I futuristi e la Grande Guerra |
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Roberto Floreani
DAL TESTO – "Oltre alle eroiche Serate Futuriste che misero a soqquadro i teatri di tutta Italia dal 1910 al '14 e alle travolgenti esibizioni dell'intonarumori di Luigi Russolo, sul versante modernità-violenza, vale ricordare anche l'esperienza artistica di Nivasio Dolcemare, nome d'arte di Alberto Savinio, fratello di Giorgio De Chirico. Nel maggio del '14 tiene un concerto a Parigi, nella sala delle Soirées de Paris, sede dell'omonima rivista dell'amico Guillaume Apollinaire (che l'anno precedente aveva pubblicato il Manifesto "L'Antitradition futuriste"), dove eseguirà brani di musica che chiamerà "sincerista". È uno spettacolo di violenza inaudita, dove il musicista in maniche di camicia, si dimena e urla percuotendo a sangue (letteralmente) i tasti del pianoforte: musica inascoltabile, efferata, di una spietatezza timbrica mai sentita fino ad allora. Dopo il concerto, tutti i tasti del pianoforte dovranno essere sostituiti. Apollinaire prevede che Nivasio distruggerà tutti i pianoforti di Francia nel giro di due anni, ma la guerra deciderà per loro, in altro modo. Ma la ribellione musicale aveva segnato già la sua traccia profonda nella memorabile serata del 29 maggio 1913, "Passata alla storia come lo scandalo più clamoroso dell'intera storia della musica" (Zubin Metha). Al novissimo Théâtre des Champs-Elisées, una serata di gala dedicata ai balletti russi diviene infatti una bolgia scatenata dal pubblico contro le novità sonore di Stravinskij e le straordinarie, irriguardose scenografie di Vaclav Nijnskij. Finirà con una zuffa gigantesca tra le due fazioni createsi tra gli spettatori (favorevoli e contrari) e con gli orchestrali imperterriti a proseguire nell'esecuzione, sotto una pioggia d'oggetti d'ogni foggia e tipo. Peggio era andata due mesi prima, in quello che passerà alla storia come lo Skandalkonzert, il 31 marzo '13 a Vienna, quando le musiche di Webem, Berg e Schönberg, suscitano una tale collera tra il pubblico, da consigliare l'interruzione del concerto." L'AUTORE – Roberto Floreani (Venezia 1956), artista, oltre all'invito alla Quadriennale di Roma nel 2005 e alla personale al Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2009, ha tenuto oltre sessanta mostre personali sia in Italia che all'Estero. Tra i progetti individuali in spazi museali si ricordano: "La Casa e il Tempo", Musei Civici di Como, Ravenna e Zagabria, 1994-95; "Antologica 1986-1997", Casa dei Carraresi, Treviso, 1997; "Memoria", Galleria del Credito Valtellinese, Milano, 1999; "Roberto Floreani", Musei di Stato della Repubblica di San Marino, 2001; "Ritorno all'Angelo", Museo Revoltella, Trieste, 2003; Selected Works 1997-2007, Palazzo Ducale, Mantova; Neuer Kunstverein Aschaffenburg, Städtisches Museum Gelsenkirchen, Mestna Galerija, Lubiana, 2007; "Alchemica", MaGa - Gallarate, 2011; "Composizioni Astratte", MAG-Arco (Tn); "La Pietra e il Cerchio", Centro Internazionale di Palazzo Te, Mantova, 2013; "La Città ideale", Palazzo della Gran Guardia, Verona, 2014. Sue opere si trovano in importanti collezioni private e museali, in Italia e all'Estero e le monografie relative al suo lavoro sono pubblicate nelle collane dei principali editori italiani. Circa la sua passione per il Futurismo si ricordano l'ideazione e l'organizzazione delle mostre "I Gruppi Boccioni e Savarè", Basilica Palladiana, Vicenza, 1999; "Fotografia Futurista+Demanins", Sala della Provincia di Trieste; "Scultura futurista 1909/14-Omaggio a Mino Rosso", Galleria Civica Cavour, Padova e "Cordellina futurista", Villa Cordellina, Montecchio Maggiore, 2009; "Omaggio a Mino Rosso", Arzignano (Vi), 2009 e la collaborazione per la mostra "Romagna Futurista", Museo della Repubblica di San Marino, 2006; oltre all'organizzazione di convegni tematici, conferenze e svariate "Serate Futuriste" in molte città d'Italia. Ha ordinato l'archivio dell'opera dell'aeropoeta futurista Ubaldo Serbo, recuperato e restaurato la scultura "Dinamismo di una Famiglia" di Corrado Forlin. Per Campanotto Editore ha ideato e dirige la Collana "Baléni", dedicata al Futurismo. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Roberto Floreani - Capitolo primo. Il centenario 1914-2014 (1.1. La guerra e l'innovazione tecnologica - 1.2. Le donne, la guerra, il Futurismo - 1.3. Una nuova socialità di guerra - 1.4. Concause nelle sorti della guerra - 1.5. La responsabilità delle diplomazie internazionali - 1.6. Il nodo cruciale dell'invasione del Belgio - 1.7. Celebrazione, ricorrenza, o ricordo?) - Capitolo secondo. Futurismo e interventismo (2.1. 1910: gli spiriti della vigilia - 2.2. Futurismo e Nichilismo - 2.3. Interventismo: una responsabilità diffusa) - Capitolo terzo. Le responsabilità dell'Italia nello scoppio del conflitto - Capitolo quarto. L'interventismo pre-bellico futurista (4.1. Marinetti, l'Anarchia e il Socialismo) - Capitolo quinto. I futuristi al fronte (5.1. Il Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti) - Capitolo sesto. Futuristi: la guerra continua - Capitolo settimo. I futuristi e gli arditi - Capitolo ottavo. L'intellettuale e la letteratura di guerra - Capitolo nono. L'intellettuale e la guerra negli altri paesi coinvolti nel conflitto - Bibliografia ragionata |