Storia di Padova Stampa E-mail

Toni Grossi – Francesco Jori

Storia di Padova
Dalle origini ai giorni nostri


Edizioni Biblioteca dell'Immagine, pagg.XI-393, € 14,00

 

grossi-jori padova  IL LIBRO – La gente, le pietre, le strade, i volti; le basiliche, le mura, il castello, il Bo, il Prato, il Caffè. Padova e la sua storia. Dalla leggenda di Antenore a Patavium; la romanizzazione, Padua, l'assalto dei Longobardi e il tempo di Re Carlo; il sussulto comunale e la Signoria dei Carraresi. La nascita e l'affermazione culturale dell'Università; Sant'Antonio e la genesi di una devozione planetaria.
  Il lungo governo della Serenissima, l'euforia della democrazia municipale e il Regno Lombardo- Veneto. Attraverso il Risorgimento fino all'approdo nazionale; la crisi del mondo rurale, la voglia di un'industrializzazione soltanto sognata; il Nuovo secolo, il dramma della Grande Guerra e la "capitale al fronte"; il Ventennio in camicia nera, la Seconda guerra mondiale e la lotta di liberazione.
  Il boom urbanistico ed economico, l'egemonia della Democrazia cristiana, la città "bianca", ma anche quella degli anni di piombo; il primo sindaco comunista e l'avvento della Lega. Tutto a Padova e nella sua secolare vicenda.

  DAL TESTO – "Padrini illustri a parte, la futura Padova si è comunque già sviluppata notevolmente di suo, partendo da un insediamento sorto intorno al 1200 avanti Cristo su un'area che coincide esattamente con l'odierno cuore della città, tra il municipio e l'università. Qui una popolazione conosciuta con il nome di Euganei si insedia nel punto in cui il Brenta (quello che i romani chiameranno Medoacus), seguendo un percorso più spostato ad ovest rispetto a quello attuale, all'altezza dell'odierna Specola traccia una grande ansa lungo la direttrice delle attuali riviere Albertino Mussato, Ponti Romani e Tito Livio. Uno spazio che sembra fatto apposta dalla natura per costruirci un villaggio, come testimoniano le tre capanne e i resti di un insediamento di una certa consistenza rinvenuti esattamente nel tratto che oggi separa l'università dal municipio. I ritrovamenti successivi testimoniano di un graduale sviluppo che un po' alla volta porta la città a effettuare il sorpasso della strategica Este, fino ad allora centro in grado di esercitare una supremazia culturale, economica e probabilmente anche politica su un territorio che va dai Colli Euganei al Veronese, dal grande emporio greco-etrusco di Adria alla Slovenia. È merito del dinamismo della nuova protagonista urbana, la quale ha saputo investire da subito su quella che sarà la sua principale evocazione attraverso i secoli: il commercio. Potenzia le caratteristiche di centro di raccolta alimentare ed agricolo."

  GLI AUTORI – Toni Grossi, nato a Padova, 64 anni, laureato in Scienze politiche, già ricercatore all'Istituto di Storia sociale e religiosa di Vicenza, diretto dal professore Gabriele De Rosa. Giornalista dell'Editoriale quotidiani veneti al "Mattino di Padova", "Tribuna di Treviso", "Nuova Venezia", ora esercita la libera professione nel campo della comunicazione. Autore di alcuni volumi di cultura locale, della storia di Padova e provincia attraverso le immagini, di un libro-intervista sui rapporti tra Cattolici ed Ebrei, di una raccolta di saggi sul volontariato padovano.
  Francesco Jori, padovano, 67 anni, laurea in Scienze Politiche. Giornalista, inviato speciale, già vice direttore de "Il Gazzettino"; editorialista dei quotidiani del Nordest del Gruppo Espresso. Con le Edizioni Biblioteca dell'Immagine ha pubblicato "La filosofia della scarpa", "L'ultimo dei barcari", "Il Sud del Nord" e "Ne uccise più la fame". Ha scritto inoltre "Prigionieri del Nordest", "Di Nordest non ce n'è uno" e "Dalla Liga alla Lega".

