Imre Nagy, un ungherese comunista Stampa E-mail

Romano Pietrosanti

Imre Nagy, un ungherese comunista
Vita e martirio di un leader dell'ottobre 1956


Mondadori Education, pagg.XX-476, € 28,00

 

pietrosanti nagy  IL LIBRO – Questa è la prima biografia di Imre Nagy, il primo ministro della rivoluzione ungherese dell'ottobre 1956, pubblicata in Italia. La sua vita viene attentamente seguita a partire dalla sua nascita nel 1896 nell'Ungheria meridionale e dalla sua adesione e conversione al comunismo nel 1917, fede che non abbandonerà più per tutta la sua vita insieme alla forte coscienza nazionale ungherese. Nagy visse l'attivismo nel partito, l'esilio a Mosca, il ritorno in patria nel dopoguerra e gli incarichi governativi, fino a salire a capo del governo nel giugno 1953. Il suo nuovo corso riformista fu contrastato ed interrotto nella primavera 1955. Così Nagy si ritrovò all'opposizione. L'esplosione rivoluzionaria del 23 ottobre 1956 lo riportò al governo, ma si concluse tragicamente con l'invasione sovietica in forze del 4 novembre 1956, la sua incarcerazione e la sua esecuzione il 16 giugno 1958. La sua riabilitazione il 16 giugno 1989 ha segnato la nascita della nuova Ungheria. Il libro dà conto degli importanti rapporti tra Nagy e il PCI, guidato da Togliatti.

  DAL TESTO – "Alla fine degli ìnterrogatori Nagy non fu messo a confronto né con gli altri imputati né con nessuno dei testimoni. Il 17 agosto gli furono consegnate le confessioni degli altri imputati da leggere e ciò ebbe l'effetto forte su di lui che i suoi inquisitori si aspettavano. Non appena egli vide che gli altri imputati confermavano, anche se solo in parte, le accuse contro di lui, la sua resistenza si rafforzò. Laddove aveva in passato unicamente rigettato le accuse di attività di opposizione, come presentata nell'atto di accusa, ora discusse ogni dettaglio fattuale che pensava supportasse l'accusa di aver formato gruppi illeciti. Ora descriveva il disaccordo, che effettivamente l'aveva separato dai suoi seguaci, come particolarmente grave ed espressamente si distanziò su determinati punti dai suoi amici.
  "Poiché il processo, progettato per settembre, era stato rimandato per motivi formali, il dipartimento per gli interrogatori «K» dovette pretendere di continuare la sua attività inquisitiva. Così i prigionieri rimasero in stato di detenzione per parecchi altri mesi, sebbene non si dovesse concretamente niente di nuovo con loro. Nagy non fu sottoposto ad un nuovo esame fino alla fine del gennaio successivo. Quando fu presentato l'atto d'accusa legalmente corretto da parte del procuratore generale, il 28 gennaio 1958, il testo conteneva alcune modifiche rispetto alle accuse iniziali. Questo avveniva perché nel giorno nel quale si decideva di aprire il procedimento penale contro Géza Losonczy come «imputato di secondo grado», questi era morto in carcere. La formulazione dell'accusa era stata cambiata da formazione di «un gruppo ostile» a formazione di «un gruppo chiuso». Inoltre, non tutte le persone facenti parte del gruppo di Nagy in precedenza vennero così computate: i procedimenti penali contro alcuni di loro furono scorporati dal processo principale. Ancora, al posto del termine «movimento», che gli imputati erano soliti ricordare di avere iniziato, l'accusa ora adoperò il termine «organizzazione». I rapporti riguardanti la preparazione del processo ricordano che la salute di Nagy era «soddisfacente», ma menzionavano anche la sua affezione coronarica ed il suo costante trattamento medico. La lunga attesa per l'apertura del processo causò negli imputati una perdita dell'equilibrio mentale; alcuni si ammalarono e Nagy perse ca. 15 kg di peso dal suo trasferimento forzato da Budapest nel novembre 1956."

  L'AUTORE – Romano Pietrosanti (Roma, 1963) è sacerdote della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno dal giugno 1988. Dottorato in Filosofia presso l'Università Gregoriana nel 1994 e laureato presso quella di Roma Tor Vergata nel 2003, insegna Filosofia presso l'Istituto Teologico del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni dal 1988/1989 e dal 2009 presso l'Università Angelicum di Roma. Ha pubblicato "L'anima umana nei testi di San Tommaso", ESD, Bologna, 1996 e una decina di articoli su temi filosofici in riviste specializzate.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Federigo Argentieri - Abbreviazioni e sigle di organismi ungheresi e russi – Introduzione - 1. Inizi e conversione al comunismo - 2. Lungo esilio moscovita - 3. Dal ritorno in patria all'ascesa al potere - 4. Vittorie e sconfitte di un nuovo premier - 5. Il leader silenzioso dell'opposizione - 6. La rivoluzione d'ottobre ed il suo primo ministro - 7. Processo e condanna a morte - 8. Eredità politica e giudizio storico - 9. Vita dopo la morte - 10. Nagy, Togliatti, il PCI - Appendice. Cenni biografici di personaggi importanti – Note – Bibliografia - Indice dei nomi