L'ascesa dello Stato islamico Stampa E-mail

Patrick Cockburn

L'ascesa dello Stato islamico
ISIS, il ritorno del jihadismo


Nuovi Equilibri / Stampa Alternativa, pagg.140, € 14,00

 

cockburn statoislamico  IL LIBRO – Una nuova minaccia è nata dopo le vicende fallimentari dell'Iraq e dell'Afghanistan, delle Primavere arabe e della Siria. Nuovi movimenti jihadisti e, in particolare, l'ISIS, sono emersi. Nel corso delle operazioni militari condotte nel giugno 2014 queste nuove organizzazioni si sono dimostrate di gran lunga più efficaci di quanto al-Qaeda sia mai stata, conquistando territori da una parte e dall'altra del confine iracheno, compreso quello della città di Mossul e occupando un territorio grande geograficamente come quello della Gran Bretagna. I resoconti della loro capacità di coordinamento militare e della loro brutalità sono agghiaccianti.
  Mentre si chiede a gran voce l'instaurazione di un grande Califfato, l'Occidente diventa ancora una volta un obiettivo da colpire, come gli avvenimenti delle ultime settimane si sono affrettati a dimostrare.
  Com'è possibile che le cose siano andate così male?
  Patrick Cockburn, direttamente dal terreno dello scontro, ricostruisce le ragioni di questa grande débâcle della politica estera degli Usa e dell'Occidente e l'impatto che esercita su un Medio Oriente instabile e lacerato dalla guerra.

  DAL TESTO – "La nascita del nuovo stato si è rivelato il cambiamento più radicale registrato dalla geopolitica mediorientale dai tempi dell'attuazione dell'Accordo Sykes-Picot, subito dopo la fine della Prima guerra mondiale. Eppure, contrariamente a quanto ci si poteva attendere, questa clamorosa trasformazione non creò inizialmente grande allarme a livello internazionale, e neppure nelle zone irachene e siriane ancora non assoggettate dall'Isis. I politici e i diplomatici presero a trattare l'Isis alla stregua di una banda di predoni beduini che spunta all'improvviso fuori dal deserto, ottiene vittorie spettacolari e poi si ritira nelle sue roccaforti, lasciando più o meno immutato lo status quo. Quell'ascesa tanto rapida e inaspettata indusse i leader occidentali e regionali a sperare che l'implosione del califfato potesse avvenire in maniera altrettanto fulminea. Come in ogni catastrofe annunciata, lo stato d'animo delle persone coinvolte continuò a oscillare tra il panico e la pia illusione che la calamità fosse meno grave di quanto si fosse immaginato.
  "A Baghdad - dove vivono circa sette milioni di sciiti, ossia la maggioranza della popolazione - la gente sapeva cosa aspettarsi nel caso in cui le forze ferocemente antisciite dell'Isis avessero occupato la città, pur consolandosi per il fatto che la minaccia non si era ancora concretizzata. «Sulle prime il disastro militare ci ha spaventati, ma noi abitanti di Baghdad ne abbiamo viste tante di crisi, negli ultimi trent'anni», mi ha detto una donna del posto. Intanto, anche con l'Isis alle porte, i politici iracheni hanno continuato a fare i loro giochetti, procedendo con grandissima flemma alla sostituzione del premier Nuri al-Maliki, ormai screditato. «È una situazione davvero surreale», mi ha confidato un ex ministro iracheno. «Tutti i leader politici con cui mi capita di parlare, si comportano come se non avessero appena perso la metà del paese». I volontari sono accorsi al fronte dopo una fatwa del grande ayatollah Ali al-Sistani, il maggior esponente del clero sciita."

  L'AUTORE – Patrick Cockburn è un analista di fama internazionale, attuale corrispondente dal Medio Oriente per "The Independent", in precedenza per il "Financial Times". È autore di tre libri sulla storia recente dell'Iraq. Ha vinto tre prestigiosi premi: il Martha Gellhorn Prize nel 2005, il James Cameron Prize nel 2006 e l'Orwell Prize per il giornalismo nel 2009.

  INDICE DELL'OPERA – Mappe - Prefazione. I cento giorni - 1. L'ascesa dell'Isis - 2. La battaglia di Mossul - 3. Contro ogni evidenza - 4. L'avanzata jihadista - 5. La riscossa sunnita in Iraq - 6. I jihadisti dirottano la rivoluzione siriana - 7. L'Arabia Saudita prova a invertire la rotta - 8. Se c'è sangue, fa notizia - 9. Shock e guerra - Postfazione - Ringraziamenti