Res gestae Stampa E-mail

a cura di Giovanni Leone e Nicola Pice

Res gestae
Il manifesto del princeps nel nome della res publica
Ediz. italiana, latina e greca


Stilo Editrice, pagg.256, € 15,00

 

augusto resgestae  IL LIBRO – A 2000 anni dalla sua morte (14 d.C.), la figura di Augusto fa ancora discutere. Il primo vero imperatore di Roma ebbe in genere il favore dei contemporanei e dei posteri, soprattutto dopo aver consolidato il suo potere. La pubblicazione delle Res gestae, un testo epigrafico, in latino e in greco, collocato in varie città dell'impero, fu il mezzo attraverso cui Augusto esaltò la sua opera politica, prima ancora che militare. Ma al di là delle trionfali espressioni, occorre scoprire i silenzi voluti, le mezze verità, le falsità. È ciò che si propone questo studio in cui viene presentato - con traduzione - il testo nelle due lingue antiche, mostrando anche le poche ma significative differenze tra le due narrazioni. Alla fine l'esperienza di Augusto risulta l'emblema di ogni vicenda in cui è protagonista chi conquista e mantiene il potere.
  Questa pubbicazione è il risultato del lavoro comune dei due curatori. Al di là della responsabilità condivisa, Giovanni Leone ha curato i commenti ai singoli capitoli delle Res gestae; Nicola Pice ha curato l'Introduzione, la traduzione italiana delle Res gestae e l'Appendice.

  DAL TESTO – "Ho aggiunto l'Egitto all'impero del popolo romano. Pur potendo ridurre l'Armenia in provincia, dopo l'uccisione del suo re Artasse, ho preferito, seguendo l'esempio dei nostri antenati, affidare questo regno a Tigrane, figlio del re Artavasde e nipote del re Tigrane, tramite Tiberio Nerone, che allora era mio figliastro. Successivamente, quando quella stessa gente staccandosi da noi si è ribellata, sono riuscito a domarla grazie a mio figlio Caio e affidarla al governo del re Ariobarzane, figlio di Artabaze, re dei Medi, e, alla sua morte, a suo figlio Artavasde. Ucciso costui, ho mandato in quel regno Tigrane, un discendente della famiglia reale degli Armeni. Ho riconquistato tutte le province che si estendono verso Oriente al di là del mare Adriatico e quella di Cirene, sino ad allora per la maggior parte possedute da re, e ho riconquistato ancor prima la Sicilia e la Sardegna, occupate durante la guerra servile."

  I CURATORI – Giovanni Leone, docente di Lettere classiche e dottore di ricerca in Scienze dell'antichità classica e cristiana, Storia della tradizione e della ricezione, è autore di manuali scolastici nel campo delle lingue e letterature classiche, tra cui quello di grammatica greca "Imperfetto Perfetto Piuccheperfetto" (Cappelli, 2009). Ha pubblicato articoli sui temi della classicità e il saggio "I Giganti a Roma. Fusione, confusione e rivisitazione del mito" (Il Castello, 2011).
  Nicola Pice, docente di Lettere classiche e dottore di ricerca in Scienze dell'antichità classica e cristiana, Storia della tradizione e della ricezione, ha pubblicato "Alcesti e le Alcesti" (Il Castello, 2011), "La similitudine nel poema epico" (Edipuglia, 2003), e curato "Il libro dei miracoli di Cosma e Damiano" (Ed. Insieme, 2014), "Alceste prima Alceste seconda" di Alfieri (Edipuglia, 2013), "Lessico dialettale bitontino" (Edipuglia, 2013), "Il soldato ripieno di sé" di Plauto (con G. Cipriani, Barbera, 2009), "La Samia di Menandro" (Edipuglia, 2000), "La Germania" (Stilo, 2014), "Bitonto è in un mare di ulivi" (Laterza, 2014). È fra gli autori del manuale di Grammatica greca "Imperfetto Perfetto Piuccheperfetto" (Cappelli, 2009).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione (I. Le Res gestae di Augusto: una scrittura esposta - II. I poteri forti di Augusto: un sistema senza alternativa - III. La Roma augustea: spazio urbano e ideologia del consenso - IV. Il mito di Augusto tra due bimillenari) - Res gestae Divi Augusti – Appendice - Bibliografia essenziale