Tempo di seconda mano Stampa E-mail

Svetlana Aleksievič

Tempo di seconda mano
La vita in Russia dopo il crollo del comunismo


Bompiani, pagg.777, € 24,00

 

aleksievic tempo  IL LIBRO – "Per me non è tanto importante che tu scriva quello che ti ho raccontato, ma che andando via ti volti a guardare la mia casetta, e non una ma due volte". Così si è rivolta a Svetlana Aleksievič, congedandosi da lei sulla soglia della sua chata, quella contadina bielorussa. La speranza di avere affidato il racconto della sua vita a qualcuno capace di vero ascolto non poteva essere meglio riposta. Far raccontare a donne e uomini, protagonisti e vittime e carnefici, un dramma corale, quello delle "piccole persone" coinvolte dalla Grande Utopia comunista, che ha squassato la storia dell'URSS-Russia per settant'anni e fino a oggi, è il cuore del lavoro letterario di Svetlana Aleksievič. Questo nuovo libro, sullo sfondo del grande dramma collettivo del crollo dell'Unione Sovietica e della tormentosa e problematica nascita di una "nuova Russia", costituisce il coronamento ideale di un lavoro di trent'anni: qui sono decine i protagonisti-narratori che raccontano cos'è stata l'epocale svolta tuttora in atto: contadini, operai, studenti, intellettuali, dalla semplice militante al generale, all'alto funzionario del Cremlino, al volonteroso carnefice di ieri forse ormai consapevole dei troppi orrori del regime che serviva. Nonché misconosciuti eroi sovietici del tempo di pace e del tempo di guerra, i quali non sanno rassegnarsi al tramonto degli ideali e alle mediocri servitù di un'esistenza che, rispettando solo successo e denaro, esclude i deboli e gli ultimi.

  DAL TESTO – "Eccola dunque - la libertà! Potevamo immaginare che avesse quest'aspetto? Certo, eravamo pronti anche a dare la vita per i nostri ideali. A lottare strenuamente. E invece era cominciata un'esistenza cechoviana. Senza storia. Nella quale sono crollati tutti i valori, tranne quelli della vita in sé. Della vita in generale. I nuovi sogni: costruirsi la casa, comprarsi una buona automobile, piantare un arbusto di uvaspina... Si è scoperto che la libertà non era altro che la riabilitazione di quello spirito individualistico tartassato di solito in tutti i modi nel corso dell'intera vita russa, in quanto "grettamente borghese". La libertà di Sua Maestà il Consumo. Immensità delle tenebre. Tenebre di desideri e istinti - di una segreta esistenza umana della quale avevamo solo una vaga idea. La nostra era stata una storia di sopravvivenza e non di vita. E ora l'esperienza bellica non serviva più, e bisognava dimenticarla. Migliaia di nuove emozioni, stati d'animo, sentimenti... Era come se ogni cosa fosse all'improvviso cambiata attorno a noi: le insegne, gli oggetti, i soldi, la bandiera... E l'uomo stesso. Era diventato più variopinto, distinto dagli altri, il monolito era stato fatto saltare in aria e la vita si era sparpagliata in isolotti, atomi, cellule. Lo troviamo già in Dal', quando registra la voljuška-razdoljuška, la "cara piccola libertà di far quel che ti pare"... Il libero spaziare. Il grande Male si era trasformato in una remota leggenda, in un giallo politico. Nessuno parlava più di idee, ma solo di crediti, percentuali, tratte e assegni, non si lavorava più per vivere ma per "far soldi", "per fare il colpo grosso". Ma quanto può durare una situazione del genere? Già Cvetaeva diceva che "Quello dell'iniquità del denaro è un sentimento inestirpabile dall'animo russo." Eppure si direbbe che i personaggi di Ostrovskij e Saltykov-Ščedrin siano più che mai attuali e passeggino in lungo e in largo per le nostre vie."

  L'AUTRICE – Svetlana Aleksievič è nata in Ucraina nel 1948, da padre bielorusso e madre ucraina, entrambi insegnanti nelle scuole rurali. Giornalista e scrittrice, è nota soprattutto per essere stata cronista, per i connazionali, dei principali eventi dell'Unione Sovietica della seconda metà del XX secolo. Fortemente critica nei confronti del regime dittatoriale in Bielorussia, è stata perseguitata dal regime del presidente Aleksandr Lukashenko e i suoi libri sono stati banditi dal Paese. Dopo dodici anni all'estero, ora è tornata a Minsk. Ha pubblicato libri tradotti in oltre quaranta lingue e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra gli ultimi il Premio per la pace degli editori tedeschi alla Fiera di Francoforte (2013), il Prix Médicis essai (2013) e il Premio Masi Grosso d'Oro Veneziano (2014). Nel 2013 il suo nome figurava tra i candidati al premio Nobel per la letteratura. Di Svetlana Aleksievič sono usciti in Italia: "Preghiera per Černobyl'" (2002), "Ragazzi di zinco" (2003) e "Incantati dalla morte" (2005).

