Contribuenti e parassiti in una società civile Stampa E-mail

Mario Bertolissi

Contribuenti e parassiti in una società civile

Jovene Editore, pagg.136, € 12,00

 

bertolissi contribuenti  IL LIBRO – I cultori della subtilitas avranno senz'altro qualcosa da dire se si ritiene che sia venuto davvero il momento di abbandonare Cartesio a favore di Pascal. Lasciare il metodo e le relative astrazioni per la corporeità della storia e dei fatti, che ci dimostrano la non sostenibilità, per un Paese civile, di un'evasione fiscale mostruosa. Strabiliante ed anche sorprendente, in un'Italia in cui vivono, gli uni accanto gli altri, cattolici - che operano Vangelo alla mano, è da credere – atei devoti, atei, semplicemente laici... Tutti eredi di grandi tradizioni e culture. Sulla carta e stando alle declamazioni, parrebbe essere così. Se non fosse vero, invece, che molto probabilmente il mos italicus effettivo tiene conto di un adagio - questo sì è proprio un adagio - che dice così: "Ognuno per sé e Dio per tutti".
  Senonché, un Nazareno che con Dio aveva qualcosa in comune, ci ha ricordato duemila anni fa che si deve dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio (Marco, 12, 17). Senza confusioni, distinzioni, deroghe, esimenti varie. Forse, senza agevolazioni ed esenzioni, visto che, per coerenza, è finito su una croce. Perché, oggi, sulla croce della sofferenza quotidiana sono destinati a salire quanti, anche a causa dell'evasione fiscale e dello sperpero delle risorse pubbliche, non sono in grado di disporre di una quantità di denaro "sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa". Lo afferma l'art. 36 della Costituzione, il quale ha senz'altro a che fare con il dovere di concorrere alle spese pubbliche. Ai costi di una vita in comune, secondo quanto dispone l'art. 53, che ha una rilevanza determinante perché è il vero presidio sostanziale dei diritti e delle libertà. E fondamento dello status civitatis: della cittadinanza.

  DAL TESTO – "Le dimensioni patologiche dell'evasione in Italia sono note a tutti. Tuttavia, mentre in passato scorrevano dinanzi agli occhi senza lasciare traccia e ricordi, ora non è più così, perché urtano sensibilità anche elementari e perché hanno reso evidente un fatto rimasto a lungo nascosto da una grande, imperdonabile illusione: «In nome della carità e della solidarietà ho sbagliato. Credevo che la politica economica dello Stato dovesse ricalcare le linee della San Vincenzo. Abbiamo scambiato tutti la solidarietà con lo spreco. Il fatto è che pensavamo sul serio che i soldi non sarebbero finiti mai». Invece, il futuro ci pone di fronte a una cruda realtà: al progressivo declino dello Stato costituzionale sociale, perché non c'è diritto che non costi e lo Stato vive una crisi fiscale divenuta ormai di proporzioni gigantesche ove la si raffronti al debito.
  "Ma se è così - purtroppo, è così -, non si può rimanere indifferenti quando si leggono annotazioni del genere: «Trovano conferma... le disomogeneità nelle griglie contributive. L'Irpef è dichiarata da 31.087.681 soggetti (pari al 74% del totale dei contribuenti). Sono quindi 10 milioni gli italiani che si collocano sulla 'no tax area'. L'87 % dei contribuenti con redditi fino a 35 mila euro dichiara il 48% dell'imposta totale, mentre solo il 13% dei contribuenti con redditi più alti dichiara il 52% dell'imposta. In definitiva, la metà dei contribuenti italiani dichiara non oltre 15 mila euro annui e circa due terzi non più di 20 mila euro. Appena lo 0,95% dichiara redditi maggiori ai 100 mila euro». Il che spiega il livello assai elevato della pressione fiscale. La Banca Mondiale ha rilevato che sulle imprese italiane grava «una pressione fiscale e contributiva al 68,6%, cioè 24 punti al di sopra della media europea», che colloca il nostro Paese al 167° posto di una classifica riferita a 183 entità statali. Dato ulteriormente aggravato dal fatto che i servizi resi sono comparativamente scadenti e la burocrazia è in larga misura inefficiente. E quanto alle misure di carattere economico-finanziario da adottare sul versante del prelievo a carico dei contribuenti, «l'Ocse raccomanda, qualora alcuni paesi dovessero decidere un inasprimento fiscale per risanare i conti pubblici, di fare attenzione a non prendere decisioni che potrebbero frenare una ripresa già lenta e debole, intervenendo sulla fiscalità relativa a consumi e immobiliare e non su quella diretta che colpisce persone fisiche e società»."

  L'AUTORE – Mario Bertolissi è professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, in cui insegna pure Giustizia costituzionale e Diritto pubblico comparato. È, tra l'altro, vice-presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e presidente del consiglio di sorveglianza e indirizzo della Fondazione Opera Immacolata Concezione o.n.l.u.s., nonché componente della Commissione paritetica per il Friuli-Venezia Giulia. Ha ideato e dirige: le riviste scientifiche "Federalismo fiscale" e "Salute Persona Cittadinanza"; le collane di "Studi sul federalismo fiscale" e "Studi sull'ordinamento giudiziario", nonché – con Umberto Vincenti – "Abbrivi". La casa editrice di riferimento è Jovene. Dal 1978 svolge l'attività di avvocato, convinto del fatto che la conoscenza, priva di esperienza, è una conoscenza zoppa. Forse, è una non-conoscenza.

  INDICE DELL'OPERA – Al lettore - I. Agosto 2011: il tempo della crisi e delle scelte (1. Eventi di un mese terribile - 2. Debito sovrano e popolo sovrano: il contribuente onesto - 3. Qualche riflessione per orientarsi: perché pagare? - 4. Politica, economia, democrazia - 5. Evasione fiscale e sperpero del pubblico denaro - 6. Riforme e implicazioni di sistema - 7. Avere o essere? - 8. Postilla) - II. La "funzione sovrana" del tributo (1. Tempi nuovi - 2. La comparazione - 3. Il consenso: pietra d'angolo della forma di Stato - 4. La rilevanza costituzionale e istituzionale della fiscalità - 5. Il nesso tassazione-legittimità del potere - 6. Coesione istituzionale - 7. A proposito di riforme) - III. Testimonianze (1. Pagare le tasse funzione sovrana - 2. Studi di settore ed evasione fiscale - 3. Togliere l'elettorato all'evasore fiscale - 4. Vedo, non pago, non voto - 5. Lo Statuto del contribuente: dov'è? - 6. Evasione fiscale e dignità - 7. I mali della Repubblica: l'evasione fiscale) - Indice dei nomi - Indice delle voci