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione della collana – Introduzione - Storia di Padova - Capitolo I. Sangue blu e Stati uniti romani (I padri fondatori - Un'economia rampante - Al centro del Nordest) - Capitolo II. Patavinitas, un marchio di fabbrica (La perla dell'Impero - Tito Livio "provinciale" - La "patavina severitas") - Capitolo III. Nel baratro dei secoli bui (Sotto il giogo longobardo - La ripresa civile - Laici alla riscossa) – Capitolo IV. Venti di autonomia e svolte autoritarie (Prove di federalismo - Il luogo della Ragione - Sotto il segno di Ezzelino) - Capitolo V. "Universa Universis Patavina Libertas" (Il Comune investe in materia grigia – Marsilio, una lezione laica - Antenore, prestigioso testimonial) – Capitolo VI. Un fraticello di nome Antonio (La scoperta del "quaresimale" – Potenza benedettina - Il capolavoro di Giotto) - Capitolo VII. La voglia dell'uomo forte (Cangrande alla conquista - Un padre per la città - La parentesi austriaca) - Capitolo VIII. L'ultimo approdo del Petrarca (Una reggia per il Principe - L'amicizia con il Poeta – L'Elicona ad Arquà) - Capitolo IX. La stagione d'oro dei Carraresi (Venezia trema - Il disegno di Francesco – Un approdo per gli intellettuali) – Capitolo X. "Omo morto no fa guera" (Una città in ginocchio - La resa finale - Nel segno della Serenissima) – Capitolo XI. Serenissimo Quattrocento (Nostalgia - Integrazione - Il buongoverno nella libertà? - La riabilitazione del sangue – Solidarietà in armi - Protezionismo accademico - Canonici, monaci e vescovi patrizi - Patrizi in Vescovado – La depressione - La città cambia ma non cresce - Donatello, il Toscano) - Capitolo XII. L'assedio del Cinquecento (Tutti contro - Fuori dalle tenebre – Risentimento e invidia - Un popolano qualsiasi - La chiamata di Trissino - Il brutale ritorno – Momentanea normalizzazione - L'assedio - La gatta - Le inutili mura - Isolamento - Un difficile equilibrio - I "Reformatori" - Ateneo laico - Scomunica - I Vescovi romani - Segnali di Controriforma - La "fazzione Cornara" - La città, di nuovo – Prosperità) - Capitolo XIII. Seicento, geni e apatia (Solo il suono delle monete – Restaurazione aristocratica - Il diritto di laureare - Il dominio degli antistudi - I migliori anni di Galileo – Una donna teologa? - La ricca mensa - Gregorio, vescovo postridentino - Il seminario e la Dottrina - L'effimero e la peste - L'immagine dell'inerzia) - Capitolo XIV. Settecento, serenissimo tramonto (Il nobile distacco - Pigrizia ereditaria - Il fermento degli "eletti" - "Il veneto leone non rugge più" - Fare cassa - Campane per gli Austriaci - La seconda spremitura francese - Nel Regno d'Italia - Corruzione in Ateneo - La riforma degli Studi - Ingombrante eredità pastorale - Un Vescovo Papa - La chiesa in ospedale - Ristagno trasversale - "Render deliziosa la città") - Capitolo XV. Pacato Risorgimento (Tasse, sospetti, diffidenza - Rivoluzionari a parole - La rottura, 8 febbraio 1848 - Il seme gettato - L'Università del Regno - L'Università dell'Impero - Lo Stato nella Chiesa - I Te Deum del vescovo Dondi - La Parrocchia di Stato - Modesto Farina, vescovo suddito? - Federico Manfredini, vescovo devoto - Ora lo Stato è liberale - Il sogno della città moderna) - Capitolo XVI. Finalmente Italiani (La città italiana - Lo scontro a Destra – Soltanto bravi ragazzi - Perfino anticlericali – Reazione intransigente - Tra banche e ferrovie - Diffidenza - La coscienza civile – Il trasformismo – Protagonismo cattolico - Il cammino interrotto – Amministrazione democratica - Oltre le mura - In movimento – Lotta contro le macchine - Le proteste - Cambia poco - La vetturetta dell'ingegner Bernardi - La guerra in Libia - Normalizzazione accademica - Un momento basso - I cattolici e lo Stato parallelo - La riconquista della società) - Capitolo XVII. Capitale di guerra (Nazionalisti e irredentismo - Pane e lavoro - Capitale al fronte, una coincidenza - Una tragica cronaca - Villa Giusti e la fine) - Capitolo XVIII. Vent'anni in camicia nera (La parentesi guerra - Squadrismo possidente - La violenza - Il precario fascismo urbano - Contro gli Ebrei - Un regime piatto – Soprattutto distribuzione - Una Fiera coerente - Banche, finanza e colonizzazione – Restaurazione e sviluppo - Il Quartiere Giardino - Il Regime al Bo - Dalla Costa e il Vangelo - L'attivismo di monsignor Agostini) - Capitolo XIX. Le bombe, i Tedeschi, la Liberazione (La solita centralità strategica - Sotto le bombe alleate - Disagio e dissenso - L'Università in cattedra - I Tedeschi - Il coraggio di Marchesi - La rabbia e la lotta - La fine e la libertà – Strascichi di morte - La via della preghiera) – Capitolo XX. Ricostruzione democristiana (Voglia di tranquillità - Decenni scudocrociati - Dopo Crescente - Un Piano Regolatore - Fermenti edilizi - Scompaiono i canali - Case perna il popolo - Il recupero del manifatturiero – La zona dell'industria – Il protagonismo dell'Università - Tra Barbarigo e Concilio) - Capitolo XXI. Il peso del piombo (I rossi e i neri - La primavera delle bombe – Due morti in via Zabarella - La striscia violenta - Agguato nero allo Scaricatore – Il "caso Dozier" - La resa dei conti) - Capitolo XXII. Tra prima e seconda Repubblica (La liquefazione della Democrazia Cristiana - La rottura (politica) del Cattolici - Il peso delle malefatte - Tempi leghisti - Il ventennio di Flavio Zanonato) - Capitolo XXIII. Le insicurezze della città fluida - Bibliografia essenziale