La critica hegeliana a Fichte Stampa E-mail

Simone Furlani

La critica hegeliana a Fichte nella «Scienza della logica»

Edizioni Dehoniane Bologna, pagg.144, € 12,50

 

furlani critica  IL LIBRO – Il volume prende in considerazione la questione del rapporto tra il sistema hegeliano e la filosofia di Fichte assumendo come punto di partenza l'avvicinamento di due delle opere più profonde, complesse e stimolanti della filosofia moderna: la "Scienza della logica" di Hegel e il "Fondamento dell'intera dottrina della scienza" di Fichte. Tra le due impostazioni filosofiche emergono così i motivi di una contrapposizione decisiva per sondare fino in fondo le possibilità di riflettere sull'assoluto, di concepire in unità il sapere e di prospettare un agire comune.
  Il problema del rapporto tra il pensiero di Fichte e quello di Hegel assume significato innanzitutto all'interno della discussione storico-filosofica sull'idealismo tedesco in particolare tra rinascita degli studi su Fichte - consolidata e ancora proficua - e ricerca sul pensiero di Hegel, ricerca che continua a trovare prospettive di approfondimento e di confronto sempre nuove. Inoltre, ma soprattutto, mette in questione due modi di pensare vicinissimi e lontani. Condividendo la posizione del problema filosofico (quella kantiana), l'insoddisfazione davanti alle soluzione prospettate e l'obiettivo (il superamento delle contraddizioni del criticismo), l'una, la filosofia fichtiana, intende mediare l'assoluto senza pretendere di ridurlo a concetto; l'altra, la filosofia hegeliana, ritiene possibile un'articolazione del riflettere che, pur senza trascurare l'eccedenza dell'assoluto nei confronti del pensiero, può dirsi essa stessa assoluta, essenziale, non-relativa. Il confronto, pertanto, non solo mette in luce le ragioni di una concezione filosofica di contro all'altra, ma indaga anche le possibilità di riflettere sulle condizioni e i limiti del nostro pensiero. Mette in questione, in altri termini, le possibilità costitutive del sapere filosofico, ovvero di essere analisi dei presupposti sulla base dei quali esso stesso si pone.

  DAL TESTO – "Nella prospettiva hegeliana il raddoppiamento della negazione, nella doppia co-implicazione di «uguaglianza con sé» e «uguaglianza con sé del negativo», comprende e solleva la compresenza contraddittoria di determinazione e autodeterminazione, di «determinazione» e «riflessione». Davanti a tale struttura della negazione assoluta, la riflessione come facoltà soggettiva diventa inutile, ininfluente, e la possibilità di un suo intervento decisivo viene definitivamente posta fuori gioco. Il punto di vista della coscienza non viene superato, ma esso non interviene nello svolgimento delle determinazioni del pensiero. La riflessione del soggetto finito ora può riflettere tanto sulla parvenza, quanto sull'essenza: in entrambi i casi essa necessariamente finisce per riconoscere la riflessione immanente. In Fichte il passaggio alla «deduzione della rappresentazione» non indica il toglimento dell'apporto preformativo da parte dell'immaginazione, bensì soltanto la posizione del punto di vista sulla sua azione. Il passaggio alla parte pratica, poi, riconfigura il rapporto con l'assoluto mostrando l'articolazione complessiva della riflessione tra autodeterminazione e determinazione dell'altro. La tensione o contraddizione instaurantesi tra le due direzioni (tra una direzione «centripeta» e una «centrifuga») connette ideale e reale mediante un'articolazione assoluta del sapere (autocoscienza). Una tale articolazione continua a contemplare la coscienza reale nel senso del persistere della conoscenza diretta legata a intuizioni, percezioni, sentimenti - e lo può fare proprio perché ritiene di averla ricondotta alla sua origine, alla sua «legge» senza cedere all'illusione di poter far astrazione da ciò che astrae."

  L'AUTORE – Simone Furlani si è laureato in filosofia all'Università di Padova e ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia all'Università di Pisa. Ha studiato presso la Ludwig-Maximilian-Universität di Monaco di Baviera ed è stato borsista presso il Centro per le Scienze Religiose dell'Istituto Trentino di Cultura. Ha svolto attività di ricerca presso il dipartimento di Filosofia dell'Università di Padova.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Introduzione. Sul concetto di «critica filosofica»: la lettura hegeliana della dottrina della scienza tra riconoscimento e critica - Capitolo primo. La critica hegeliana a Fichte nella «Scienza della logica» (1. La «negazione determinata». Parzialità e reciprocità della negazione - 2. La negazione in sé. Il raddoppiamento della negazione - 3. La «parvenza» come critica a Fichte) - Capitolo secondo. La presenza fichtiana nella dottrina dell'essenza (1. La contraddizione: lo scaturire del «fondamento» - 2. Nulla, substrato e immaginazione. La dottrina hegeliana dell'essenza e la dottrina della scienza di Fichte - 3. L'antihegelismo «ante litteram» della «Dottrina della scienza». Due significati della nozione di «presupporre») - Capitolo terzo. Conclusioni. La critica hegeliana a Fichte (1. Sull'incomprensione hegeliana. Forzature e valore della critica di Hegel - 2. La «Grundlage» e lo sviluppo dell'idea sistematica di Hegel - 3. Dalla «Logica» al sistema. Filosofia come «enciclopedia» - 4. «Critica filosofica» e storia della filosofia) - Bibliografia - Indice dei nomi di persona