  INDICE DELL'OPERA – Memorie di un complice - Prima parte. L'apocalisse come consolazione - Da voci di strada e conversazioni in cucina (1991-2001) (A proposito di Ivan Babbeo e il pesciolino d'oro - Di come ci siamo innamorati e poi disamorati di Gorby - Di come avevo incontrato l'amore, con i carri armati sotto casa - Di come gli oggetti abbiano lo stesso valore delle idee e delle parole - Di come siamo cresciuti in mezzo a carnefici e vittime - Di come noi si debba scegliere: la grande storia o una vita banale? A proposito di tutto...) - Dieci storie in un interno rosso (A proposito della bellezza della dittatura e del segreto della farfalla nel cemento - A proposito di fratelli e sorelle, di carnefici e vittime... e dell'elettorato - Dal racconto della vicina Marina Tichonovna Isajčik - A proposito dei sussurri e delle grida... e dell'entusiasmo - A proposito di un solitario maresciallo rosso e dei tre giorni di una rivoluzione dimenticata - Dalle interviste sulla Piazza Rossa nel dicembre 1991 - Estratti dal fascicolo dell'istruttoria - Estratti dagli ultimi scritti e dichiarazioni di Achromeev - Il racconto di N. - La vita dopo la vita - Dalle interviste sulla Piazza Rossa del dicembre 1997 - A proposito dell'elemosina dei ricordi e della spasmodica ricerca di un senso - Dal racconto di sua madre - Estratti dalle conversazioni con gli amici - A proposito di un'altra bibbia e di altri credenti - A proposito della crudeltà delle fiamme e della salvezza lassù nei cieli - Da alcuni articoli di giornali comunisti - Al banchetto funebre - Una storia al maschile - Una storia al femminile - Dal racconto della moglie di Zinatov - A proposito della dolce sofferenza e delle stramberie di cui è capace lo spirito russo – Storia di un'amore - Storia di un'infanzia - A proposito di un tempo nel quale chi uccide crede di servire Dio - A proposito di una bandierina rossa e di un'ascia sempre pronta - La madre – Il figlio) - Seconda parte. Il fascino del vuoto - Da voci di strada e conversazioni in cucina (2002-2012) (Il passato - Il presente - Il futuro) - Dieci storie in esterni (A proposito di Romeo e Giulietta... solo che si chiamavano Margarita e Abul'faz - A proposito di come le persone sono di colpo cambiate dopo la fine del comunismo - Dal racconto della figlia - Su quando tutti vivevamo allo stesso modo - Su un tempo in cui anche i banditi giravano per strada senza nascondere le pistole - Su un tempo in cui la parola uomo non suona più fieramente, ma in altro modo - A proposito di come una solitudine possa somigliare molto alla felicità - A proposito di come si possa desiderare di voler uccidere tutti e poi si abbia paura di averlo desiderato - La madre - La figlia - La madre - La figlia - La madre - A proposito della vecchia con la falce e di una bella ragazza - La morte somiglia all'amore - E dell'amore sappiamo troppo poco - Conversazioni russe a Chicago - A proposito di una sventura non tua che Dio ti ha deposto sulla soglia di casa - "... Un uomo senza Patria è come un usignolo senza il suo giardino" - Negli appartamenti russi - "... L'insurrezione popolare alla quale ho assistito, mi ha terrorizzata per tutta la vita" - Nelle cantine di Mosca - A proposito di come la vita può essere bastarda e di cento grammi di polvere impalpabile in un'urna bianca - A proposito di morti che non sono schifiltosi e del silenzio della polvere - Dal racconto della madre - A proposito delle tenebre del Male e di un'altra vita che si può costruire a partire da questa - Dal racconto della regista Irina Vasil'eva - Sull'amore - Sulla contemplazione - Da conversazioni nel villaggio - Dalla mia conversazione con Ira Vasil'eva - Su Dio - Da conversazioni nel carcere - Il suo racconto - A proposito del coraggio e del futuro - Cronaca degli eventi - Cronaca delle emozioni - Osservazioni di una donna comune - Note - Cronologia dagli inizi e degli ultimi venticinque anni (1917 -1988)