L’isola dei baci. Romanzo erotico-sociale Stampa E-mail

Filippo Tommaso Marinetti – Bruno Corra

L'isola dei baci
Romanzo erotico-sociale


Edizioni La Conchiglia, pagg.126, € 14,50

 

marinetti isola  IL LIBRO – L'isola dei baci esce nel 1918 presso le Edizioni Facchi con una discreta fortuna editoriale, se è vero che l'anno dopo si era ormai alla seconda edizione con ottomila copie denunciate. L'opera si configura come un pamphlet antiomosessuale volutamente derisorio (basti pensare ai ritratti che gli autori abbozzano degli adepti di questa consorteria extra legem, con abbondanza di "modi untuosi" "melliflui" e "corpi straripanti viscidi") e in ciò pagando pegno allo spirito dell'epoca, maschilista, nonché antiomosessualista, o per lo meno oscillante tra un'apertura nei confronti di ciò che fuoriesce dagli alvei del sentire comune e un sentimento simmetrico di rigetto di ciò che fa a pugni con le convinzioni e/o le ipocrisie del tempo.
  L'isola dei baci è anche un omaggio alla bellezza ed eccezionalità di Capri, sia pure nella forma obliqua di un "romanzo caricatura poetico-filosofico-sociale". I futuristi amarono a lungo l'Isola, soggiornandovi a più riprese e traendovi linfa per le loro opere. Marinetti tornerà più volte a Capri con la giovane moglie (che armata di tavolozza e cavalletto ci racconterà il paesaggio mediterraneo in alcune splendide tele) come vi torneranno per lunghi soggiorni coloro tra i futuristi che più ne hanno subìto il fascino.

  DAL TESTO – "Oh! quanto ridicole sono le piccole nazioni che sanguinosamente si disputano il dominio del Mediterraneo! Noi soli dominiamo il sacro voluttuoso e sospirante mare Mediterraneo. Le alte terrazze fiorite di Capri ne sorvegliano il languido sonno d'adolescente, i risvegli e le bizze graziose. Solo le rocce a picco di Capri hanno saputo resistere alla infame conflagrazione.
  "Capri languidamente coricata sul mare, con la snella vita flessuosa vellutata di vigne, tutta trasudante un vino delizioso, è l'unica terra paradisiacamente neutrale e internazionale. Capri, calma padrona di tutti i crepuscoli e di tutta la luna del mondo, unica si oppone alle ignobili brutalità della guerra, con le sue squisite penombre disinteressate e i lievissimi veli delle sue nebbie perlacee. A Capri dunque, isola musicale di tutte le nostalgie, isola abitata dal divino Passato immortale, noi fondiamo il Regno Internazionale degli amori eleganti, dei contatti delicati, dei vaporosi approcci, dei raffinati sfioramenti, delle rovine illustri e delle mani curate.
  "Dall'alto di Capri noi gitteremo le nostre quadrella contro la brutta guerra e i suoi brutti colori rossi e neri, le sue violenze da satiro, la sua macelleria, le uniformi mal tagliate dalle granate, il suo sudiciume odiato."

  GLI AUTORI – Filippo Tommaso Marinetti nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1876 e morì a Bellagio nel 1944. La vita, l'opera e l'azione di Marinetti si identificano con il movimento futurista, che nacque ufficialmente col Manifesto apparso il 20 febbraio 1909 su "Le Figaro". Seguirono, poi, il Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) e le sue prime concrete applicazioni letterarie, i romanzi Mafarka il futurista (1910), Il monoplano del Papa (1912), e il componimento poetico Zang Tumb Tumb. Adrianopoli, ottobre 1912 (1914). Tra le altre opere di Marinetti ricordiamo i manifesti Teatro di varietà (1913), Teatro sintetico (1915); i saggi La battaglia di Tripoli (1912), Guerra sola igiene del mondo (1915); i romanzi autobiografici L'alcova d'acciaio (1921), Scatole d'amore in conserva (1927) ed infine L'Aeropoema del golfo della Spezia (1935).
  Bruno Corra, pseudonimo di Bruno Ginanni Corradini, nacque a Ravenna nel 1892 e morì a Varese nel 1976. Teorico e rappresentante del teatro futurista, fu uno dei protagonisti nella redazione del manifesto Teatro sintetico futurista (1915). Diresse, con Emilio Settimelli, "L'Italia futurista" e pubblicò numerosi romanzi e racconti in sintonia con la poetica marinettiana, tra cui Sam Dunn è morto (1917). In seguito si allontanò dallo sperimentalismo futurista elaborando uno stile più personale apprezzato nel romanzo Il passatore (1929), da cui fu tratta una riduzione cinematografica. Della sua produzione per il teatro si ricordano le commedie Traversata nera (1936) e Il pozzo dei miracoli (1937), scritte con Giuseppe Achille.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione. Compagni d'avventure, di Sergio Lambiase - Questo libro mi piace – I. I turisti misteriosi – II. Giacomo Satutto – III. L'albergo della Grotta Bleue – IV. A Londra, a Parigi, a Zurigo, a Tripoli alle calcagna di un complotto – V. Un bacio notturno che non spiega nulla – VI. La Grotta del Bove marino – VII. Il congresso – VIII. Il grande discorso politico - IX. La catastrofe – X. Il controveleno – XI. L'apoteosi wagneriana – XII. La nuova religione internazionale – XIII. L'intervento – XIV. Telegrammi cifrati e decorazioni