Il libro nero dell'impero britannico Stampa E-mail

John Newsinger

Il libro nero dell'impero britannico

21 Editore, pagg.387, € 15,00

 

newsinger britannico  IL LIBRO – Al culmine della sua estensione territoriale si diceva che sull'Impero britannico "il sole non tramonta mai": il motivo, secondo una facezia popolare irlandese, era che "Dio non si fida degli inglesi al buio". In effetti, la dominazione britannica è stata ovunque sinonimo di tirannia, razzismo ed eccidi; per dirla con il cartista Ernest Jones "il sole non tramonta mai, ma il sangue giammai si asciuga".
  Eppure, ancora oggi, esponenti politici esibiscono il proprio orgoglio per il ruolo giocato dall'Impero nel diffondere la cultura e la civiltà, convinti che sia venuta "l'ora di smettere di scusarsi". Tuttavia, una seria discussione pubblica su quanto avvenuto nelle colonie non c'è mai stata: ci si dimentica delle vittime, e i nomi e le date dei massacri perpetrati restano sconosciuti alla stragrande maggioranza dei britannici (e non solo).
  John Newsinger fa breccia in questo silenzio collettivo, adottando un punto di vista 'dal basso', lontano dall'idea per cui uno stato liberale si sarebbe incaricato di diffondere libertà e tolleranza.
  Dalla tratta degli schiavi nelle Indie Occidentali alle guerre dell'oppio in Cina, dalla carestia nel Bengala alla sanguinosa soppressione dei moti nazionali in Kenya e Malesia, la storia è ben diversa da quella che ci hanno raccontato finora.
  Il libro intende inoltre commemorare la resistenza che all'Impero venne opposta. Dagli schiavi che fecero la rivoluzione nei Caraibi, ai ribelli indiani degli anni Cinquanta dell'Ottocento, dai repubblicani irlandesi che insorsero in armi durante e dopo la Prima guerra mondiale, ai contadini palestinesi che negli anni Trenta del secolo scorso combatterono contro gli inglesi e i sionisti, uomini e donne di coraggio hanno resistito all'imperialismo. Si riferisce inoltre di quei radicali e socialisti che in Gran Bretagna manifestarono e protestarono, solidarizzando con questi movimenti di resistenza. La Stop the War Coalition può a buon diritto considerarsi il più vasto movimento contro la guerra e l'imperialismo della storia inglese, ma si colloca all'interno di una commendevole tradizione. La tradizione che, oltre al cartista e socialista Ernest Jones, annovera per esempio William Morris, un socialista feroce critico dell'Impero, rimane pur sempre qualcosa di cui potere andar fieri.
  Un vero e proprio libro nero, che documenta la brutalità e l'oppressione all'ombra della Union Jack.

  DAL TESTO – "La decisione inglese di sostenere il sionismo venne presa infine in risposta alla situazione che l'Impero si trovò ad affrontare nel 1917. Da una parte, i britannici avevano concluso un accordo con i francesi - l'accordo Sykes-Picot - per la suddivisione dell'Impero ottomano, allo stesso tempo, tramite il carteggio Hussein-McMahon, avevano promesso agli arabi l'autogoverno. Per di più, l'incompatibilità tra questi due impegni si aggravò con la dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917, dichiarazione che prometteva ai sionisti un «focolaio ebraico» in Palestina. La manovra dei britannici fu considerata un modo per dimostrarsi strateghi più abili dei francesi, facendo sì che la Palestina cadesse nelle loro mani. Si temeva inoltre che la Germania fosse in procinto di annunciare il suo sostegno al progetto sionista, il che non deve affatto stupire: per i sionisti dell'epoca, infatti, la Germania era un paese più congeniale, visto che la Gran Bretagna era alleata con la Russia zarista, la terra dei pogrom. Inoltre, all'entrata in guerra nel 1914, la Germania si era proclamata liberatrice delle comunità ebraiche di Polonia e Russia. Il governo russo, per tutta risposta, trattò i cittadini ebrei come «nemici interni», deportandone più di tre milioni nei suoi territori occidentali, con ingenti perdite di vite e nelle condizioni più terribili."

  L'AUTORE – John Newsinger è professore di Storia alla Bath Spa University. Tra i suoi libri più recenti: "Orwell's Politics" (Macmillan, 2000), "United Irishman" (Merlin, 2001), "Rebel City: Larkin, Connolly and the Dublin Labour Movement" (Merlin, 2004) e "Fighting Back: The American Working Class in the 1930s" (Bookmarks, 2012).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione alla seconda edizione (2013) – Introduzione - 1. La rivolta in Giamaica e l'abolizione della schiavitù (L'impero dello zucchero - Gli anni della rivoluzione - Il rovesciamento della schiavitù – Abolizione - Morant Bay, 1865) - 2. L'Irlanda e la carestia (La Grande carestia – Sfratti - John Mitchel e la carestia - Il Quarantotto in Irlanda – Il repubblicanesimo irlandese) - 3. Le guerre dell'oppio («La speculazione più sicura e signorile di cui io sia a conoscenza» - La Prima guerra dell'oppio - La rivolta dei Taiping - La Seconda guerra dell'oppio - La Terza guerra dell'oppio – La rivolta dei Taiping viene domata) - 4. La Grande rivolta indiana 1857-58 (Con la spada - La Compagnia delle Indie Orientali - La Grande rivolta – Guerra Repressione - La guerra a casa – Dopo la rivolta) - 5. 1882: l'invasione dell'Egitto (Ismail e i banchieri - 'L'Egitto agli egiziani!' - La risposta liberale - «Un gran numero di egiziani morti» - Il Mahdi e il Sudan - La riconquista) - 6. 1916-26: la crisi dopo la Grande guerra (La lotta in Irlanda - La rivolta egiziana del 1919 - «Tenersi l'India con la spada» - La guerra in Iraq - La rivoluzione cinese del maggio 1925) - 7. La rivolta in Palestina (Sionismo e imperialismo - Il mandato - Verso la rivolta - La Grande rivolta araba (prima fase) - La Grande rivolta araba (seconda fase) - Sconfitta e conseguenze) - 8. Via dall'India (L'India e il Partito laburista - Verso il 'Via dall'India' - Via dall'India - «Il giudizio definitivo sulla dominazione britannica» - La fine della dominazione) - 9. L'invasione di Suez: la disfatta in Medio Oriente (Il petrolio iraniano - L'Egitto e la zona del Canale - Nasser sul sentiero di guerra - L'accordo segreto e l'invasione – Conseguenze dell'invasione - Finale di partita in Iraq) - 10. Kenya: la repressione dei Mau Mau (Pacificazione - La rivolta dei Mau Mau - La guerra - La repressione - L'indipendenza - L'altra ribellione: la Rhodesia Meridionale) – 11. Malesia e l'Estremo Oriente (La prima guerra del Vietnam - Un intervento dimenticato: Indonesia, 1945-46 - Ritorno in Malesia - Stato di emergenza – Una piccola sparatoria in Indonesia) - 12.Gli inglesi e l'Impero americano (I laburisti e l'alleanza americana - Da Suez al Vietnam - Un gollismo britannico - New Labour - L'invasione dell'Iraq - 13.Aggiunta alla seconda edizione (2013): Le guerre dell'America- Le confessioni di Tony Blair - La guerra in Afghanistan - - Sconfitta nell'Helmand - Vampa di ritorno - Le guerre di Cameron) – Note - Ringraziamenti