambini delle scuole di beneficenza. Qua e là un tappeto meraviglioso conferiva alle stanze una morbida luminosità, ma in gran parte i pavimenti erano ricoperti da rozzi prodotti di fabbriche tessili europee: quelle rose fiammeggianti e quei motivi volgari, sterili, che purtroppo esercitano una certa forza di attrazione nei confronti del corrotto gusto orientale di oggi."

  L'AUTRICE – Gertrude Margaret Lowthian Bell (Washington Hall, 14 luglio 1868 – Baghdad, 12 luglio 1926) è stata un'archeologa, politica, scrittrice e agente segreta britannica. Svolse un'attività segreta di sostegno alla rivolta araba durante la prima guerra mondiale – per la quale si è soliti riconoscere come fondamentale il ruolo di Lawrence d'Arabia. Al termine del conflitto mondiale ebbe un ruolo fondamentale nella creazione del moderno Stato dell'Iraq, contribuendo a tracciarne i confini nei quali raggruppò i tre vilayet ottomani preesistenti della regione mesopotamica. Produsse una prodigiosa massa di pubblicazioni, saggi e articoli di corrispondenze, di rapporti d'intelligence, di lavori di buon contenuto scientifico, di Libri Bianchi d'inchiesta.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Chiara Veltri - Ritratti persiani - 1. Una città orientale - 2. La Torre del Silenzio - 3. In lode dei giardini - 4. Il Re dei Mercanti - 5. L'Imam al-Husayn - 6. L'ombra della morte - 7. Gli abitanti delle tende - 8. Tre nobildonne - 9. Il Tesoro del Re - 10. Lo sceicco Hassan - 11. Un ospite persiano - 12. Una tappa e mezzo - 13. Un sentiero per cavalli - 14. Due palazzi - 15. Il mese del digiuno - 16. Requiescant in pace - 17. La città di re Prusia - 18. Botteghe e bottegai - 19. Un Murray del I secolo - 20. Compagni di viaggio